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venerdì 29 luglio 2011

Cosa è la destra cosa è la sinistra

Nel Gennaio del 2003 veniva a mancare Giorgio Gaber, un grande genio a mio modesto parere. Con la sua divertente ironia, Gaber diceva che erano poco serie le persone che parlavano di sinistra e destra.

Come dargli torto. Oggi siamo stati ingabbiati in uno schema rigido: o sei di destra o sei di sinistra.

Se indichi qualcosa che non va, ad esempio un ministro delle finanze che evade le tasse, qualcosa che in uno stato normale causerebbe le dimissioni istantanee dello stesso e l'organizzazione di un cargo spaziale per Marte, per assicurarsi che il tizio non faccia più danni sulla terra; vieni tacciato di essere di "sinistra" e subito ti vengono citate le malefatte dell'altra parte politica (il PD meno elle come lo chiama giustamente Beppe Grillo).

Tornando a destra e sinistra, io non ricordo un governo più statalista di quello che al momento è al potere. Questo governo venduto come di "destra", annovera tra le sue fila socialisti storici come Giulio Tremonti (il ministro delle finanze sopra citato), Renato Brunetta, Roberto Maroni e Maurizio Sacconi per citarne alcuni. Non stupisce quindi che sia impossibile citare una sola riforma "liberale" attuata dai vari dicasteri presieduti da Silvio Berlusconi.

Di contro un governo di "sinistra" come quello presieduto da un vecchio "democristiano" come Romano Prodi, non ha esitato a privatizzare (svendendole) aziende di stato che davano lavoro a centinaia di migliaia di persone. Il "comunista" Bersani aveva addirittura provato ad eliminare gli ordini professionali. Roba che neanche il più accanito dei "liberali" si è mai sognato di attuare ...

E' chiaro che uno non capisce più nulla se rimane imbrigliato in questa specie di diatriba che ricorda più uno scontro tra tifoserie allo stadio che un dibattito politico tra schieramenti che propongono soluzioni diverse ai gravi problemi del paese.

Sfido chiunque a leggere i programmi degli schieramenti e solo in base a questa informazione, stabilire la parte politica che gli ha proposti.

Io credo che questo paese uscirà fuori da questa crisi economica e di valori solo se gli italiani romperanno questo finto paradigma, smettendo di comportarsi da tifosi, guardando non agli schieramenti ma alla credibilità ed onestà degli uomini politici ed ai contenuti delle loro proposte.


giovedì 28 luglio 2011

Che fine ha fatto la mia Catania?

Un articolo del corriere del mezzogiorno fa una spietata analisi del degrado che ha colpito la mia città natale negli ultimi 15 anni.

C'era una volta la movida catanese. A cavallo tra gli anni '80 e '90 il centro storico tornava a essere il salotto buono della città. In piazza Bellini e nel dedalo di viuzze che la circonda nascevano decine e decine di pub che diventarono la fucina e la vetrina per tante band rock indigene. Ben presto si iniziò a parlare di Catania come la «Seattle del Sud».

Questa descrizione fa parte ormai del passato. Piange il cuore a vedere come hanno ridotto la mia amata Catania. La lasciai con le lacrime agli occhi 15 anni fa, giurai a me stesso che sarai tornato, ma ogni volta che ci vado la trovo peggiorata e quella voglia, mi vergogno a dirlo, negli anni è svanita ...

mercoledì 27 luglio 2011

La colpa è sempre del diverso ...

Borghezio, europarlamentare della legha, ha commentato così la strage avvenuta in Norvegia: "Quando una popolazione si sente invasa, poi nascono dei fenomeni di reazione, anche se gli eccessi sono da condannare" ...

Quindi alla fine, per la felicità di Belpietro che all'indomani aveva addossato (senza alcuna prova) le responsabilità della strage ai "fondamentalisti" islamici, le cause della strage alla fine sono sempre da addebitare indirettamente a quest'ultimi, perché se non ci fossero stati in Norvegia, non ci sarebbe neanche stato un anti islamico nazista ad ammazzare 90 persone ...

Come dire se vuoi sconfiggere la pedofilia elimina i bambini ...