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lunedì 30 novembre 2009

Un paese da distruggere ...

Un paio di anni fa ebbi il privilegio di incontrare il professor Pier Luigi Celli, attuale direttore generale della Luiss ed ex direttore generale della RAI.

Avendo in pratica svolto quasi tutte le mie esperienze professionali all'estero e desiderando per motivi sia personali che professionali, tornare in Italia, chiesi al professor Celli di aiutarmi a capire le potenziali prospettive che questo paese poteva offrire a "giovani" di belle speranze come me che non ambivano ad altro che condividere le competenze sviluppate lontano presso realtà "locali" che avessero l'ambizione di competere in scenari internazionali.

I suggerimenti di Celli non furono molto diversi da quelli che oggi, in una lunga lettera aperta pubblicata su Repubblica (Figlio mio, lascia questo paese), ha deciso di dare a suo figlio.

Questo mi fa pensare che quel giorno, Pierluigi Celli mi parlo davvero con il cuore in mano e di questo li sarò sempre grato.

Mi chiedo allora e chiedo al professor Celli, è davvero questo un paese da distruggere?

giovedì 26 novembre 2009

Le parole sono fondamentali ...

Berlusconi ha dichiarato oggi "è in atto un tentativo di far cadere il governo" condotto soprattutto dalla magistratura "che ha preso una deriva eversiva". Un tentativo - ha aggiunto - "che porta il Paese sull'orlo della guerra civile".

In merito poi alle poche voci dissidenti all'interno della coalizione si esprime così "Su ogni tema si decide a maggioranza e chi non è d'accordo occorre che si adegui. Chi non condivide è fuori".

Se questo non bastasse viene lanciato un nuovo editto nei confronti della televisione non schierata con il governo "Ogni giorno vanno in onda sulla Rai ... processi contro il governo e la maggioranza ... - Questi processi devono finire".

Guerra civile, deriva eversiva, sospendere le trasmissioni giornalistiche non governative ... ma si rende conto questo personaggio il ruolo che ricopre?

Non stiamo giudicando una prestazione del Milan, non stiamo decidendo chi deve essere eliminato dalla casa del grande fratello ...

Le parole sono importanti per ogni cittadino, per una figura istituzionalmente così rilievo, dovrebbero essere fondamentali ...

domenica 22 novembre 2009

Ricordi di derby ...

Dopo otto mesi è nuovamente derby di Sicilia. Per il quarto anno consecutivo, due squadre di calcio faranno giocare la Sicilia in serie A. Peccato che una regione con tali potenzialità potrebbe ambire a ben altro.

Tornando al calcio, la storica partita del primo Marzo suscita sentimenti contrastanti non solo tra le due tifoserie ma anche nei miei personali ricordi.

Da catanese, ho davvero goduto poco per quel 4 a 0. Il giorno dopo mio padre avrebbe posto fine alle sue sofferenze lasciandoci un pò più soli. Ma che bello quel sorriso la sera prima quando cercai di imitarli a gesti il goal di Mascara da centrocampo. Era stato lui 30 anni prima a portarmi allo stadio Cibali, oggi Massimino, per la prima volta.

Anche quest'anno, la parte più bella del derby, il pubblico, sarà escluso dallo spettacolo che vedrà incollati agli schermi milioni di siciliani sparsi per il mondo. L'onta del 2 Febbraio sembra non poter essere cancellata. Comunque per papà Salvo e l'amico Peppino, non ci saranno problemi di residenza oggi, potranno vedere in tribuna VIP il nostro Catania.

Buon derby di Sicilia a tutti e vinca la squadra con la maglia rossazzurra :)

venerdì 20 novembre 2009

Il trattato di Lisbona altro che Berlusconi.

Qualche giorno fa un'inchiesta giornalistica aveva dimostrato che gran parte dei giovani non ha idea di chi sia il nostro presidente della Repubblica. Una ragazza sollecitata dall'intervistatrice aveva esclamato trionfante "Piersilvio Berlusconi" !!

Mentre noi ci occupiamo di Lodi Alfani, ronde padane, "ghedinate" e primarie del partito democratico, passa in sordina la promulgazione del Trattato di Lisbona che deciderà del destino delle nostre vite e di quelle delle generazioni di europei che verranno.

Con buona pace dei leghisti preoccupati di approvare leggi inutili e "populistiche", con l'emulgazione del trattato di Lisbona, noi siamo diventati di fatto, cittadini di una nazione europea che nessuno ha democraticamente approvato.

Secondo Paolo Barnard, giornalista freelance e saggista italiano, è scandaloso che si sia pensato agli Stati Uniti d’Europa come a un colosso di potere in mano a oscuri burocrati non eletti e massicciamente sbilanciati verso il business, con le briciole lasciate a quel fastidioso ‘intralcio’ che si chiama popolo. E il tutto di nascosto. Questa macchina va fermata e la parola va restituita a noi, i cittadini, attraverso i referendum, come accade in Irlanda.

Su Arcoris TV è disponibile un video di un'ora circa, in cui il giornalista bolognese spiega le novità introdotte dal trattato di Lisbona, facendo un pò di chiarezza, aiutando così persone come me, totalmente ignoranti in materia, a capire come le nostre vite di cittadini europei potrebbero cambiare nel prossimo futuro.

Chi scrive è un'europeista convinto, ma la mancanza di trasparenza e la decisione di delegare a burocrati non eletti dal popolo, il destino mio e dei miei figli, è qualcosa che non mi rende affatto entusiasta.

mercoledì 11 novembre 2009

Gli eufemismi del berlusconismo ...

Lista non completa degli eufemismi usati nell'era del berlusconismo ...


Prestigio Internazionale = Opinione diffusa del governo in Val Brembana

Processi brevi = Che vanno in prescrizione prima di una condanna

Riforma dell giustizia = Vedi "processi brevi"

Lotta alla mafia = assunzione di braccia e/o stallieri così strappati alle fila della criminalità organizzata

Eroe = stalliere pentito

Verità = Ripetere più volte una bugia finché non ci si convince che è vera

Coerenza = Non smentire più di 15 volte una propria affermazione

Sondaggi = Uso dei numeri complessi nelle statistiche elettorali

Parlamento = Versione estesa di un consiglio di amministrazione

Consiglio dei ministri = Versione ridotta di un consiglio di amministrazione

Immunità parlamentare = Ripristino dello jus primae noctis

Utilizzatore finale = Chi usa a scrocco meretrici pugliesi

Liste rosa = Cambio merce vedi "utilizzatore finale"

Intervista = Monologo ispirato all'ultima domanda di "marzulliana" memoria

Giornalista = Surrogato umano di asta microfono

Imbecille (o Coglione) = Italiano che non vota Berlusconi

Comunista = vedi "imbecille"

Magistrato = vedi "comunista"

Catto Comunista = Il Papa


martedì 10 novembre 2009

La larga banda oggi come l'energia elettrica 100 anni fa.

Sul finire del XIX secolo fu costruita a Milano la prima centrale termoelettrica a carbone. In seguito lo sviluppo della rete di trasmissione nazionale, permise lo sfruttamento del grande bacino idroelettrico costituito dalle Alpi. Grazie all'energia idroelettrica iniziò lo sviluppo industriale italiano.

Non è azzardato paragonare l'importanza che ebbe 100 anni fa, per lo sviluppo del paese, la realizzazione di una rete di distribuzione nazionale dell'energia elettrica, con quella che ricoprirà nei prossimi decenni la diffusione della rete di trasmissione dati a banda larga(*).

Esiste una chiara correlazione tra competitività di un paese e la diffusione di reti di trasmissione dati a banda larga. Non è un caso infatti che un paese da anni ai vertici delle classifiche stilate dal World Economic Forum, come la Finlandia, abbia sancito come "diritto" l'accesso ad una broadband per i propri cittadini.

Il nostro paese, per la sua morfologia, potrebbe più di altri cogliere le opportunità offerte dalla larga banda, contribuendo così a colmare il divario di sviluppo tra nord e sud.

La diffusione capillare di una rete a banda larga, crea nuovi paradigmi e modelli di business che rendono virtualmente ininfluente la location dei fornitori di servizi e prodotti con quella dei propri clienti finali.

Le analisi di Confindustria ci aiutano a comprendere le prospettive dal punto di vista economico: si stima che per ogni euro investito nel settore ICT si sviluppa 1,45 euro di Pil !

Purtroppo l’Italia presenta tassi di diffusione e crescita della banda larga tra i più bassi in Europa.

Meno del 20% degli italiani (10,6 milioni) accede regolarmente ai servizi offerti dalla banda larga e 14 milioni di famiglie non dispongono di una connessione a banda larga e, di queste, oltre 11 milioni non possiede un PC.

La rete italiana in doppino in rame è stata completata intorno agli anni '60 e, dunque, nel migliore dei casi presenta un'obsolescenza di quarant'anni. Non stupisce quindi che le famiglie italiane citino tra i maggiori ostacoli all’adozione dei servizi broadband, l’assenza di copertura.

Non è possibile più attendere. L'importanza dello sviluppo di infrastrutture come strade, ferrovie ed aeroporti è assolutamente comparabile a quella delle tecnologie di trasmissione dati. Per la competitività di una piccola o media azienda siciliana, è più determinante oggi l'accesso ad un rete ADSL che ad un ponte sullo stretto.

Spero che il ministro dell'Economia Giulio Tremonti, possa rivedere la sua intenzione di posticipare gli investimenti previsti (800 milioni di euro).

Sarebbe abnorme questa volta, il costo della miopia dei nostri legislatori e tra qualche anno i nostri figli e nipoti, potrebbero chiedercene conto.

Cosa avreste detto voi ai vostri nonni e padri, se oggi in Italia i propri cittadini fossero costretti a vivere in un paese senza una efficiente e capillare rete di distribuzione dell'energia elettrica?



(*) La raccomandazione I.113 (06/97) del Telecommunication Standardization Sector dell'ITU (ITU-T) ha definito la banda larga come una capacità trasmissiva maggiore del primary rate ISDN, cioè 1.5 (negli USA) o 2 Mbit/s in Europa.

venerdì 6 novembre 2009

La legge non ammette ignoranza ...

Le immagini parlano da sole ...

Maurizio Gasparri, presidente dei senatori del PDL, ritiene troppo onerosa la lettura di una legge prima di approvarla ed ammette di avere difficoltà a capirne il contenuto ogni volta che vota.

Chissà se leggendo e soprattutto capendo, avesse firmato quella legge che portava il suo nome ...



Invece il presidente della regione Sicilia, Raffaele Lombardo, durante i funerali delle vittime della recente alluvione nel messinese, ammette candidamente di aver firmato un mucchio di decreti, senza aver idea del loro contenuto. Tra questi pure l'autorizzazione a declassificare il rischio di un area del comune di Rosolini, per consentire al presidente del consiglio comunale (Patrizia Calvo esponente del suo partito), di costruire la sua casa sul letto di un torrente !

Visto che ogni deputato della regione siciliana è costato allo stato solo 1,8 milioni di euro nel 2008 (più di un senatore della repubblica), non si può pretendere che con tali emolumenti, si capiscano pure i contenuti dei decreti che si stanno firmando ...

lunedì 2 novembre 2009

Ciao Alda

In ricordo di Alda Merini

Non ho bisogno di denaro
Ho bisogno di sentimenti,
di parole, di parole scelte sapientemente,
di fiori detti pensieri,
di rose dette presenze,
di sogni che abitino gli alberi,
di canzoni che facciano danzare le statue,
di stelle che mormorino all' orecchio degli amanti.
Ho bisogno di poesia,
questa magia che brucia la pesantezza delle parole,
che risveglia le emozioni e dà colori nuovi.

Ciao Alda, grazie ...