Il politically correct a volte sfiora il ridicolo. In questi giorni ho ricevuto auguri da tutte le parti del mondo ma in nessuno dei messaggi ho colto l'origine delle cose, la ragione per cui ogni anno la notte tra il 24 ed il 25 Dicembre, decidiamo di tornare nella nostra terra, tra i nostri cari a festeggiare non si capisce quale evento.
Per non "offendere" la sensibilità di alcuno non si menziona mai il Natale come oggetto degli auguri, ma si fa riferimento ad una non meno identificata "season" (stagione).
Rispetto gli agnostici ed i non credenti, un pò meno gli uomini di fede che nascondono i loro sentimenti dietro a questo indisponente relativismo o peggio mancando di coerenza nella vita di tutti i giorni, dimenticando così che la missione di ogni cattolico è rendere testimonianza e portare la buona novella che in un piccolo bimbo, nato nella più assoluta povertà, duemila anni fa Dio si è fatto uomo.
Ritroviamo il Natale dentro noi e non nascondiamoci dietro un dito. Quel piccolo bimbo ha cambiato la storia dell'umanità e, a prescindere dal fatto di aver ricevuto o meno il dono della fede, il suo messaggio è ancora valido ed universale e mai come adesso, andrebbe comunicato e condiviso nei cuori di tutti.
Buon Natale arrivederci nel 2009 !!!
La Natività - Michelangelo Merisi detto il Caravaggio (Trafugata a Palermo Oratorio di San Lorenzo nell'Ottobre 1969)
Il blog di Filippo Monastra ... liberi pensieri su tutto quello che mi passa per la testa ...
domenica 21 dicembre 2008
venerdì 19 dicembre 2008
Il prezzo della verità ...
Il 19 Novembre del 2001 la giornalista catanese Maria Grazia Cutuli veniva assassinata nei pressi di Sarobi, sulla strada che da Jalalabad porta a Kabul, a circa 40 chilometri dalla capitale afghana.
Insieme a lei trovarono la morte l'inviato di El Mundo Julio Fuentes e due corrispondenti dell'agenzia Reuters, il cameraman australiano Harry Burton e il fotografo afgano Azizullah Haidari.
Per quel delitto fu condannato alla pena capitale Reza Khan, esecutore materiale del delitto, secondo l'accusa legato a "Mohamed Agha", un presunto talebano capo della zona dove avvenne il crimine.
Molte sono le ombre su questa vicenda. Dopo la condanna la famiglia della giornalista etnea si oppose all'esecuzione del presunto assassino, dichiarando che "l'uso della violenza è sbagliato sempre".
Rizzoli ha pubblicato (acquistabile esclusivamente on line) un libro dal titolo “Il Cielo degli Ultimi” che contiene i migliori reportage della giornalista del Corriere ed un DVD il cui trailer è disponibile su Ytube.
Maria Grazia rendeva onore alla categoria dei giornalisti e alla sua città natale.
Sapeva che la missione di un cronista è conoscere e comunicare la verità. Non aveva paura delle conseguenze, non cercava scorciatoie né sponsorizzazioni da parte delle segreterie dei partiti. Per questa sua onestà ed il coraggio, ha pagato con la vita e purtroppo questo è troppo spesso il "prezzo della verità" ....
Insieme a lei trovarono la morte l'inviato di El Mundo Julio Fuentes e due corrispondenti dell'agenzia Reuters, il cameraman australiano Harry Burton e il fotografo afgano Azizullah Haidari.
Per quel delitto fu condannato alla pena capitale Reza Khan, esecutore materiale del delitto, secondo l'accusa legato a "Mohamed Agha", un presunto talebano capo della zona dove avvenne il crimine.
Molte sono le ombre su questa vicenda. Dopo la condanna la famiglia della giornalista etnea si oppose all'esecuzione del presunto assassino, dichiarando che "l'uso della violenza è sbagliato sempre".
Rizzoli ha pubblicato (acquistabile esclusivamente on line) un libro dal titolo “Il Cielo degli Ultimi” che contiene i migliori reportage della giornalista del Corriere ed un DVD il cui trailer è disponibile su Ytube.
Maria Grazia rendeva onore alla categoria dei giornalisti e alla sua città natale.
Sapeva che la missione di un cronista è conoscere e comunicare la verità. Non aveva paura delle conseguenze, non cercava scorciatoie né sponsorizzazioni da parte delle segreterie dei partiti. Per questa sua onestà ed il coraggio, ha pagato con la vita e purtroppo questo è troppo spesso il "prezzo della verità" ....
giovedì 18 dicembre 2008
Paese strano ...
E' un paese strano il nostro, se qualcuno delinque e viene beccato con le mani nella marmellata si dice, poverino ...
Se i livelli di inquinamento delle acque superano la soglia consentita, vengono modificati i criteri di valutazione, se si costruisce a ridosso di un parco archeologico, si fanno delle sanatorie, se se se se ... potremmo continuare a lungo.
Così non mi stupisce la risposta delle istituzioni e dei poteri forti (la stampa) che propongono non di riformare le istituzioni corrotte, ma di impedire a chi, facendo il proprio dovere, indaga sul comportamento disonesto dei politici, banalizzando: se un politico ruba, bisogna riformare la giustizia ...
La campagna denigratoria è già iniziata e si capisce che questa volta per i cittadini sarà meno facile arrivare alla verità. La lezione di tangentopoli è stata imparata ed oggi il controllo della politica sull'informazione, tranne rare eccezioni, è totale - siamo alla resa dei conti!
Così i talk show sono già pieni di politici, amici degli amici ed ex condannati di tangentopoli che fanno fronte unico contro i giudici che indagano. Licio Gelli tiene lezioni di democrazia in televisione e le inchieste giornalistiche "di spessore", sono affidate al Gabibbo.
Polito sul Riformista oggi scrive "Le procure stanno per sciogliere un altro partito?". Senza mezzi termini, il giornalista si schiera contro la magistratura, dimostrando che il tanto vituperato "berlusconismo" non è un'esclusiva del centrodestra.
Giuliano Ferrara, invita i "suoi" a non festeggiare scrivendo "Serve un patto tra il Cav. e Veltroni contro tutta questa fatiscente robaccia".
Ferrara sa benissimo che come avvenuto durante tangentopoli, se non si porrà subito "rimedio" il ciclone investirà tutto l'arco parlamentare (Bocchino, docet) compresa quella lega di duri e puri che, ai tempi di mani pulite, sacrificò ai "voraci" magistrati il suo tesoriere "quel pirla di Patelli".
Certo in un periodo così difficile, sperare in questa classe politica per trovare una soluzione alla crisi economica equivale, come si dice in Sicilia ad "Arriccumannarici a pecura o lupu" (affidare la pecora al lupo).
Io continuo a rimanere un'ottimista, qualcosa sta cambiando, la scorsa settimana metà dei cittadini abruzzesi ha deciso di disertare le urne (l'affluenza alle recenti politiche aveva superato l'80%) .
Usando una metafora "vulcanologica", non ho mai visto una colata lavica dell'Etna che non sia stata prima o poi colonizzata da qualche forma di muschi o licheni e citando parzialmente Giuliano Ferrara, spero cresca presto una ginestra sulle macerie di "questa fatiscente robaccia" ...
Se i livelli di inquinamento delle acque superano la soglia consentita, vengono modificati i criteri di valutazione, se si costruisce a ridosso di un parco archeologico, si fanno delle sanatorie, se se se se ... potremmo continuare a lungo.
Così non mi stupisce la risposta delle istituzioni e dei poteri forti (la stampa) che propongono non di riformare le istituzioni corrotte, ma di impedire a chi, facendo il proprio dovere, indaga sul comportamento disonesto dei politici, banalizzando: se un politico ruba, bisogna riformare la giustizia ...
La campagna denigratoria è già iniziata e si capisce che questa volta per i cittadini sarà meno facile arrivare alla verità. La lezione di tangentopoli è stata imparata ed oggi il controllo della politica sull'informazione, tranne rare eccezioni, è totale - siamo alla resa dei conti!
Così i talk show sono già pieni di politici, amici degli amici ed ex condannati di tangentopoli che fanno fronte unico contro i giudici che indagano. Licio Gelli tiene lezioni di democrazia in televisione e le inchieste giornalistiche "di spessore", sono affidate al Gabibbo.
Polito sul Riformista oggi scrive "Le procure stanno per sciogliere un altro partito?". Senza mezzi termini, il giornalista si schiera contro la magistratura, dimostrando che il tanto vituperato "berlusconismo" non è un'esclusiva del centrodestra.
Giuliano Ferrara, invita i "suoi" a non festeggiare scrivendo "Serve un patto tra il Cav. e Veltroni contro tutta questa fatiscente robaccia".
Ferrara sa benissimo che come avvenuto durante tangentopoli, se non si porrà subito "rimedio" il ciclone investirà tutto l'arco parlamentare (Bocchino, docet) compresa quella lega di duri e puri che, ai tempi di mani pulite, sacrificò ai "voraci" magistrati il suo tesoriere "quel pirla di Patelli".
Certo in un periodo così difficile, sperare in questa classe politica per trovare una soluzione alla crisi economica equivale, come si dice in Sicilia ad "Arriccumannarici a pecura o lupu" (affidare la pecora al lupo).
Io continuo a rimanere un'ottimista, qualcosa sta cambiando, la scorsa settimana metà dei cittadini abruzzesi ha deciso di disertare le urne (l'affluenza alle recenti politiche aveva superato l'80%) .
Usando una metafora "vulcanologica", non ho mai visto una colata lavica dell'Etna che non sia stata prima o poi colonizzata da qualche forma di muschi o licheni e citando parzialmente Giuliano Ferrara, spero cresca presto una ginestra sulle macerie di "questa fatiscente robaccia" ...
lunedì 15 dicembre 2008
Il ponte sullo stretto e la serva ...
Sarà accanimento terapeutico, ma continuo a fustigarmi leggendo la rubrica di Tony Zermo sulla Sicilia web.
Dopo il casinò di Taormina, senza ombra di dubbio il cavallo di battaglia di Tony Zermo è il ponte sullo stretto di Messina.
Si/ci chiede Zermo, con palese retorica: Il ponte sullo stretto serve?
La sua utilità non dovrebbe essere messa in discussione da alcuno, specie se a suffragarla, sono i cinque punti che il giornalista catanese indica ad un suo lettore palermitano:
1) i traghetti sono obsoleti, sono per la maggior parte in mano ai «padroni del mare» e perdono 150 milioni di euro l’anno.
2) senza Ponte non avremo mai l’alta velocità ferroviaria che serve anche a te che vivi nella Sicilia occidentale, e l’alta velocità rappresenta la modernità e la rivoluzione dei trasporti.
3) non è vero che Messina sarà scavalcata perché si libererà il fronte mare dai binari ferroviari e sarà un grande richiamo turistico, anche per la tanta gente che verrà a vedere il Ponte più lungo del mondo
4) il Ponte sarà un grande stimolatore di turismo per tutta la Sicilia, perché una volta attraversato i turisti non mancheranno di visitare le bellezze dell’Isola
5) Calzona ha individuato alcune possibili criticità dell’opera, ma l’Italia e il Gruppo di cui è capofila Impregilo hanno le capacità tecniche per risolverle.
La costruzione di un'infrastruttura così onerosa per le casse dello stato e per l'impatto ambientale, merita considerazioni che non sono legate alle ideologie politiche ma ad una accurata analisi di COSTO OPPORTUNITA' specie se si tiene conto della limitatezza delle risorse finanziarie a disposizione del nostro governo.
Non ho molto da aggiungere a quello scritto dai vari Lucky Luke, Gianfranco e Massimo Alì sul forum della Sicilia, o all'articolo di Luigi Concio di lega ambiente, rimango ancora una volta basito davanti alla superficialità, se ci si basa sui 5 punti elencati, con la quale il dottor Zermo ancora una volta, tenta di convincerci della bontà delle "sue" idee che, ma questo è certamente un caso, coincidono SEMPRE con quelle dei soliti noti che hanno fatto scempio dei soldi della comunità, provocando nei fatti, l'arretramento economico e sociale dell'isola.
Ci avviciniamo a Natale e voglio essere più buono, così provo a rispondere alla domanda del giornalista della Sicilia:
il ponte serve ... si ... come la serva di Totò ...
Dopo il casinò di Taormina, senza ombra di dubbio il cavallo di battaglia di Tony Zermo è il ponte sullo stretto di Messina.
Si/ci chiede Zermo, con palese retorica: Il ponte sullo stretto serve?
La sua utilità non dovrebbe essere messa in discussione da alcuno, specie se a suffragarla, sono i cinque punti che il giornalista catanese indica ad un suo lettore palermitano:
1) i traghetti sono obsoleti, sono per la maggior parte in mano ai «padroni del mare» e perdono 150 milioni di euro l’anno.
2) senza Ponte non avremo mai l’alta velocità ferroviaria che serve anche a te che vivi nella Sicilia occidentale, e l’alta velocità rappresenta la modernità e la rivoluzione dei trasporti.
3) non è vero che Messina sarà scavalcata perché si libererà il fronte mare dai binari ferroviari e sarà un grande richiamo turistico, anche per la tanta gente che verrà a vedere il Ponte più lungo del mondo
4) il Ponte sarà un grande stimolatore di turismo per tutta la Sicilia, perché una volta attraversato i turisti non mancheranno di visitare le bellezze dell’Isola
5) Calzona ha individuato alcune possibili criticità dell’opera, ma l’Italia e il Gruppo di cui è capofila Impregilo hanno le capacità tecniche per risolverle.
La costruzione di un'infrastruttura così onerosa per le casse dello stato e per l'impatto ambientale, merita considerazioni che non sono legate alle ideologie politiche ma ad una accurata analisi di COSTO OPPORTUNITA' specie se si tiene conto della limitatezza delle risorse finanziarie a disposizione del nostro governo.
Non ho molto da aggiungere a quello scritto dai vari Lucky Luke, Gianfranco e Massimo Alì sul forum della Sicilia, o all'articolo di Luigi Concio di lega ambiente, rimango ancora una volta basito davanti alla superficialità, se ci si basa sui 5 punti elencati, con la quale il dottor Zermo ancora una volta, tenta di convincerci della bontà delle "sue" idee che, ma questo è certamente un caso, coincidono SEMPRE con quelle dei soliti noti che hanno fatto scempio dei soldi della comunità, provocando nei fatti, l'arretramento economico e sociale dell'isola.
Ci avviciniamo a Natale e voglio essere più buono, così provo a rispondere alla domanda del giornalista della Sicilia:
il ponte serve ... si ... come la serva di Totò ...
martedì 25 novembre 2008
La bancarella di Gianni ...
L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro.
Così l'articolo 1 della nostra Costituzione enfatizza l'importanza del lavoro per la dignità e la vita dei propri cittadini.
Gianni Chiodi, candidato alla presidenza della regione Abruzzo, ha forse frainteso lo spirito dei padri costituenti, ignorando che la sua "bancarella di Gianni" potrebbe e lo dico senza celare la mia ironia, nascondere una pratica diffusissima dalle mie parti (Raffaele Lombardo docet) che il codice penale punisce con il reato di voto di scambio.
Mi preme sottolineare che non è mia intenzione sostenere la candidatura di nessun candidato né di Carlo Costantini, rappresentato nel video sopra. Purtroppo non ho trovato su internet altre versioni dello spot incriminato di Gianni Chiodi.
Così l'articolo 1 della nostra Costituzione enfatizza l'importanza del lavoro per la dignità e la vita dei propri cittadini.
Gianni Chiodi, candidato alla presidenza della regione Abruzzo, ha forse frainteso lo spirito dei padri costituenti, ignorando che la sua "bancarella di Gianni" potrebbe e lo dico senza celare la mia ironia, nascondere una pratica diffusissima dalle mie parti (Raffaele Lombardo docet) che il codice penale punisce con il reato di voto di scambio.
Mi preme sottolineare che non è mia intenzione sostenere la candidatura di nessun candidato né di Carlo Costantini, rappresentato nel video sopra. Purtroppo non ho trovato su internet altre versioni dello spot incriminato di Gianni Chiodi.
domenica 23 novembre 2008
In un universo parallelo ...
Dopo diverse settimane trascorse all'estero, al mio ritorno in Italia la sensazione è di essere atterrato su un pianeta diverso, in un universo parallelo.
Solo la scorsa settimana, in giro per il mondo, sono stati tagliati 80000 posti di lavoro e nessuno oggi nutre dubbi sul fatto che la bolla finanziaria si è trasferita sull'economia reale. Crisi la cui gravità e durata sono assolutamente incerte.
Tornando al problema occupazionale, più della metà di questi tagli sono legati alla crisi della prima banca americana Citigroup che ha perso in un anno quasi il 90% della propria capitalizzazione e che oggi è prossima a richiedere l'apertura della procedura di fallimento.
Il colosso dell'auto americana General Motors, rischia di fare ancora più tagli e l'invocazione del "chapter 11", senza aiuti di stato, per l'ex leader di mercato sarà una certezza.
Per tornare a casa nostra, secondo la CGIL sarebbero circa 400 mila i lavoratori a termine e a progetto - solo nel settore privato - che rischiano di perdere il posto e rimanere senza tutele alla fine dell'anno.
In uno scenario così drammatico, i quotidiani nazionali hanno dedicato gran parte delle loro prime pagine a questioni che onestamente definire secondarie, sarebbe a mio parere eufemistico.
A farla da protagonista, la "querelle Villari" in merito all'elezione del presidente della commissione di vigilanza RAI ... hai detto cotica, direbbero a Roma !!
Silvio Berlusconi ha definito kafkiana la vicenda e per una volta mi sento di condividere l'opinione del premier.
Di contro il senatore del partito democratico Riccardo Villari, incollato all'inaspettata poltrona (assolutamente reale), ha più volte smentito se stesso in questi giorni dimostrando ancora una volta che quello che davvero preoccupa gran parte dei nostri politici, è salvaguardare ciò a cui davvero tengono .... il proprio posto di lavoro.
Nessuno si stupisca di ciò, del resto cosa potrebbero fare gran parte di loro nella vita reale, cioé sulla terra. Ecco perché ritengo che questi signori vivano in un universo parallelo.
Spiace dirlo, ma non si può che prendere atto che lo spessore di gran parte degli attuali dirigenti politici che per la cronaca guadagnano mediamente il triplo dei loro colleghi parlamentari europei, risulta assolutamente inadeguato alle sfide che la crisi economica mondiale ci ha posto davanti.
Speriamo che gli italiani, ancora una volta nella lora storia, possano salvarsi nonostante chi li governa ...
Solo la scorsa settimana, in giro per il mondo, sono stati tagliati 80000 posti di lavoro e nessuno oggi nutre dubbi sul fatto che la bolla finanziaria si è trasferita sull'economia reale. Crisi la cui gravità e durata sono assolutamente incerte.
Tornando al problema occupazionale, più della metà di questi tagli sono legati alla crisi della prima banca americana Citigroup che ha perso in un anno quasi il 90% della propria capitalizzazione e che oggi è prossima a richiedere l'apertura della procedura di fallimento.
Il colosso dell'auto americana General Motors, rischia di fare ancora più tagli e l'invocazione del "chapter 11", senza aiuti di stato, per l'ex leader di mercato sarà una certezza.
Per tornare a casa nostra, secondo la CGIL sarebbero circa 400 mila i lavoratori a termine e a progetto - solo nel settore privato - che rischiano di perdere il posto e rimanere senza tutele alla fine dell'anno.
In uno scenario così drammatico, i quotidiani nazionali hanno dedicato gran parte delle loro prime pagine a questioni che onestamente definire secondarie, sarebbe a mio parere eufemistico.
A farla da protagonista, la "querelle Villari" in merito all'elezione del presidente della commissione di vigilanza RAI ... hai detto cotica, direbbero a Roma !!
Silvio Berlusconi ha definito kafkiana la vicenda e per una volta mi sento di condividere l'opinione del premier.
Di contro il senatore del partito democratico Riccardo Villari, incollato all'inaspettata poltrona (assolutamente reale), ha più volte smentito se stesso in questi giorni dimostrando ancora una volta che quello che davvero preoccupa gran parte dei nostri politici, è salvaguardare ciò a cui davvero tengono .... il proprio posto di lavoro.
Nessuno si stupisca di ciò, del resto cosa potrebbero fare gran parte di loro nella vita reale, cioé sulla terra. Ecco perché ritengo che questi signori vivano in un universo parallelo.
Spiace dirlo, ma non si può che prendere atto che lo spessore di gran parte degli attuali dirigenti politici che per la cronaca guadagnano mediamente il triplo dei loro colleghi parlamentari europei, risulta assolutamente inadeguato alle sfide che la crisi economica mondiale ci ha posto davanti.
Speriamo che gli italiani, ancora una volta nella lora storia, possano salvarsi nonostante chi li governa ...
venerdì 14 novembre 2008
Free Blogger !! For a free country !!!
Ne avevo parlato qualche tempo fa sul mio blog inglese, ma onestamente mi pareva fantapolitica ...
Ma ormai dai nostri parlamentari, maggioranza od opposizione poco importa, c'é da attendersi di tutto. Così Franco Levi, esponente del PD, ha depositato alla Commissione Cultura della Camera, la proposta di legge detta "ammazzablogger".
In sostanza la legge prevede che(fonte www.beppegrillo.it):
- ogni blog è equiparato a un prodotto editoriale
- ogni blog che pubblica Adsense di Google o banner può risponderne all'Agenzia delle Entrate
- ogni blog deve iscriversi al ROC (Registro degli Operatori di Comunicazione)
- ogni blog è soggetto alle norme sulla responsabilità connessa ai reati a mezzo stampa
- ogni blog che non si iscrive al ROC può essere denuciato per il reato di "stampa clandestina": due anni di carcere e sanzioni economiche.
Un blogger può scegliere se iscriversi al ROC, e correre il rischio di una delle innumerevoli denunce penali e civili sui reati a mezzo stampa che risalgono al Codice Rocco del fascismo o, in alternativa, entrare in clandestinità prima di entrare in galera.
Inutile ricordare che l'articolo 21 della nostra costituzione, a cui questo blog si ispira, prevede che:
Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione.
Mi associo quindi all'iniziativa del blog di Beppe Grillo ... Aggiungere altro mi pare superfluo ...
Ma ormai dai nostri parlamentari, maggioranza od opposizione poco importa, c'é da attendersi di tutto. Così Franco Levi, esponente del PD, ha depositato alla Commissione Cultura della Camera, la proposta di legge detta "ammazzablogger".
In sostanza la legge prevede che(fonte www.beppegrillo.it):
- ogni blog è equiparato a un prodotto editoriale
- ogni blog che pubblica Adsense di Google o banner può risponderne all'Agenzia delle Entrate
- ogni blog deve iscriversi al ROC (Registro degli Operatori di Comunicazione)
- ogni blog è soggetto alle norme sulla responsabilità connessa ai reati a mezzo stampa
- ogni blog che non si iscrive al ROC può essere denuciato per il reato di "stampa clandestina": due anni di carcere e sanzioni economiche.
Un blogger può scegliere se iscriversi al ROC, e correre il rischio di una delle innumerevoli denunce penali e civili sui reati a mezzo stampa che risalgono al Codice Rocco del fascismo o, in alternativa, entrare in clandestinità prima di entrare in galera.
Inutile ricordare che l'articolo 21 della nostra costituzione, a cui questo blog si ispira, prevede che:
Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione.
Mi associo quindi all'iniziativa del blog di Beppe Grillo ... Aggiungere altro mi pare superfluo ...
lunedì 10 novembre 2008
Silvio Berlusconi is not speaking in my name
Se in Italia siamo abituati alle gaffe del presidente del Consiglio ed alle sue immediate smentite un secondo dopo (sepolte poi dai media controllati in gran parte dallo stesso), all'estero e lo dico per esperienza personale, questo tipo di "performance" non suscitano i sorrisi di simpatia (che solo la Guzzanti riesce a strapparmi) o gli ammiccamenti normalmente espressi dai lacché che prosperano dalle nostre parti.
Nel 2006, il premier aveva dichiarato che i cinesi bollivano i bambini ai tempi di Mao ed un anno prima che, grazie alle sue doti di latin lover, era riuscito a convincere il presidente finlandese Tarja Halonen, a cedere a Parma la sede dell'agenzia europea del cibo (contesa allora da Tampere). Risale al 2003 invece, l'invito rivolto ad alcuni uomini d'affari statunitensi, ad investire nel nostro paese perché, cito testualmente: ricco di belle segretarie e povero di comunisti...
Come dimenticare poi il suo discorso d'insediamento come presidente di turno dell'unione europea. Ricorderete come rispose alle opinioni e preoccupazioni espresse dal deputato tedesco Martin Schulz, in merito alle note vicende giudiziarie in cui era coinvolto. Davanti all'incredula assemblea ed allo stesso vice premier di allora Gianfranco Fini gli replicò che lo avrebbe proposto nel ruolo di Kapo, in un film sui campi di sterminio nazisti.
La BBC Inglese ha addirittura dedicato un sito alle sue "planetary gaffes" citando quelle imbarazzanti cadute di stile del premier come: Berlusconi in his own words ...
L'ultima gaffe internazionale, in ordine di tempo, è quella sul neo-presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, da Berlusconi definito: Bello, Giovane ed Abbronzato !!!
Non sono pochi gli italiani che come me vivono gran parte dell'anno all'estero, e non posso che condividere l'iniziativa di creare un sito per dissociarsi dai deliri del premier che, parafrasando le sue dichiarazioni su Obama si potrebbe oggi definire: Brutto, Vecchio ed ainoi, Rinc..!!
Chi scrive non vuole essere accusato di essere un imbecille che non apprezza il senso dell'umorismo (Dio ci salvi dagli imbecilli avrebbe detto il premier davanti alle critiche di un inviato giornalista americano) e concludo quindi con una battuta degna del miglior Berlusconi ... citando uno striscione mostrato da uno studente a Roma durante una manifestazione contro il decreto Gelmini ... "mejo abbronzato che nano pelato" !
Nel 2006, il premier aveva dichiarato che i cinesi bollivano i bambini ai tempi di Mao ed un anno prima che, grazie alle sue doti di latin lover, era riuscito a convincere il presidente finlandese Tarja Halonen, a cedere a Parma la sede dell'agenzia europea del cibo (contesa allora da Tampere). Risale al 2003 invece, l'invito rivolto ad alcuni uomini d'affari statunitensi, ad investire nel nostro paese perché, cito testualmente: ricco di belle segretarie e povero di comunisti...
Come dimenticare poi il suo discorso d'insediamento come presidente di turno dell'unione europea. Ricorderete come rispose alle opinioni e preoccupazioni espresse dal deputato tedesco Martin Schulz, in merito alle note vicende giudiziarie in cui era coinvolto. Davanti all'incredula assemblea ed allo stesso vice premier di allora Gianfranco Fini gli replicò che lo avrebbe proposto nel ruolo di Kapo, in un film sui campi di sterminio nazisti.
La BBC Inglese ha addirittura dedicato un sito alle sue "planetary gaffes" citando quelle imbarazzanti cadute di stile del premier come: Berlusconi in his own words ...
L'ultima gaffe internazionale, in ordine di tempo, è quella sul neo-presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, da Berlusconi definito: Bello, Giovane ed Abbronzato !!!
Non sono pochi gli italiani che come me vivono gran parte dell'anno all'estero, e non posso che condividere l'iniziativa di creare un sito per dissociarsi dai deliri del premier che, parafrasando le sue dichiarazioni su Obama si potrebbe oggi definire: Brutto, Vecchio ed ainoi, Rinc..!!
Chi scrive non vuole essere accusato di essere un imbecille che non apprezza il senso dell'umorismo (Dio ci salvi dagli imbecilli avrebbe detto il premier davanti alle critiche di un inviato giornalista americano) e concludo quindi con una battuta degna del miglior Berlusconi ... citando uno striscione mostrato da uno studente a Roma durante una manifestazione contro il decreto Gelmini ... "mejo abbronzato che nano pelato" !
Etichette:
BBC,
Berlusconi,
Cina,
Finlandia,
Giornalismo,
Obama,
Parma,
Pensieri,
politica,
Tarja Halonen,
Unione Europea,
USA
mercoledì 5 novembre 2008
Lezioni di democrazia ...
Sono reduce da una notte in bianco, ma ne valeva la pena, la sensazione era davvero di respirare un evento che stava cambiando la storia.
Ci sono tante cose che mi hanno colpito, ma vorrei citarne due:
1. Il cambiamento venuto dal basso, utilizzando tecnologie lontane anni luce dal vecchio establishment, dalle vecchie lobbies che hanno condizionato la politica americana negli ultimi anni;
2. La signorilità con cui il candidato republicano John McCain si è congedato, riconoscendo la sconfitta e mostrando rispetto non solo per il futuro presidente Barack Obama, ma per tutti i cittadini che avevano deciso di dare a quest'ultimo la loro fiducia.
Il confronto con casa nostra è sconfortante:
- La totale assenza di cultura democratica dimostrata dalla continua litigiosità (vera o apparente tutto da valutare) della nostra classe politica;
- Nessuna iniziativa concreta in grado di incoraggiare gli auspicati ricambi della classe dirigente, basti pensare che il nostro presidente del consiglio ha circa 30 anni più del neo-presidente americano !
Ci sono tante cose che mi hanno colpito, ma vorrei citarne due:
1. Il cambiamento venuto dal basso, utilizzando tecnologie lontane anni luce dal vecchio establishment, dalle vecchie lobbies che hanno condizionato la politica americana negli ultimi anni;
2. La signorilità con cui il candidato republicano John McCain si è congedato, riconoscendo la sconfitta e mostrando rispetto non solo per il futuro presidente Barack Obama, ma per tutti i cittadini che avevano deciso di dare a quest'ultimo la loro fiducia.
Il confronto con casa nostra è sconfortante:
- La totale assenza di cultura democratica dimostrata dalla continua litigiosità (vera o apparente tutto da valutare) della nostra classe politica;
- Nessuna iniziativa concreta in grado di incoraggiare gli auspicati ricambi della classe dirigente, basti pensare che il nostro presidente del consiglio ha circa 30 anni più del neo-presidente americano !
martedì 4 novembre 2008
Con il fiato sospeso ...
L'importanza dell'elezioni di oggi negli USA travalica i confini americani. Il mondo proviene da 8 anni da dimenticare in cui George W. Bush è riuscito a distruggere tutto quello che poteva distruggere. A partire dall'economia e dal bilancio federale, alle relazioni internazionali, alle politiche scellerate che hanno portato alla guerra in Iraq.
Tutti i sondaggi danno per scontata l'elezione di Barack Obama ma tante volte e nel nostro paese lo sappiamo benissimo, molti elettori delle compagini più conservatrici, non hanno avuto il coraggio di esternare le loro intenzioni di voto, sconfessando così le previsioni elettorali della vigilia. Il tam tam su face book conferma che nessuno si illude, nello staff di Obama, che ci sia nulla di scontato.
L'America ed il mondo devono cambiare rotta e devono farlo in fretta. Rimarrò con il fiato sospeso questa notte, sperando che la parte becera del paese non si desti pensando al colore della pelle di quello che potrebbe essere il primo presidente afro-americano della storia degli USA.
Tutti i sondaggi danno per scontata l'elezione di Barack Obama ma tante volte e nel nostro paese lo sappiamo benissimo, molti elettori delle compagini più conservatrici, non hanno avuto il coraggio di esternare le loro intenzioni di voto, sconfessando così le previsioni elettorali della vigilia. Il tam tam su face book conferma che nessuno si illude, nello staff di Obama, che ci sia nulla di scontato.
L'America ed il mondo devono cambiare rotta e devono farlo in fretta. Rimarrò con il fiato sospeso questa notte, sperando che la parte becera del paese non si desti pensando al colore della pelle di quello che potrebbe essere il primo presidente afro-americano della storia degli USA.
mercoledì 29 ottobre 2008
Cattocomunisti ...
Paradossale che l'organo di stampa più critico verso la riforma della scuola proposta dalla "professionista" Gelmini, sia Famiglia Cristiana !!!
Cattocomunisti !!!
Comunicazione di servizio ... dato che nei telegiornali non ne parla nessuno ... il 30 Ottobre ci sarà uno sciopero generale della scuola a cui parteciperanno anche i dirigenti scolastici.
Il direttore di Famiglia Cristiana, Don Sciortino
Cattocomunisti !!!
Comunicazione di servizio ... dato che nei telegiornali non ne parla nessuno ... il 30 Ottobre ci sarà uno sciopero generale della scuola a cui parteciperanno anche i dirigenti scolastici.
Il direttore di Famiglia Cristiana, Don Sciortino
Largo ai professionisti ...
Gli Italiani non sono in grado di scegliere !!
Questo in sintesi, sta alla base della proposta di riforma del sistema elettorale delle prossime elezioni europee, espressa ieri dal presidente del consiglio Silvio Berlusconi che ha dichiarato testualmente:
«Voglio che in Europa ci vada gente altamente qualificata e che in tutte le ventitrè Commissioni ci siano professionisti di ciascuna materia. Solo scegliendo noi chi va in lista saremo sicuri di avere una rappresentanza capace di difendere gli interessi italiani»
Come dargli torto, con le preferenze, alle scorse politiche, chi avrebbe mai votato il professionista della giustizia Alfano, la professionista dell'istruzione Gelmini o delle pari opportunità Carfagna, questi si che sono fior fior di professionisti ...
Io ho l'impressione che nessuno abbia spiegato al cavaliere che il parlamento non è il consiglio di amministrazione di mediaset ! Perché non abolirle proprio queste elezioni? A cosa servono?
Voglio essere propositivo ed evitare facili e tristi ironie. Dato che le liste vengono create dagli stessi partiti, non sarebbe più sensato candidare solo dei "professionisti" evitando di proporre ai cittadini inetti e/o pregiudicati vari?
Questo lascerebbe loro, la piccola "soddisfazione", prevista in quei paesi "cosiddetti" democratici e nella nostra costituzione (sigh), di scegliere i propri rappresentanti politici?
Mara Carfagna - Una "professionista" dell'attuale governo Berlusconi
Questo in sintesi, sta alla base della proposta di riforma del sistema elettorale delle prossime elezioni europee, espressa ieri dal presidente del consiglio Silvio Berlusconi che ha dichiarato testualmente:
«Voglio che in Europa ci vada gente altamente qualificata e che in tutte le ventitrè Commissioni ci siano professionisti di ciascuna materia. Solo scegliendo noi chi va in lista saremo sicuri di avere una rappresentanza capace di difendere gli interessi italiani»
Come dargli torto, con le preferenze, alle scorse politiche, chi avrebbe mai votato il professionista della giustizia Alfano, la professionista dell'istruzione Gelmini o delle pari opportunità Carfagna, questi si che sono fior fior di professionisti ...
Io ho l'impressione che nessuno abbia spiegato al cavaliere che il parlamento non è il consiglio di amministrazione di mediaset ! Perché non abolirle proprio queste elezioni? A cosa servono?
Voglio essere propositivo ed evitare facili e tristi ironie. Dato che le liste vengono create dagli stessi partiti, non sarebbe più sensato candidare solo dei "professionisti" evitando di proporre ai cittadini inetti e/o pregiudicati vari?
Questo lascerebbe loro, la piccola "soddisfazione", prevista in quei paesi "cosiddetti" democratici e nella nostra costituzione (sigh), di scegliere i propri rappresentanti politici?
Mara Carfagna - Una "professionista" dell'attuale governo Berlusconi
martedì 28 ottobre 2008
Come la Romania di Ceauşescu ...
Dopo il Porcellum il Lodo Alfano ed i decreti salva Rete4, arriva un altro attacco alla democrazia da parte del Popolo delle Libertà (mai tale nome è sembrato inappropriato).
Ieri è approdata alla camera una riforma delle Legge 79, approvata in commissione solo dal PDL e dalla Lega che prevede una soglia del 5% e l'eliminazione delle preferenze alle elezioni europee (le uniche con il sistema proporzionale ancora in vigore in Italia). Il tutto per "semplificare" il sistema elettorale ...
Semplice per semplice perché non eliminare del tutto le votazioni, almeno potremmo risparmiare quei 300 milioni di euro necessari per "vidimare" le decisioni prese a Roma dalle segreterie di partito. Qualcuno mi spieghi qual è la differenza con i regimi comunisti tipo la Romania di Nicolae Ceauşescu.
Prepariamoci quindi a farci rappresentare in Europa dal peggio del peggio. Dai vari Ciarrapico, Cuffaro o Scapagnini, eletti non dagli italiani, ma dai propri segretari dei partiti e, se ci rimane un pò di dignità, tiriamo fuori le valige e lasciamo questo paese anti-democratico.
Ieri è approdata alla camera una riforma delle Legge 79, approvata in commissione solo dal PDL e dalla Lega che prevede una soglia del 5% e l'eliminazione delle preferenze alle elezioni europee (le uniche con il sistema proporzionale ancora in vigore in Italia). Il tutto per "semplificare" il sistema elettorale ...
Semplice per semplice perché non eliminare del tutto le votazioni, almeno potremmo risparmiare quei 300 milioni di euro necessari per "vidimare" le decisioni prese a Roma dalle segreterie di partito. Qualcuno mi spieghi qual è la differenza con i regimi comunisti tipo la Romania di Nicolae Ceauşescu.
Prepariamoci quindi a farci rappresentare in Europa dal peggio del peggio. Dai vari Ciarrapico, Cuffaro o Scapagnini, eletti non dagli italiani, ma dai propri segretari dei partiti e, se ci rimane un pò di dignità, tiriamo fuori le valige e lasciamo questo paese anti-democratico.
lunedì 27 ottobre 2008
La fine del capitalismo?
Ricevo da Claudio Chillemi:
Ma come? Mi hanno fatto la testa "così" dicendomi che il comunismo era defunto, che il futuro è nelle privatizzazioni, che lo stato "è un problema non una soluzione " (Ronald Regan, non uno qualunque) ed invece, il capitalismo sta per provocare più senza tetto e morti di fame del comunismo, che la crisi viene risolta a colpi di nazionalizzazioni, interventi statali e regalie "con i nostri soldi" a chi ha "rubato, frodato, speculato senza regole". Insomma, per risolvere la crisi del capitalismo dobbiamo far ricorso allo statalismo comunista, anzi peggio, allo statalismo di regime che elargisce i propri aiuti solo ad amici ed amici degli amici!
Tu che sei un "manager" mi potresti spiegare l'arcano?
Io, purtroppo ho sempre in mente un dialogo tra James Dean e d Liz Taylor nel film il gigante:
"Chi ha tanta terra deve per forza averla rubata a qualcuno", dice Dean
"Mio marito è una persona onesta, questa terra l'ha comprata", risponde Liz.
"Bella forza, tutti possono comprare a 1 ciò che vale 1000" [ riferendosi ai poveri indiani, massacrati, "ubriacati" di occidentalismo
e poi derubati con raggiro]
Caro Claudio credo che la storia abbia dimostrato che il comunismo fosse una pura utopia così come simili condanne, in tempi non sospetti, venivono denunciate dallo stesso pontefice nei confronti di questo capitalismo rampante.
Prima di buttare il bambino con l'acqua sporca, cercherei di capire cosa di buono potrebbe essere colto da questa esperienza drammatica, le cui conseguenze sull'economia reale sono tutte da valutare.
In paesi con un forte stato sociale (che non è comunismo) ma in cui il libero mercato non è messo in discussione (es. Finlandia e Svezia) sembra che le cose non vadano così male ... stay tuned :-)
fonte comicomix
Ma come? Mi hanno fatto la testa "così" dicendomi che il comunismo era defunto, che il futuro è nelle privatizzazioni, che lo stato "è un problema non una soluzione " (Ronald Regan, non uno qualunque) ed invece, il capitalismo sta per provocare più senza tetto e morti di fame del comunismo, che la crisi viene risolta a colpi di nazionalizzazioni, interventi statali e regalie "con i nostri soldi" a chi ha "rubato, frodato, speculato senza regole". Insomma, per risolvere la crisi del capitalismo dobbiamo far ricorso allo statalismo comunista, anzi peggio, allo statalismo di regime che elargisce i propri aiuti solo ad amici ed amici degli amici!
Tu che sei un "manager" mi potresti spiegare l'arcano?
Io, purtroppo ho sempre in mente un dialogo tra James Dean e d Liz Taylor nel film il gigante:
"Chi ha tanta terra deve per forza averla rubata a qualcuno", dice Dean
"Mio marito è una persona onesta, questa terra l'ha comprata", risponde Liz.
"Bella forza, tutti possono comprare a 1 ciò che vale 1000" [ riferendosi ai poveri indiani, massacrati, "ubriacati" di occidentalismo
e poi derubati con raggiro]
Caro Claudio credo che la storia abbia dimostrato che il comunismo fosse una pura utopia così come simili condanne, in tempi non sospetti, venivono denunciate dallo stesso pontefice nei confronti di questo capitalismo rampante.
Prima di buttare il bambino con l'acqua sporca, cercherei di capire cosa di buono potrebbe essere colto da questa esperienza drammatica, le cui conseguenze sull'economia reale sono tutte da valutare.
In paesi con un forte stato sociale (che non è comunismo) ma in cui il libero mercato non è messo in discussione (es. Finlandia e Svezia) sembra che le cose non vadano così male ... stay tuned :-)
fonte comicomix
venerdì 24 ottobre 2008
Caro Dottor Tony Zermo ...
Da Zermoposta: in un momento difficile per la città, la domanda torna di attualità, soprattutto se riferita ai giovani: troppi vivono alla giornata, altri vanno via in cerca di miglior fortuna. Ma meglio mangiare pane e olive della propria terra che lavorare fuori, dove si sarà sempre «emigrati»
Io amo Catania e sarei stato disposto anche a mangiare pane ed olive pur di rimanere nella mia terra. Il problema è che se non tengo la schiena dritta il mangiare non riesce ad andare giù.
Mi scusi per la domanda aggressiva e polemica Dottor Zermo, ma come ha fatto lei a deglutire in tutti questi anni?
Mi spiace non mostrare alcuna benevolenza nei suoi confronti, niente di personale per carità, ma questa sua riflessione mi pare, a pensar bene tardiva, a pensar male piena di tanta ipocrisia.
Il suo stile di giornalista, a mio modesto parere, è degno dei peggiori lacché che questa terra disgraziata ha sfornato negli anni. Non cito il caso Fava, troppo semplice e lontano nel tempo, mi limito invece a menzionare un episodio più recente: quella trasmissione televisiva, su Sicilia Channel, il giorno della condanna a primo grado dell'ex governatore della regione Sicilia. Lei ed i suoi colleghi, incoraggiavano con affetto il senatore Cuffaro ad andare avanti (cioé a non dimettersi), suggerendogli inoltre di non sbagliare più perché avrebbe avuto, da quel momento in poi, gli occhi addosso di tutti i media. Giornalismo d'assalto non c'é che dire ...
Leggere i suoi articoli, quelle poche volte che ne trovo il coraggio, mi suscita sempre un senso di rabbia e vari attacchi di ulcera ... quanto talento sprecato ...
Chiarisco, lei come giornalista aveva ed ha qualche responsabilità in più dei suoi concittadini "silenziosi". Lei avrebbe dovuto aiutarci a conoscere la verità, denunciare ed indagare, chiedere e pretendere risposte, piuttosto che fare da cassa di risonanza a quei politici che amano solo ciò che produce loro, qualche bieco interesse.
Attenzione, lo so che molti, me compreso, gli hanno citati come cause primarie del disastro che ha colpito la nostra amata Catania. Ma è bene ricordare che questi signori non vengono da Marte, ma sono stati scelti dai catanesi e temo ne rappresentino pienamente le presunte "qualità".
Leggevo su un libro che consiglio ad ogni manager (Hot Spots di Lynda Gratton) che solo le aziende in cui si crea uno spirito collaborativo, riescono ad eccellere in maniera duratura nel tempo. Mentre Aristotele parlava di due qualità necessarie: l'eccellenza morale e quella intellettuale.
Sperando di essere smentito presto, non posso escludere che lei eccelle nella seconda qualità aristotelica, ma mi permetta di esternare qualche dubbio sulla prima.
Cordialmente
Io amo Catania e sarei stato disposto anche a mangiare pane ed olive pur di rimanere nella mia terra. Il problema è che se non tengo la schiena dritta il mangiare non riesce ad andare giù.
Mi scusi per la domanda aggressiva e polemica Dottor Zermo, ma come ha fatto lei a deglutire in tutti questi anni?
Mi spiace non mostrare alcuna benevolenza nei suoi confronti, niente di personale per carità, ma questa sua riflessione mi pare, a pensar bene tardiva, a pensar male piena di tanta ipocrisia.
Il suo stile di giornalista, a mio modesto parere, è degno dei peggiori lacché che questa terra disgraziata ha sfornato negli anni. Non cito il caso Fava, troppo semplice e lontano nel tempo, mi limito invece a menzionare un episodio più recente: quella trasmissione televisiva, su Sicilia Channel, il giorno della condanna a primo grado dell'ex governatore della regione Sicilia. Lei ed i suoi colleghi, incoraggiavano con affetto il senatore Cuffaro ad andare avanti (cioé a non dimettersi), suggerendogli inoltre di non sbagliare più perché avrebbe avuto, da quel momento in poi, gli occhi addosso di tutti i media. Giornalismo d'assalto non c'é che dire ...
Leggere i suoi articoli, quelle poche volte che ne trovo il coraggio, mi suscita sempre un senso di rabbia e vari attacchi di ulcera ... quanto talento sprecato ...
Chiarisco, lei come giornalista aveva ed ha qualche responsabilità in più dei suoi concittadini "silenziosi". Lei avrebbe dovuto aiutarci a conoscere la verità, denunciare ed indagare, chiedere e pretendere risposte, piuttosto che fare da cassa di risonanza a quei politici che amano solo ciò che produce loro, qualche bieco interesse.
Attenzione, lo so che molti, me compreso, gli hanno citati come cause primarie del disastro che ha colpito la nostra amata Catania. Ma è bene ricordare che questi signori non vengono da Marte, ma sono stati scelti dai catanesi e temo ne rappresentino pienamente le presunte "qualità".
Leggevo su un libro che consiglio ad ogni manager (Hot Spots di Lynda Gratton) che solo le aziende in cui si crea uno spirito collaborativo, riescono ad eccellere in maniera duratura nel tempo. Mentre Aristotele parlava di due qualità necessarie: l'eccellenza morale e quella intellettuale.
Sperando di essere smentito presto, non posso escludere che lei eccelle nella seconda qualità aristotelica, ma mi permetta di esternare qualche dubbio sulla prima.
Cordialmente
mercoledì 22 ottobre 2008
L'Uovo di Colombo del terzo millennio ...
L’India ha lanciato un missile, chiamato Chandrayaan-1, senza uomini a bordo, verso la Luna.
Non lasciatevi fuorviare, non si tratta questa volta di mostrare i "muscoli" ai paesi oltre-cortina né di fare propaganda. Il governo della democrazia più grande del mondo, conta davvero molto sui possibili ritorni d'investimento delle missioni spaziali sulla luna nei prossimi decenni (per ogni Rupia spesa ricavarne almeno 2).
Le potenzialità insite nelle esplorazioni spaziali, sono davvero difficili da comprendere oggi. Esse potrebbero fornire risposte concrete alle future generazioni, in merito alle risorse energetiche alternative ai combustibili fossili.
Non è un mistero infatti che una risorsa come l'elio 3, isotopo che probabilmente potrà essere usato come fonte di energia per le centrali elettriche a fusione di seconda generazione, è ampiamente disponibile sugli strati superficiali del nostro satellite (in quantità di 0,01 parti per milione) mentre risulta praticamente assente in natura sul nostro pianeta. Secondo alcuni scienziati, 40 tonnellate di questo elemento basterebbero a soddisfare il fabbisogno energetico degli Usa per un intero anno !
Così come la scoperta dell'America rappresentò la fine del medioevo in Europa, oggi potrebbe toccare a paesi come la Cina e l'India mostrare come è facile tenere in piedi l'uovo di Colombo del terzo millennio.
Non lasciatevi fuorviare, non si tratta questa volta di mostrare i "muscoli" ai paesi oltre-cortina né di fare propaganda. Il governo della democrazia più grande del mondo, conta davvero molto sui possibili ritorni d'investimento delle missioni spaziali sulla luna nei prossimi decenni (per ogni Rupia spesa ricavarne almeno 2).
Le potenzialità insite nelle esplorazioni spaziali, sono davvero difficili da comprendere oggi. Esse potrebbero fornire risposte concrete alle future generazioni, in merito alle risorse energetiche alternative ai combustibili fossili.
Non è un mistero infatti che una risorsa come l'elio 3, isotopo che probabilmente potrà essere usato come fonte di energia per le centrali elettriche a fusione di seconda generazione, è ampiamente disponibile sugli strati superficiali del nostro satellite (in quantità di 0,01 parti per milione) mentre risulta praticamente assente in natura sul nostro pianeta. Secondo alcuni scienziati, 40 tonnellate di questo elemento basterebbero a soddisfare il fabbisogno energetico degli Usa per un intero anno !
Così come la scoperta dell'America rappresentò la fine del medioevo in Europa, oggi potrebbe toccare a paesi come la Cina e l'India mostrare come è facile tenere in piedi l'uovo di Colombo del terzo millennio.
lunedì 20 ottobre 2008
Piedi per terra
Catania Palermo 2-0 Goal di Jorge Martinez (gazzetta.it)
Lo so, roba da provincialotti esaltarsi per così poco. Ma il calcio a Catania in questi anni, è come una bombola di ossigeno per un malato cronico di asma.
La città sta passando il momento più buio (in tutti i sensi) della sua storia recente e chi ama la città cerca qualche appiglio da cui ripartire.
Una delle poche note positive è l'azienda Calcio Catania S.p.A. che a prescindere dai risultati sportivi positivi, sta investendo sul territorio. Recentemente è stato presentato il progetto del centro sportivo che dovrebbe contribuire non solo a far crescere la società sportiva, ma ad agire come catalizzatore per tutte quelle iniziative che mirano a dare un futuro migliore a giovani che il più delle volte, inutile nasconderlo, sono senza speranze.
Piedi non per terra ... ma sotto almeno 20 centimetri di sabbia dell'Etna ... noi non ci facciamo illusioni perché sappiamo bene che l'unico obiettivo della stagione era ed è la salvezza. Ma almeno oggi, fateci godere questo momento che solo i nostri padri, quelli della Milano del sud, nel lontano 1964, avevano potuto apprezzare e lasciateci assoporare quell'aria pura, quell'ossigeno che solo ad alta quota è possibile respirare ...
Lo so, roba da provincialotti esaltarsi per così poco. Ma il calcio a Catania in questi anni, è come una bombola di ossigeno per un malato cronico di asma.
La città sta passando il momento più buio (in tutti i sensi) della sua storia recente e chi ama la città cerca qualche appiglio da cui ripartire.
Una delle poche note positive è l'azienda Calcio Catania S.p.A. che a prescindere dai risultati sportivi positivi, sta investendo sul territorio. Recentemente è stato presentato il progetto del centro sportivo che dovrebbe contribuire non solo a far crescere la società sportiva, ma ad agire come catalizzatore per tutte quelle iniziative che mirano a dare un futuro migliore a giovani che il più delle volte, inutile nasconderlo, sono senza speranze.
Piedi non per terra ... ma sotto almeno 20 centimetri di sabbia dell'Etna ... noi non ci facciamo illusioni perché sappiamo bene che l'unico obiettivo della stagione era ed è la salvezza. Ma almeno oggi, fateci godere questo momento che solo i nostri padri, quelli della Milano del sud, nel lontano 1964, avevano potuto apprezzare e lasciateci assoporare quell'aria pura, quell'ossigeno che solo ad alta quota è possibile respirare ...
Etichette:
Calcio Catania,
Catania,
Milano,
Plasmati,
Zenga
mercoledì 15 ottobre 2008
Chi parte e chi resta ...
La deriva italiana sembra inarrestabile. Così nessuno si straccia le vesti al pensiero che, grazie all'ennesima legge ad personam del governo, il giudice ammazza sentenze, il fiero oppositore dei "professionisti dell'antimafia" Falcone-Borsellino, Corrado Carnevale, possa essere reintegrato alla corte di cassazione.
Nel gioco del "do ut est" rientra anche la scandalosa proposta del popolo delle "libertà" di candidare alla consulta il legale del premier, Gaetano Pecorella e poco importa che il senatore sia attualmente indagato dalla giustiza e che una sua eventuale elezione potrebbe mettere al riparo il Lodo Alfano (ex lodo "schifezza").
In questo bailamme da repubblica delle banane, leggo con tristezza le dichiarazioni dell'autore di Gomorra, Roberto Saviano. Giorni fa un pentito ha dichiarato che il clan dei casalesi ha deciso di uccidere, entro Natale, lo scrittore napoletano con tutta la sua scorta, in un attentato simile a spettacolarità e crudeltà a quello perpetrato da cosa nostra a Capaci.
Roberto sta pagando duramente l'unica colpa di avere scritto la verità ed una storia che tutti conoscevano ma nessuno osava dire. Ha soli 28 anni, comprendo la sua decisione di andare all'estero per vivere una vita normale, ma se un uomo come Roberto Saviano è costretto ad espatriare e "uomini" come Carnevale e Pecorella, sono proposti a tali cariche all'interno delle nostre istituzioni ... non sarebbe il caso che noi tutti preparassimo le valige?
Nel gioco del "do ut est" rientra anche la scandalosa proposta del popolo delle "libertà" di candidare alla consulta il legale del premier, Gaetano Pecorella e poco importa che il senatore sia attualmente indagato dalla giustiza e che una sua eventuale elezione potrebbe mettere al riparo il Lodo Alfano (ex lodo "schifezza").
In questo bailamme da repubblica delle banane, leggo con tristezza le dichiarazioni dell'autore di Gomorra, Roberto Saviano. Giorni fa un pentito ha dichiarato che il clan dei casalesi ha deciso di uccidere, entro Natale, lo scrittore napoletano con tutta la sua scorta, in un attentato simile a spettacolarità e crudeltà a quello perpetrato da cosa nostra a Capaci.
Roberto sta pagando duramente l'unica colpa di avere scritto la verità ed una storia che tutti conoscevano ma nessuno osava dire. Ha soli 28 anni, comprendo la sua decisione di andare all'estero per vivere una vita normale, ma se un uomo come Roberto Saviano è costretto ad espatriare e "uomini" come Carnevale e Pecorella, sono proposti a tali cariche all'interno delle nostre istituzioni ... non sarebbe il caso che noi tutti preparassimo le valige?
martedì 14 ottobre 2008
Dimmi con chi vai ...
Sono un uomo fortunato. Nella mia vita ho viaggiato molto ed ho potuto conoscere delle persone davvero speciali.
La campagna elettorale negli states mi fa venire alla memoria uno di questi incontri "fortunati".
Estate 2004, Tanzania. Con mia moglie avevamo deciso di passare due settimane in giro per i parchi che hanno reso famosa questa splendida terra.
A cena si socializza e si fa amicizia facilmente, una battuta sul cibo o sulle tradizioni locali, un sorriso o semplicemente la voglia di condividere le splendide esperienze che solo l'Africa riesce a donare.
Così senza neanche rendercene conto, una sera in un lodge all'interno del Tarangire National park, iniziamo a parlare con il vicino di tavolo. Il personaggio da romanzo, un anziano signore di Boston. Ottantanni suonati ma energia da vendere. Professore ad Harvard, in procinto di scalare i quasi seimila metri del mitico Kilimangiaro con tanto di personal trainer al seguito ...
Inevitabilmente la discussione cade sulla campagna elettorale tra il senatore John Kerry ed il presidente uscente George W. Bush. Gli chiedo un pò ingenuamente, "professore chi ritiene meglio tra il presidente Bush ed il senatore Kerry?"
Mi risponde senza esitazioni "Bush è stato il peggiore presidente nella storia degli Stati Uniti d'America, tragga lei le sue conclusioni"
Il simpatico professore americano, passò l'ora successiva a sostenere con dovizia di particolari le sue tesi che, a pensarci bene, non erano così distanti da quelle propugnate dal neo-premio Nobel per l'economia Paul Robin Krugman.
Non sorprende quindi che oggi, una delle strategie del candidato democratico alla casa bianca Barak Obama, sia quella di convincere gli elettori americani che il suo rivale John McCain rappresenti la continuazione naturale dell'attuale presidenza. Ed ovviamente il senatore repubblicano, non perde occasione per evidenziare quanto distanti siano state in passato, le sue posizioni da quelle dell'attuale inquilino alla casa bianca, evitando sistematicamente di nominarlo, e quando lo fa, indirettamente, solo per criticarlo.
A conferma di ciò Bill Clinton sosterrà nelle prossime settimane, il candidato democratico nello strategico stato della Florida, mentre il senatore republicano ha più volte detto "no grazie" a qualsiasi possibile iniziativa di "sostegno", da parte dell'attuale presidente ...
Certo da un professore harvardiano del democraticissimo stato del Massachusetts, non mi aspettavo un'analisi obiettiva. Ma da qui a definire Bush un presidente che entrerà nella storia, ce ne corre.
Il mio pensiero in merito a quest'ennesima boutade del nostro presidente del consiglio non differisce molto dall'opinione di Staino ...
La campagna elettorale negli states mi fa venire alla memoria uno di questi incontri "fortunati".
Estate 2004, Tanzania. Con mia moglie avevamo deciso di passare due settimane in giro per i parchi che hanno reso famosa questa splendida terra.
A cena si socializza e si fa amicizia facilmente, una battuta sul cibo o sulle tradizioni locali, un sorriso o semplicemente la voglia di condividere le splendide esperienze che solo l'Africa riesce a donare.
Così senza neanche rendercene conto, una sera in un lodge all'interno del Tarangire National park, iniziamo a parlare con il vicino di tavolo. Il personaggio da romanzo, un anziano signore di Boston. Ottantanni suonati ma energia da vendere. Professore ad Harvard, in procinto di scalare i quasi seimila metri del mitico Kilimangiaro con tanto di personal trainer al seguito ...
Inevitabilmente la discussione cade sulla campagna elettorale tra il senatore John Kerry ed il presidente uscente George W. Bush. Gli chiedo un pò ingenuamente, "professore chi ritiene meglio tra il presidente Bush ed il senatore Kerry?"
Mi risponde senza esitazioni "Bush è stato il peggiore presidente nella storia degli Stati Uniti d'America, tragga lei le sue conclusioni"
Il simpatico professore americano, passò l'ora successiva a sostenere con dovizia di particolari le sue tesi che, a pensarci bene, non erano così distanti da quelle propugnate dal neo-premio Nobel per l'economia Paul Robin Krugman.
Non sorprende quindi che oggi, una delle strategie del candidato democratico alla casa bianca Barak Obama, sia quella di convincere gli elettori americani che il suo rivale John McCain rappresenti la continuazione naturale dell'attuale presidenza. Ed ovviamente il senatore repubblicano, non perde occasione per evidenziare quanto distanti siano state in passato, le sue posizioni da quelle dell'attuale inquilino alla casa bianca, evitando sistematicamente di nominarlo, e quando lo fa, indirettamente, solo per criticarlo.
A conferma di ciò Bill Clinton sosterrà nelle prossime settimane, il candidato democratico nello strategico stato della Florida, mentre il senatore republicano ha più volte detto "no grazie" a qualsiasi possibile iniziativa di "sostegno", da parte dell'attuale presidente ...
Certo da un professore harvardiano del democraticissimo stato del Massachusetts, non mi aspettavo un'analisi obiettiva. Ma da qui a definire Bush un presidente che entrerà nella storia, ce ne corre.
Il mio pensiero in merito a quest'ennesima boutade del nostro presidente del consiglio non differisce molto dall'opinione di Staino ...
Etichette:
cultura e società,
economia,
politica,
viaggi
lunedì 13 ottobre 2008
Sfera di cristallo ...
Facciamo l’ipotesi, così astrattamente, che ci sia un partito al potere, un partito dominante, il quale però formalmente vuole rispettare la Costituzione, non la vuole violare in sostanza. Non vuole fare la marcia su Roma e trasformare l’aula in un alloggiamento per manipoli; ma vuole istituire, senza parere, una larvata dittatura.
Allora, che cosa fare per impadronirsi delle scuole e per trasformare le scuole di stato in scuole di partito? Si accorge che le scuole di stato hanno il difetto di essere imparziali. C’è una certa resistenza; in quelle scuole c’è sempre, perfino sotto il fascismo c’è stata. Allora, il partito dominante segue un’altra strada (è tutta un’ipotesi teorica, intendiamoci). Comincia a trascurare le scuole pubbliche, a screditarle, ad impoverirle. Lascia che si anemizzino e comincia a favorire le scuole private. Non tutte le scuole private. Le scuole del suo partito, di quel partito. Ed allora tutte le cure cominciano ad andare a queste scuole, perché in fondo sono migliori si dice di quelle di stato. E magari si danno dei premi a quei cittadini che saranno disposti a mandare i loro figlioli invece che alle scuole pubbliche alle scuole private. A “quelle” scuole private. Così la scuola privata diventa una scuola privilegiata. Il partito dominante, non potendo apertamente trasformare le scuole di stato in scuole di partito, manda in malora le scuole di stato per dare la prevalenza alle scuole private. Attenzione, questa è la ricetta. Bisogna tenere d’occhio i cuochi di questa bassa cucina.
L’operazione si fa in tre modi, ve l’ho già detto, per rovinare le scuole di stato:
1)Lasciare che vadano in malora.
2)Impoverire i loro bilanci.
3)Ignorare i loro bisogni.
Attenuare la sorveglianza e il controllo sulle scuole private. Non controllarne la serietà. Lasciare che vi insegnino insegnanti che non hanno i titoli minimi per insegnare. Lasciare che gli esami siano burlette. Dare alle scuole private denaro pubblico.
Questo è il punto. Dare alle scuole private denaro pubblico”.
DISCORSO PRONUNZIATO DA PIERO CALAMANDREI AL III CONGRESSO DELL’ASSOCIAZIONE A DIFESA DELLA SCUOLA NAZIONALE IL GIORNO 11 FEBBRAIO 1950
Allora, che cosa fare per impadronirsi delle scuole e per trasformare le scuole di stato in scuole di partito? Si accorge che le scuole di stato hanno il difetto di essere imparziali. C’è una certa resistenza; in quelle scuole c’è sempre, perfino sotto il fascismo c’è stata. Allora, il partito dominante segue un’altra strada (è tutta un’ipotesi teorica, intendiamoci). Comincia a trascurare le scuole pubbliche, a screditarle, ad impoverirle. Lascia che si anemizzino e comincia a favorire le scuole private. Non tutte le scuole private. Le scuole del suo partito, di quel partito. Ed allora tutte le cure cominciano ad andare a queste scuole, perché in fondo sono migliori si dice di quelle di stato. E magari si danno dei premi a quei cittadini che saranno disposti a mandare i loro figlioli invece che alle scuole pubbliche alle scuole private. A “quelle” scuole private. Così la scuola privata diventa una scuola privilegiata. Il partito dominante, non potendo apertamente trasformare le scuole di stato in scuole di partito, manda in malora le scuole di stato per dare la prevalenza alle scuole private. Attenzione, questa è la ricetta. Bisogna tenere d’occhio i cuochi di questa bassa cucina.
L’operazione si fa in tre modi, ve l’ho già detto, per rovinare le scuole di stato:
1)Lasciare che vadano in malora.
2)Impoverire i loro bilanci.
3)Ignorare i loro bisogni.
Attenuare la sorveglianza e il controllo sulle scuole private. Non controllarne la serietà. Lasciare che vi insegnino insegnanti che non hanno i titoli minimi per insegnare. Lasciare che gli esami siano burlette. Dare alle scuole private denaro pubblico.
Questo è il punto. Dare alle scuole private denaro pubblico”.
DISCORSO PRONUNZIATO DA PIERO CALAMANDREI AL III CONGRESSO DELL’ASSOCIAZIONE A DIFESA DELLA SCUOLA NAZIONALE IL GIORNO 11 FEBBRAIO 1950
venerdì 10 ottobre 2008
La Catania che amiamo ...
Mi spiace deludere i soliti sciacalli che non si lasciano mai sfuggire la tentazione di applicare l'equazione ... tifosi del Catania = delinquenti ...
Come avevo anticipato nel mio post "Forza Chievo" all'indomani della vigliacca aggressione subita dai tifosi del Chievo, i veri tifosi del Catania hanno voluto esprimere concretamente la loro solidarietà agli sportivi veronesi ed il mitico presidente degli Old Elephants Nico Gravagna (Thor), si è subito attivato per mostrare quale è il vero volto della Catania sportiva ...
giovedì 9 ottobre 2008
The big "ficodindia" ...
Ho un amico che oltre a condividere con me la "malattia" per il calcio Catania, ha un amore smisurato per la città etnea.
Se lo chiami e gli dici "sai domani farò una gita sulle dolomiti", ti risponde " che ci vai a fare, vuoi mettere con l'Etna?" Se gli parli dell'atmosfera internazionale che si respira a Londra, replica immediatamente, ma hai presente i caffé concerto in centro a Catania?
Diciamo francamente, con tutto l'amore che nutro per la mia città natale, l'amico in questione è la persona più PARZIALE che conosco !
Però seguendo le cronache finanziarie sulla CNN in questi giorni, ho potuto notare che una volta tanto, le sue teorie sulla presunta "grandezza" di Catania, si sono rivelate tutt'altro che deliranti ... Catania è davvero simile a New York ... si avete capito bene, la mitica big Apple !!
Chiarisco ... A fine settembre, dopo avere ricevuto 85 miliardi di dollari dallo Stato nel più grande salvataggio di un'azienda sull'orlo della bancarotta, Aig premiò 70 manager con una vacanza in California a 1.600 dollari a notte. Il costo complessivo: 440 mila dollari, di cui quasi 7 mila per il campo di golf e oltre 23 mila per il salone di bellezza.
Martin Sullivan e Robert Willumstad, i due ex amministratori delegati del colosso assicurativo americano, ascoltati in udienza alla Camera, si sono giustificati dicendo che quel viaggio premio, era stato concordato da tempo ... premio per cosa non si capisce, dato che già all'inizio del 2008, Sullivan, che aveva percepito circa 22 milioni di dollari in ciascuno dei tre anni precedenti, era stato ammonito dai revisori dei conti che Aig stava andando in bancarotta !
Per carità, i disastri finanziari del comune di Catania, non sono paragonabili, in termine di cifre , con quelli emersi in questi giorni a Wall Street e che stanno provocando la crisi finanziaria peggiore che si ricordi dalla Grande depressione del 1929.
Comunque i 440 mila dollari spesi dai manager americani, sono bruscolini rispetto ai 2 milioni di euro auto-assegnatisi da 65 dirigenti del comune etneo come premio di produzione (di disastri ndr) !
Tutto questo mentre migliaia di famiglie e centinaia di fornitori, attendevono invano le spettanze arretrate ed il governo propugnatore della riforma sul federalismo fiscale, decideva di elargire un finanziamento a fondo perduto di 140 milioni di euro per evitare la bancarotta del comune catanese.
L'unico davvero tranquillo, in questa circostanza, si è rivelato il sindaco Stancanelli, non tanto per la "certezza" che alla fine a quei disastri avrebbe messo una pezza il paziente illustre dell'ex sindaco Scapagnini, ma perché a prescindere dallo stipendio come primo cittadino, la sua famiglia poteva contare sugli emolumenti come senatore (assenteista) della repubblica ...
Caro Santo (questo è il nome del mio amico) per una volta hai ragione tu, vuoi mettere New York con Catania ... se lei è the big apple ... non v'é dubbio, Catania è the big "ficodindia" ...
Etichette:
Calcio Catania,
Catania,
economia,
Etna,
Londra,
New York,
politica,
Scapagnini,
Stancanelli
giovedì 2 ottobre 2008
Cadeau ...
Salvi ... Salvi ... Salvi !! scriveva in un post, il simpatico Stancanelli do it better nel suo blog.
Purtroppo temo davvero che molti catanesi stiano davvero pensando ... meno male che Silvio c'é ... e chissà qualcuno, come scherzosamente fatto dal simpatico ideatore dell'asta su e-bay del liotru, proporrà di nominare "San Silvio" co-patrono della città ... inutile chiedersi chi ha "imposto" Scapagnini su quella poltrona per 8 anni !
Il sindaco Stancanelli che non conosco e che non credo leggerà (e sbaglierebbe) questi pensieri, ha un'occasione straordinaria: smentire chi lo ha già condannato ad essere politicamente e "moralmente" la continuazione naturale dello "sciampagninismo" che ha affossato Catania.
Signor Sindaco, ci sorprenda ... apra virtualmente su internet, il comune ai cittadini. Attui pienamente una politica di trasparenza rendendo pubblici i bilanci e soprattutto i costi della pubblica amministrazione. Ad esempio ci spieghi in dettaglio come intende spendere il "cadeau" da 160 milioni di euro che San Silvio (140) e San Raffele (20), hanno così genorosamente elargito ... ma soprattutto ci faccia capire come intende porre rimedio, in maniera strutturale, al dissesto del comune ... non vorrei che l'auspicata (dal sopra citato San Raffele) vendita dei beni comunali possa trasformarsi nell'ennesimo banchetto (o meglio sacco) a favore dei soliti noti ...
PS Senatore Stancanelli, anche per dare l'esempio verso chi ha fatto scempio dei soldi pubblici, non sarebbe il caso che lei desse le dimissioni dal Senato della Repubblica ... dato che non immagino lei abbia il tempo di occuparsi di entrambe le incombenze?
Raffaele Stancanelli sindaco di Catania
Purtroppo temo davvero che molti catanesi stiano davvero pensando ... meno male che Silvio c'é ... e chissà qualcuno, come scherzosamente fatto dal simpatico ideatore dell'asta su e-bay del liotru, proporrà di nominare "San Silvio" co-patrono della città ... inutile chiedersi chi ha "imposto" Scapagnini su quella poltrona per 8 anni !
Il sindaco Stancanelli che non conosco e che non credo leggerà (e sbaglierebbe) questi pensieri, ha un'occasione straordinaria: smentire chi lo ha già condannato ad essere politicamente e "moralmente" la continuazione naturale dello "sciampagninismo" che ha affossato Catania.
Signor Sindaco, ci sorprenda ... apra virtualmente su internet, il comune ai cittadini. Attui pienamente una politica di trasparenza rendendo pubblici i bilanci e soprattutto i costi della pubblica amministrazione. Ad esempio ci spieghi in dettaglio come intende spendere il "cadeau" da 160 milioni di euro che San Silvio (140) e San Raffele (20), hanno così genorosamente elargito ... ma soprattutto ci faccia capire come intende porre rimedio, in maniera strutturale, al dissesto del comune ... non vorrei che l'auspicata (dal sopra citato San Raffele) vendita dei beni comunali possa trasformarsi nell'ennesimo banchetto (o meglio sacco) a favore dei soliti noti ...
PS Senatore Stancanelli, anche per dare l'esempio verso chi ha fatto scempio dei soldi pubblici, non sarebbe il caso che lei desse le dimissioni dal Senato della Repubblica ... dato che non immagino lei abbia il tempo di occuparsi di entrambe le incombenze?
Raffaele Stancanelli sindaco di Catania
Etichette:
Berlusconi,
Catania,
Lombardo,
politica,
Scapagnini,
sicilia,
Stancanelli
martedì 30 settembre 2008
na tazzulella e café ...
Ieri sera tornando a casa ho ascoltato in radio parte dell'intervista rilasciata da Raffaele Lombardo a Gian Antonio Stella, durante il programma Il Terzo Anello - Faccia a faccia in onda su Radio 3.
Parlando della sua esperienza come vice sindaco ed assessore della prima giunta Scapagnini, il presidente della Regione Siciliana ha dichiarato che:
"Ai tempi in cui ero vicesindaco non ho gravato su Catania neppure per un caffè. Sono stato io a chiedere a Stancanelli un'inchiesta sull'indebitamento, ora per evitare il dissesto è necessario vendere immobili e terreni"
Ha aggiunto poi:
"L'ex sindaco è un farmacologo, bravissimo ricercatore, ma non era pratico di numeri e amministrazione"
Quindi bravo a fare pozioni magiche ed elisir di lunga vita per il presidente del consiglio ma non adeguato a governare una città come Catania ...
Siamo alla farsa davvero, da un lato io ridevo di gusto, dall'altro mia moglie (catanese come me) aveva le lacrime agli occhi pensando alla nostra terra "amministrata" da questi illuminati politici ...
Ridere e piangere ... ecco come si reagisce davanti al dissesto creato da questi signori ....
Scusate la divagazione ma mi chiedo, dato che Raffaele Lombardo era consapevole "dell'inadeguatezza" di Scapagnini nell'amministrare Catania, perché ha sostenuto con la sua forza politica la sua giunta per 8 anni?
Non mi attendo alcuna risposta ovviamente ...
Parlando della sua esperienza come vice sindaco ed assessore della prima giunta Scapagnini, il presidente della Regione Siciliana ha dichiarato che:
"Ai tempi in cui ero vicesindaco non ho gravato su Catania neppure per un caffè. Sono stato io a chiedere a Stancanelli un'inchiesta sull'indebitamento, ora per evitare il dissesto è necessario vendere immobili e terreni"
Ha aggiunto poi:
"L'ex sindaco è un farmacologo, bravissimo ricercatore, ma non era pratico di numeri e amministrazione"
Quindi bravo a fare pozioni magiche ed elisir di lunga vita per il presidente del consiglio ma non adeguato a governare una città come Catania ...
Siamo alla farsa davvero, da un lato io ridevo di gusto, dall'altro mia moglie (catanese come me) aveva le lacrime agli occhi pensando alla nostra terra "amministrata" da questi illuminati politici ...
Ridere e piangere ... ecco come si reagisce davanti al dissesto creato da questi signori ....
Scusate la divagazione ma mi chiedo, dato che Raffaele Lombardo era consapevole "dell'inadeguatezza" di Scapagnini nell'amministrare Catania, perché ha sostenuto con la sua forza politica la sua giunta per 8 anni?
Non mi attendo alcuna risposta ovviamente ...
lunedì 29 settembre 2008
Forza Chievo !!
Ho saputo che ieri sera un pulmino con dentro sei tifosi del Chievo venuti a Catania a sostenere la loro squadra, è stato assaltato da una sessantina di delinquenti travestiti da tifosi rossazzurri ...
I tifosi clivensi dopo essere stati malmenati sono stati derubati ...
Non vuole essere un'attenuante quello che sto per dire, ma quello successo ieri ai tifosi clivensi conferma che questo sia uno dei periodi più bui della storia della città.
Lo so che qualcuno dirà che questo succede altrove, so benissimo che queste persone non rappresentano altro che se stessi e non la nostra città, ma invece di sminuire l'episodio, mi piacerebbe vedere una reazione da parte delle persone per bene che rappresentano la stragrande maggioranza dei tifosi etnei, visitando il sito dei tifosi del Chievo per esprimere almeno a parole la propria solidarietà.
Cosa aggiungere, da catanese mi vergogno profondamente per quello accaduto, con gli amici old elephants ci stiamo attivando per organizzare una colletta per riacquistare il navigatore satellitare rubato dai criminali di cui sopra.
Cari amici veronesi, vi prego di accettare le nostre scuse e gli attestati di sincera solidarietà espressi.
I tifosi clivensi dopo essere stati malmenati sono stati derubati ...
Non vuole essere un'attenuante quello che sto per dire, ma quello successo ieri ai tifosi clivensi conferma che questo sia uno dei periodi più bui della storia della città.
Lo so che qualcuno dirà che questo succede altrove, so benissimo che queste persone non rappresentano altro che se stessi e non la nostra città, ma invece di sminuire l'episodio, mi piacerebbe vedere una reazione da parte delle persone per bene che rappresentano la stragrande maggioranza dei tifosi etnei, visitando il sito dei tifosi del Chievo per esprimere almeno a parole la propria solidarietà.
Cosa aggiungere, da catanese mi vergogno profondamente per quello accaduto, con gli amici old elephants ci stiamo attivando per organizzare una colletta per riacquistare il navigatore satellitare rubato dai criminali di cui sopra.
Cari amici veronesi, vi prego di accettare le nostre scuse e gli attestati di sincera solidarietà espressi.
venerdì 26 settembre 2008
24 titolari !!
Gianvito Plasmati (lo scorso anno in C1) festeggia dopo il goal del pareggio a Torino contro la Juventus (fonte: lasicilia.it)
Da amante del calcio, non posso che constatare la nullità assoluta delle trasmissioni sportive di approfondimento. I dialoghi tra il catanese (solo di nascita grazie a Dio) Giampiero Mughini e gli ospiti della trasmissione controcampo, hanno meno contenuti del vuoto cosmico.
Alle domande (sempre le stesse e banali) del giornalista di turno, i protagonisti dello sport più popolare del mondo, rispondono sempre con una formula pre-confezionata di risposte, ecco alcuni esempi:
"sono a disposizione del mister" ... e ci mancherebbe con quello che guadagni !!
"non mi interessa segnare l'importante è che la squadra vinca" ... occhio al naso !!
"per me tutti i giocatori in rosa sono titolari" ... siamo sicuri?
In merito all'ultima affermazione va dato atto a Walter Zenga di essere coerente. Walter One è uno dei pochi allenatori che non dice mai banalità usando e questo nell'ambiente sa di miracoloso, "quasi" perfettamente i congiuntivi.
Scherzi a parte l'allenatore del Catania, sta dimostrando con i fatti quale sia il suo valore come tecnico. Ad esempio l'allenatore dell'inter Mourinho pur avendo un ingaggio comparabile al monte salari dell'intera rosa del Catania, per un tempo abbondante non ha capito come contrastare le scelte tattiche del "mister" etneo. Mi chiedo chi sia davvero lo special one .. addirittura la squadra catanese era passata in vantaggio con l'esordiente attaccante lucano Gianvito Plasmati e poi è capitolata suicidandosi con due (dico due) autogoals !!
Ma il tecnico milanese non è solo bravo, ma carismatico e coraggioso. Per carità non indenne da errori, ma quando necessario, non ha esitato un attimo a cambiare umilmente le decisioni prese.
Così mercoledì contro la Juventus, una volta raggiunto il pareggio ha sostituito il forte attaccante Jorge Martinez che era subentrato solo 20 minuti prima e sposando davvero la filosofia del turn over, non c'ha pensato due volte a mandare in tribuna giocatori come Mascara e Paolucci che erano stati protagonisti della vittoria conseguita pochi giorni prima al Massimino contro l'Atalanta.
Per le statistiche, mercoledì a Torino, Zenga ha schierato la sesta formazione diversa in sei partite ufficiali disputate ! Se non è un record poco ci manca ...
Facendo bene i conti, tutti i 24 giocatori a disposizione in rosa, tranne il giovane secondo portiere Tomas Kosicky (che ha però giocato interamente la partita di Coppa Italia contro il Padova) e Gionatha Spinesi (infortunato), hanno avuto la possibilità di mettersi in mostra.
Qualcuno ha esternato le proprie perplessità .. ma questo non rischia di rompere le "gerarchie" e spaccare lo spogliatoio?
Zenga è stato chiaro fin dal principio della sua esperienza etnea, non ci sono gerarchie c'é solo il bene del Catania (altra frase fatta ma che nella sua bocca non risulta affatto banale). Con la sua capacità di fare gruppo, ha ottenuto una salvezza che i più davano ormai per persa e la sua politica non ha fatto altro che accrescere l'impegno dei suoi ragazzi, durante gli allenamenti settimanali.
Piedi per terra per carità, la squadra aveva ed ha un solo obiettivo: salvarsi, ma in un momento così difficile per la città lasciate che un pò di luce illumini le buie notti catanesi.
Da amante del calcio, non posso che constatare la nullità assoluta delle trasmissioni sportive di approfondimento. I dialoghi tra il catanese (solo di nascita grazie a Dio) Giampiero Mughini e gli ospiti della trasmissione controcampo, hanno meno contenuti del vuoto cosmico.
Alle domande (sempre le stesse e banali) del giornalista di turno, i protagonisti dello sport più popolare del mondo, rispondono sempre con una formula pre-confezionata di risposte, ecco alcuni esempi:
"sono a disposizione del mister" ... e ci mancherebbe con quello che guadagni !!
"non mi interessa segnare l'importante è che la squadra vinca" ... occhio al naso !!
"per me tutti i giocatori in rosa sono titolari" ... siamo sicuri?
In merito all'ultima affermazione va dato atto a Walter Zenga di essere coerente. Walter One è uno dei pochi allenatori che non dice mai banalità usando e questo nell'ambiente sa di miracoloso, "quasi" perfettamente i congiuntivi.
Scherzi a parte l'allenatore del Catania, sta dimostrando con i fatti quale sia il suo valore come tecnico. Ad esempio l'allenatore dell'inter Mourinho pur avendo un ingaggio comparabile al monte salari dell'intera rosa del Catania, per un tempo abbondante non ha capito come contrastare le scelte tattiche del "mister" etneo. Mi chiedo chi sia davvero lo special one .. addirittura la squadra catanese era passata in vantaggio con l'esordiente attaccante lucano Gianvito Plasmati e poi è capitolata suicidandosi con due (dico due) autogoals !!
Ma il tecnico milanese non è solo bravo, ma carismatico e coraggioso. Per carità non indenne da errori, ma quando necessario, non ha esitato un attimo a cambiare umilmente le decisioni prese.
Così mercoledì contro la Juventus, una volta raggiunto il pareggio ha sostituito il forte attaccante Jorge Martinez che era subentrato solo 20 minuti prima e sposando davvero la filosofia del turn over, non c'ha pensato due volte a mandare in tribuna giocatori come Mascara e Paolucci che erano stati protagonisti della vittoria conseguita pochi giorni prima al Massimino contro l'Atalanta.
Per le statistiche, mercoledì a Torino, Zenga ha schierato la sesta formazione diversa in sei partite ufficiali disputate ! Se non è un record poco ci manca ...
Facendo bene i conti, tutti i 24 giocatori a disposizione in rosa, tranne il giovane secondo portiere Tomas Kosicky (che ha però giocato interamente la partita di Coppa Italia contro il Padova) e Gionatha Spinesi (infortunato), hanno avuto la possibilità di mettersi in mostra.
Qualcuno ha esternato le proprie perplessità .. ma questo non rischia di rompere le "gerarchie" e spaccare lo spogliatoio?
Zenga è stato chiaro fin dal principio della sua esperienza etnea, non ci sono gerarchie c'é solo il bene del Catania (altra frase fatta ma che nella sua bocca non risulta affatto banale). Con la sua capacità di fare gruppo, ha ottenuto una salvezza che i più davano ormai per persa e la sua politica non ha fatto altro che accrescere l'impegno dei suoi ragazzi, durante gli allenamenti settimanali.
Piedi per terra per carità, la squadra aveva ed ha un solo obiettivo: salvarsi, ma in un momento così difficile per la città lasciate che un pò di luce illumini le buie notti catanesi.
giovedì 25 settembre 2008
Cu nesci arrinesci ...
Quando decisi di andare via da Catania mio padre mi ricordò un vecchio proverbio siciliano: Cu nesci arrinesci ... (Chi si allontana dal suo ambiente viene a trovarsi in una condizione migliore).
Qualche tempo fa confrontavo i due fenomeni migratori d'inizio e fine secolo scorso.
L'immigrazione, nel primo caso, portava valore sul territorio.
Chi lasciava la propria terra erano soprattutto "braccia" ed operai in cerca di fortuna.
Chi trovava lavoro all'estero, non faceva mancare il proprio supporto a chi restava. Molti progettavano di tornare, una volta in grado di sostenere la propria famiglia, con il frutto dei propri sacrifici.
Oggi il fenomeno è tuttaltro che positivo perché impoverisce il territorio in maniera duplice: 1)Privandolo dei figli migliori e della potenziale classe dirigente. 2) Assorbendo ulteriormente risorse necessarie nelle fasi iniziali (pensate all'aiuto fornito dai genitori per affittare la prima casa oppure ai costi elevati di chi decide di andare a studiare fuori).
Le competenze e le esperienze sviluppate, lavorando e studiando lontano dalla propria terra, potrebbero fornire delle potenzialità inimagginabili per la crescita prosperosa e sostenibile del territorio.
Il problema è che solo pochi hanno voglia di tornare in un contesto professionale che definire arretrato è eufemistico e le due settimane di vacanza canoniche fanno passare ai più, anche la minima tentazione di rimettersi in gioco.
La classe dirigente politica siciliana, del resto, non ha assolutamente incentivato il ritorno dei talenti. Ad onor del vero, questo non è solo un fenomeno locale ma nazionale.
Recentemente, qualche esponente della lega, ha proposto di limitare i flussi migratori a livello nazionale (ad esempio i professori) per garantire la conservazione della cultura padana ...
Non voglio fare polemiche su quest'ultimo concetto, porterebbe troppo lontano dico solo che non ricordo di aver imparato né il dialetto né la canzone "ciuri ciuri" a scuola.
Le domande da porsi sono altre. Come mai nei nostri atenei ci sono pochissimi docenti e studenti stranieri? Perché le nostre aziende, tranne rare eccellenze, hanno difficoltà ad attrarre talenti a livello internazionale?
La risposta purtroppo la si intuisce analizzando i profili dei maggiori esponenti della casta che ho più volte definito in questo blog, la quinta essenza della mediocrità.
Perché mai dovrebbero permetterlo questi signori? Più ignorante è il popolo, più semplice è governarlo.
Senza un profondo rinnovamento della classe dirigente di questo paese, rischiamo di tornare economicamente agli anni del primo flusso migratorio e aspettarne altri cento per vedere un nuovo boom economico. Questo però è un lusso che non possiamo permetterci.
Immagine tratta da Nuovomondo di Emanuele Crialese
Qualche tempo fa confrontavo i due fenomeni migratori d'inizio e fine secolo scorso.
L'immigrazione, nel primo caso, portava valore sul territorio.
Chi lasciava la propria terra erano soprattutto "braccia" ed operai in cerca di fortuna.
Chi trovava lavoro all'estero, non faceva mancare il proprio supporto a chi restava. Molti progettavano di tornare, una volta in grado di sostenere la propria famiglia, con il frutto dei propri sacrifici.
Oggi il fenomeno è tuttaltro che positivo perché impoverisce il territorio in maniera duplice: 1)Privandolo dei figli migliori e della potenziale classe dirigente. 2) Assorbendo ulteriormente risorse necessarie nelle fasi iniziali (pensate all'aiuto fornito dai genitori per affittare la prima casa oppure ai costi elevati di chi decide di andare a studiare fuori).
Le competenze e le esperienze sviluppate, lavorando e studiando lontano dalla propria terra, potrebbero fornire delle potenzialità inimagginabili per la crescita prosperosa e sostenibile del territorio.
Il problema è che solo pochi hanno voglia di tornare in un contesto professionale che definire arretrato è eufemistico e le due settimane di vacanza canoniche fanno passare ai più, anche la minima tentazione di rimettersi in gioco.
La classe dirigente politica siciliana, del resto, non ha assolutamente incentivato il ritorno dei talenti. Ad onor del vero, questo non è solo un fenomeno locale ma nazionale.
Recentemente, qualche esponente della lega, ha proposto di limitare i flussi migratori a livello nazionale (ad esempio i professori) per garantire la conservazione della cultura padana ...
Non voglio fare polemiche su quest'ultimo concetto, porterebbe troppo lontano dico solo che non ricordo di aver imparato né il dialetto né la canzone "ciuri ciuri" a scuola.
Le domande da porsi sono altre. Come mai nei nostri atenei ci sono pochissimi docenti e studenti stranieri? Perché le nostre aziende, tranne rare eccellenze, hanno difficoltà ad attrarre talenti a livello internazionale?
La risposta purtroppo la si intuisce analizzando i profili dei maggiori esponenti della casta che ho più volte definito in questo blog, la quinta essenza della mediocrità.
Perché mai dovrebbero permetterlo questi signori? Più ignorante è il popolo, più semplice è governarlo.
Senza un profondo rinnovamento della classe dirigente di questo paese, rischiamo di tornare economicamente agli anni del primo flusso migratorio e aspettarne altri cento per vedere un nuovo boom economico. Questo però è un lusso che non possiamo permetterci.
Immagine tratta da Nuovomondo di Emanuele Crialese
mercoledì 24 settembre 2008
Debole con i forti e forte con i deboli ....
Qualcuno si ricorderà il presunto caso di calcio scommesse che coinvolgeva i calciatori del Calcio Catania: Pantanelli e Falsini.
I protagonisti, guarda caso, in quei giorni avevano denunciato per Mobbing la società di via Ferrante Aporti.
Immediatamente si era scatenata sul quotidiano La Sicilia, la caccia alle streghe. Ecco perché il portierone beccava quei goal così facili da parare (indimenticabile la papera in Catania Reggina su tiro improbabile di Foggia da centrocampo).
I fatti hanno dimostrato che, come scrivevo allora, quell'attacco ai calciatori era delazione pura.
Fatta per compiacere i dirigenti etnei? Questo è difficile da provare, quello che so è che oggi la procura di Siracusa ha deciso di archiviare definitivamente l'indagine perché il fatto non sussiste.
Ovviamente lo stesso quotidiano se ne guarda bene di dare egual enfasi agli scandalosi atti perpetuati dalla neo giunta sicula, di don Raffaele Lombardo ed i più importanti TG locali (immaginate chi è l'editore) neanche menzionano lo scandalo denunciato dai media nazionali come "Parentopoli" ... evidentemente essere forti con i deboli e deboli con i forti non è solo una peculiarità dei cattivi giornali sportivi del nord ...
Non mi fraintendete, non rimpiango affatto le qualità tecniche dei due calciatori e rinnovo i miei complimenti al Calcio Catania per quanto fatto fino ad ora, ma spero si restituisca dignità a due uomini che non avevano fatto altro che cercare di far valere i diritti previsti dal contratto stipulato con la società etnea.
Armando Pantanelli ex Portiere e Capitano del Calcio Catania
I protagonisti, guarda caso, in quei giorni avevano denunciato per Mobbing la società di via Ferrante Aporti.
Immediatamente si era scatenata sul quotidiano La Sicilia, la caccia alle streghe. Ecco perché il portierone beccava quei goal così facili da parare (indimenticabile la papera in Catania Reggina su tiro improbabile di Foggia da centrocampo).
I fatti hanno dimostrato che, come scrivevo allora, quell'attacco ai calciatori era delazione pura.
Fatta per compiacere i dirigenti etnei? Questo è difficile da provare, quello che so è che oggi la procura di Siracusa ha deciso di archiviare definitivamente l'indagine perché il fatto non sussiste.
Ovviamente lo stesso quotidiano se ne guarda bene di dare egual enfasi agli scandalosi atti perpetuati dalla neo giunta sicula, di don Raffaele Lombardo ed i più importanti TG locali (immaginate chi è l'editore) neanche menzionano lo scandalo denunciato dai media nazionali come "Parentopoli" ... evidentemente essere forti con i deboli e deboli con i forti non è solo una peculiarità dei cattivi giornali sportivi del nord ...
Non mi fraintendete, non rimpiango affatto le qualità tecniche dei due calciatori e rinnovo i miei complimenti al Calcio Catania per quanto fatto fino ad ora, ma spero si restituisca dignità a due uomini che non avevano fatto altro che cercare di far valere i diritti previsti dal contratto stipulato con la società etnea.
Armando Pantanelli ex Portiere e Capitano del Calcio Catania
Etichette:
Calcio Catania,
Catania,
politica,
sicilia
Veltroni fa la letterina ... Berlusconi se la fa !
Per capire il prezzo politico (dei lavoratori e dell'economia poco importa ...) in gioco nella vertenza Alitalia, basta dare un'occhiata all'offensiva senza precedenti, dei media controllati dal premier.
Ti aspetti un Fede che delira e che meriterebbe una serie infinite di querele per le fesserie che spara ogni sera sul video (ed io pago ... la multa) ma tutti sanno che è uomo di cabaret e nessuno gli crede.
Mario Giordano, è più pericoloso però, perché intelligente. Non capisco (o meglio lo intuisco) perché nell'editoriale del Giornale che dà parzialmente il titolo a questo post, non siano citati minimamente i grossolani errori commessi da questo governo nel gestire la vendita della compagnia di bandiera, a partire dalla promessa in campagna elettorale di individuare una "cordata italiana" che diede il colpo di grazia alla trattativa con Air France - Klm.
La volgarità con cui questi "uomini" stanno gestendo questa drammatica vicenda, ne dimostra ancora una volta la loro piccolezza. Essendo anche io tutt'altro che un gigante ... non riesco a resistere a questa provocazione ...
E' vero Veltroni fa la letterina, nel frattempo il premier dopo averle "testate" le nomina ministri ...
Ti aspetti un Fede che delira e che meriterebbe una serie infinite di querele per le fesserie che spara ogni sera sul video (ed io pago ... la multa) ma tutti sanno che è uomo di cabaret e nessuno gli crede.
Mario Giordano, è più pericoloso però, perché intelligente. Non capisco (o meglio lo intuisco) perché nell'editoriale del Giornale che dà parzialmente il titolo a questo post, non siano citati minimamente i grossolani errori commessi da questo governo nel gestire la vendita della compagnia di bandiera, a partire dalla promessa in campagna elettorale di individuare una "cordata italiana" che diede il colpo di grazia alla trattativa con Air France - Klm.
La volgarità con cui questi "uomini" stanno gestendo questa drammatica vicenda, ne dimostra ancora una volta la loro piccolezza. Essendo anche io tutt'altro che un gigante ... non riesco a resistere a questa provocazione ...
E' vero Veltroni fa la letterina, nel frattempo il premier dopo averle "testate" le nomina ministri ...
Etichette:
alitalia,
Berlusconi,
Carfagna,
economia,
politica
Cos'é il genio ...
E' fantasia, intuizione, decisione e velocità di esecuzione ...
Per i catanesi che oggi stanno affrontando il periodo più buio della storia recente del capoluogo etneo, è anche l'ironia con cui sono riusciti a sopravvivere alle inettitudini dei propri amministratori.
La palma di genio in questi giorni, va senza dubbio a chi ha pensato di vendere su e-bay il simbolo della città, il nostro amato Liotru.
Essendo stata rimossa "l'offerta" dal sito, la incollo integralmente nel seguito:
Causa dissesto finanziario, vendesi statua raffigurante un elefante, conosciuta come “U Liotru”.
Il basamento è formato da un piedistallo di marmo bianco situato al centro di una vasca, anch’essa in marmo, in cui cadono dei getti d’acqua che fuoriescono dal basamento. Sul basamento due sculture riproducono i due fiumi di Catania, il Simeto e l’Amenano. Al di sopra si trova la statua dell’elefante, rivolto con la proboscide verso la Cattedrale di Sant’Agata. Questa statua è di epoca romana ed è stata realizzata con più blocchi assemblati di pietra lavica. Ai lati dell’elefante cade una gualdrappa marmorea sulla quale sono incisi gli stemmi di Sant’Agata, patrona di Catania.
Sulla schiena del mammifero è stato collocato un obelisco egittizzante. Alto 3,61 metri, è stato realizzato in granito e ha una forma ottagonale. Vi sono incise delle figure decorative di stile egizio, ma non geroglifici. Sulla parte sommitale dell’obelisco sono stati montati un globo, circondato da una corona di foglie di palma e ulivo (alcune fonti riportano palma e gigli), più sopra una tavoletta metallica su cui vi è l’iscrizione dedicata a Sant’Agata MSSHDPL («Mente sana e sincera, per l’onore di Dio e per la liberazione della sua patria»), e infine una croce.
Questa splendida opera d’arte, realizzata da Vaccarini nell’ambito della ricostruzione della città etnea dopo il terremoto dell’11 gennaio 1693, sarà motivo di vanto e invidia per il vostro vicinato.
Che sia il Vostro giardino, cortile interno o salotto: il Liotru, con la sua eleganza senza tempo, potrà essere integrato in qualsiasi contesto architettonico.
Il vincitore dell’offerta, per un prezzo superiore ai 100.000.000 di Euro, verrà proclamato co-patrono della città di Catania e portato in trionfo durante i festeggiamenti di Sant’Agata.
La somma va versata alla tesoreria del Comune di Catania. Le coordinate bancarie verranno inviate al vincitore dell’asta entro 24 ore dalla conclusione della stessa.
martedì 23 settembre 2008
Mission Impossible ...
Giusto Catania, europarlamentare di Rifondazione Comunista, chiede l'intervento della Corte dei Conti per "verificare l'intollerabile natura clientelare delle assunzioni per chiamata diretta di figli, sorelle, mogli e amici di esponenti del governo Lombardo negli uffici di gabinetto degli assessori e nelle società controllate o partecipate".
Io sono un'ottimista di natura ma dico con sincera stima a Giusto Catania, come fai ad aspettarti un cambiamento nel comportamento e nella qualità della classe politica italiana/siciliana da un'inchiesta della corte dei conti ... per carità iniziativa da lodare e promuovere ma ... senza speranza , mission impossible !
Questi personaggi del resto, sono:
- Passati indenni alle condanne definitive post tangentopoli - compreso l'attuale presidente della regione siciliana;
- Hanno ignorato e deriso in modo spudorato, lo sdegno popolare suscitato dalla pubblicazione di libri come la casta e la deriva di Stella e Rizzo - in paesi "normali" questi signori sarebbero o al gabbio o in esilio in un'isoletta sperduta al largo delle coste sud africane;
- Hanno fatto di tutto per occultare e censurare inchieste giornalistiche come quelle di Lirio Abbate e Petro Gomez (vi consiglio di leggere i complici) - ma questa non è una novità dato che lo stesso giornalista Tony Zermo della Sicilia, ha in passato sostenuto che un GIORNALISTA (questa volta in maiuscolo) come Giuseppe Fava, fosse stato ucciso da un marito geloso piuttosto che dalla mafia.
- Hanno continuato a "rappresentare" (grazie al fatto che a livello nazionale non sia più possibile esprimere una preferenza) in parlamento i propri corregionali, nonostante le accertate collusioni con la mafia - Totò Cuffaro e Marcello Dell'Utri docet;
- Continuano a sprecare risorse preziose e sempre più rare - penso ai finanziamenti dati alla recente fiction "impossibile" girata dalla RAI in Sicilia e citata come fiore all'occhiello da parte del governatore Lombardo;
- Hanno in sintesi affossato definitivamente una regione che da duecento anni è governata, ad essere buoni, dalla quinta essenza della mediocrità espressa dal territorio ... invitando, de-facto ... i suoi figli migliori (escludendo i presenti) a lasciare la propria terra.
Scardinare questo sistema è pressoché impossibile con la corrente legislazione, o meglio ... con gli attuali dirigenti politici. Perché questi ultimi hanno creato una rete di clientele vastissima sul territorio, dimostrata dai recenti "plebisciti" a favore dei personaggi di cui sopra, autori del resto anche del dissesto del comune di Catania.
Io sono un'ottimista di natura ma dico con sincera stima a Giusto Catania, come fai ad aspettarti un cambiamento nel comportamento e nella qualità della classe politica italiana/siciliana da un'inchiesta della corte dei conti ... per carità iniziativa da lodare e promuovere ma ... senza speranza , mission impossible !
Questi personaggi del resto, sono:
- Passati indenni alle condanne definitive post tangentopoli - compreso l'attuale presidente della regione siciliana;
- Hanno ignorato e deriso in modo spudorato, lo sdegno popolare suscitato dalla pubblicazione di libri come la casta e la deriva di Stella e Rizzo - in paesi "normali" questi signori sarebbero o al gabbio o in esilio in un'isoletta sperduta al largo delle coste sud africane;
- Hanno fatto di tutto per occultare e censurare inchieste giornalistiche come quelle di Lirio Abbate e Petro Gomez (vi consiglio di leggere i complici) - ma questa non è una novità dato che lo stesso giornalista Tony Zermo della Sicilia, ha in passato sostenuto che un GIORNALISTA (questa volta in maiuscolo) come Giuseppe Fava, fosse stato ucciso da un marito geloso piuttosto che dalla mafia.
- Hanno continuato a "rappresentare" (grazie al fatto che a livello nazionale non sia più possibile esprimere una preferenza) in parlamento i propri corregionali, nonostante le accertate collusioni con la mafia - Totò Cuffaro e Marcello Dell'Utri docet;
- Continuano a sprecare risorse preziose e sempre più rare - penso ai finanziamenti dati alla recente fiction "impossibile" girata dalla RAI in Sicilia e citata come fiore all'occhiello da parte del governatore Lombardo;
- Hanno in sintesi affossato definitivamente una regione che da duecento anni è governata, ad essere buoni, dalla quinta essenza della mediocrità espressa dal territorio ... invitando, de-facto ... i suoi figli migliori (escludendo i presenti) a lasciare la propria terra.
Scardinare questo sistema è pressoché impossibile con la corrente legislazione, o meglio ... con gli attuali dirigenti politici. Perché questi ultimi hanno creato una rete di clientele vastissima sul territorio, dimostrata dai recenti "plebisciti" a favore dei personaggi di cui sopra, autori del resto anche del dissesto del comune di Catania.
Etichette:
Catania,
cultura e società,
politica,
sicilia
venerdì 19 settembre 2008
L'Italia è in recessione. Ma non ditelo in giro ...
L'Italia è in recessione, inutile chiamarla con altri nomi tipo rallentamento dell'economia e men che mai stagnazione. A voler essere pignoli si dovrebbe parlare di stagflazione ma evitiamo inutili "catastrofismi" e limitiamoci a chiamarla recessione.
Questa è la terza volta dal dopoguerra, dopo le gravi crisi del 1975 e del 1993 che il Pil italiano risulta negativo per due trimestri consecutivi. Secondo il Centro studi di Confindustria il PIL si attesterà a fine anno intorno al -0,1% una possibile ripresa intorno allo 0,4% è indicata solo a fine 2009. C'é davvero che stare allegri.
Il minitro Tremonti però invita a tacere, non si sappia in giro che siamo con le pezze nel sedere, potremmo svegliare gli italiani che continuano a premiare nei sondaggi il nostro presidente del consiglio.
Come scrivono ironicamente Abbate e Gomez nei Complici, il popolo è il miglior giudice. In certe cose ci vede giusto: provate a chiedere a Barabba e Gesù Cristo.
Questa è la terza volta dal dopoguerra, dopo le gravi crisi del 1975 e del 1993 che il Pil italiano risulta negativo per due trimestri consecutivi. Secondo il Centro studi di Confindustria il PIL si attesterà a fine anno intorno al -0,1% una possibile ripresa intorno allo 0,4% è indicata solo a fine 2009. C'é davvero che stare allegri.
Il minitro Tremonti però invita a tacere, non si sappia in giro che siamo con le pezze nel sedere, potremmo svegliare gli italiani che continuano a premiare nei sondaggi il nostro presidente del consiglio.
Come scrivono ironicamente Abbate e Gomez nei Complici, il popolo è il miglior giudice. In certe cose ci vede giusto: provate a chiedere a Barabba e Gesù Cristo.
giovedì 18 settembre 2008
La cordata italiana ...
Un collega inglese ieri mi ha chiesto, ma perché Alitalia non è ancora fallita? Swiss Air, in condizioni debitorie migliori, non ha avuto altre alternative che dichiarare bancarotta. Del resto in un libero mercato, una compagnia con una simile esposizione finanziaria ed una tale inefficienza operativa, non può continuare ad andare avanti con gli aiuti di stato.
Come non essere d'accordo con lui, comunque gli ho fatto notare che la crisi dei mutui "prime" ed il conseguente crack finanziario che oggi fa tremare i polsi a tutti i governi mondiali, ha costretto la stessa FED americana, con la benedizione del governo Bush, ad intervenire direttamente per evitare peggiori disastri (too big to fail). Forse il tanto ammirato sistema capitalistico anglosassone così perfetto non era.
Tornando a casa nostra, Silvio Berlusconi, per una volta, non ha bluffato e la fantomatica "cordata italiana" dei capitani coraggiosi, alla fine si è rivelata reale. Onestamente ad Aprile, alla vigilia delle elezioni, quella proposta che nei fatti affondò la trattativa in corso tra Alitalia ed il gruppo Air France - KLM, mi sembrava la solita boutade elettorale dell'attuale premier.
Purtroppo la cordata italiana, più che tale si è rivelata un cappio. Il collo su cui esso si sarebbe dovuto stringere, è noto a tutti: i contribuenti, a cui sarebbe toccato pagare i debiti creati dalla mala gestione della società ed i dipendenti. Chissà chi ha nominato quei manager (politici?) ed ha approvato quei favorevolissimi accordi contrattuali (sindacati?). Ancora una volta grazie mille alla Casta !
Come è noto, piuttosto che il cappio al collo della CAI, i lavoratori hanno deciso de-facto, di far portare i libri in tribunale. Così, formalmente, i capitani coraggiosi (non facevano fatica ad essere tali a quelle condizioni) hanno deciso oggi pomeriggio, di ritirare la loro offerta.
Sugli imprenditori che stavano dietro a quella delirante cordata, andrebbe dedicata un'intera pagina di questo blog. Secondo l'esponente dei comunisti italiani, Pagliarini, piuttosto che per le loro competenze nel settore del trasporto aereo, questi signori sono stati scelti per l'unica peculiarità che davvero conta nel mondo dell'imprenditoria italiana: essere amici degli amici. Come dargli torto ...
Con il senno di poi (fonte sole 24 ore), il piano industriale della compagnia franco-olandese, si è rivelato migliore in ogni punto, per entrambe le parti in causa: il governo ed i lavoratori. I sindacati che si sono opposti all'accordo con la CAI, più che stracciarsi le vesti per questa scelta, devono oggi recitare un mea culpa per aver contribuito a mandare a monte l'unica proposta degna di questo nome, quella del gruppo Air France KLM.
Come non essere d'accordo con lui, comunque gli ho fatto notare che la crisi dei mutui "prime" ed il conseguente crack finanziario che oggi fa tremare i polsi a tutti i governi mondiali, ha costretto la stessa FED americana, con la benedizione del governo Bush, ad intervenire direttamente per evitare peggiori disastri (too big to fail). Forse il tanto ammirato sistema capitalistico anglosassone così perfetto non era.
Tornando a casa nostra, Silvio Berlusconi, per una volta, non ha bluffato e la fantomatica "cordata italiana" dei capitani coraggiosi, alla fine si è rivelata reale. Onestamente ad Aprile, alla vigilia delle elezioni, quella proposta che nei fatti affondò la trattativa in corso tra Alitalia ed il gruppo Air France - KLM, mi sembrava la solita boutade elettorale dell'attuale premier.
Purtroppo la cordata italiana, più che tale si è rivelata un cappio. Il collo su cui esso si sarebbe dovuto stringere, è noto a tutti: i contribuenti, a cui sarebbe toccato pagare i debiti creati dalla mala gestione della società ed i dipendenti. Chissà chi ha nominato quei manager (politici?) ed ha approvato quei favorevolissimi accordi contrattuali (sindacati?). Ancora una volta grazie mille alla Casta !
Come è noto, piuttosto che il cappio al collo della CAI, i lavoratori hanno deciso de-facto, di far portare i libri in tribunale. Così, formalmente, i capitani coraggiosi (non facevano fatica ad essere tali a quelle condizioni) hanno deciso oggi pomeriggio, di ritirare la loro offerta.
Sugli imprenditori che stavano dietro a quella delirante cordata, andrebbe dedicata un'intera pagina di questo blog. Secondo l'esponente dei comunisti italiani, Pagliarini, piuttosto che per le loro competenze nel settore del trasporto aereo, questi signori sono stati scelti per l'unica peculiarità che davvero conta nel mondo dell'imprenditoria italiana: essere amici degli amici. Come dargli torto ...
Con il senno di poi (fonte sole 24 ore), il piano industriale della compagnia franco-olandese, si è rivelato migliore in ogni punto, per entrambe le parti in causa: il governo ed i lavoratori. I sindacati che si sono opposti all'accordo con la CAI, più che stracciarsi le vesti per questa scelta, devono oggi recitare un mea culpa per aver contribuito a mandare a monte l'unica proposta degna di questo nome, quella del gruppo Air France KLM.
mercoledì 17 settembre 2008
La pagliuzza e la trave ...
O come potrai dire al tuo fratello: permetti che tolga la pagliuzza dal tuo occhio, mentre nell`occhio tuo c`è la trave? Ipocrita, togli prima la trave dal tuo occhio e poi ci vedrai bene per togliere la pagliuzza dall`occhio del tuo fratello. Matteo(7,4-5)
Che tra i pregi di Pietro Lo Monaco non vi sia la capacità di comunizione è palese, ma bene farebbe il pregiudicato ministro degli interni Roberto Maroni a guardare la trave nell'occhio del suo partito ... dato che gente come Borghezio e lo stesso Bossi, hanno usato ben altri linguaggi che definire istigazione alla violenza, sarebbe eufemistico.
Prendiamola a ridere che è meglio ...
Che tra i pregi di Pietro Lo Monaco non vi sia la capacità di comunizione è palese, ma bene farebbe il pregiudicato ministro degli interni Roberto Maroni a guardare la trave nell'occhio del suo partito ... dato che gente come Borghezio e lo stesso Bossi, hanno usato ben altri linguaggi che definire istigazione alla violenza, sarebbe eufemistico.
Prendiamola a ridere che è meglio ...
Etichette:
Borghezio,
Calcio Catania,
Lega Nord,
politica
Iscriviti a:
Post (Atom)