Pagine

venerdì 26 giugno 2009

Il lato positivo della crisi economica - La creatività ama i vincoli

Al giorno d'oggi la crisi finanziaria, l'aumento della disoccupazione, politici non qualificati per gestire la crisi economica più grande che il mondo ricordi dalla grande depressione del 1929, stanno mettendo in ginocchio il morale dell'uomo più ottimista della terra.

Malgrado le difficoltà c'è ancora qualcuno che vede il lato positivo nelle cose. Io amo queste persone !!

Sono convinto che si impari molto più dalle difficoltà che dai successi nella vita.

La creatività ama i vincoli. La missione lunare dell'Apollo 13 è un buon esempio.

L'11 aprile 1970 fu lanciata la terza missione lunare - Apollo 13. Una disfunzione tecnica nel sistema elettrico di uno dei serbatoi dell'ossigeno del modulo di servizio, costrinse l'equipaggio ad interrompere la missione.

Il modulo continuò a funzionare utilizzando solo le proprie batterie e le riserve d'ossigeno destinate a sostenere il veicolo durante le ultime ore del volo.

La squadra utilizzo il modulo lunare come “lancia di salvataggio„ durante il viaggio di ritorno e fece ritorno sulla terra.

La creatività degli ingegneri fu incentivata dalle risorse limitate (l'ossigeno a bordo) e malgrado le difficoltà causate dall'alimentazione limitata, da perdita di calore nel veicolo e da una scarsità di acqua potabile, gli astronauti riuscirono ad atterrare sani e salvi, per questo la missione fu chiamata “un guasto riuscito„.

Non possiamo oggi permetterci il lusso di mollare, dobbiamo usare ogni energia nascosta, la creatività che l'evoluzione ha incluso come parte integrante del nostro DNA.

Come 39 anni fa sulla missione lunare dell'Apollo 13, "failure is not an option" !!!

martedì 23 giugno 2009

Puttanieri e ricettatori? No solo utilizzatori finali ...

Purtroppo "Puttanopoli" non è una delle "new town" promesse da Silvio Berlusconi in Abruzzo?

Secondo la teoria di Nic­colò Ghedini avvocato-deputato e consigliere del presidente Silvio Berlusconi, se fossero vere le accuse di instigazione alla prostituzione che hanno coinvolto il presidente del consiglio (altro che gossip) «... il premier potrebbe essere accusato "solo" di essere l’utilizzatore finale e quindi mai penalmente punibile...»

Chissà se la Carfagna aveva pensato al proprio mentore e presidente del consiglio, come una delle possibili "vittime" della legge proposta in parlamento lo scorso anno per combattere la prostituzione.

Tralasciando l'impatto che ha causato questa vicenda sull'immagine del nostro paese a livello internazionale, tremo al pensiero che tra queste "disponibili" fanciulle, escludendo quelle che oggi ricoprono cariche istituzionali, possa essersi infiltrata una spia in grado di ricattare il presidente del consiglio. Del resto basterebbero solo alcune immagini riprese dalle gentili ospiti nelle residenze sarde e romane, a mettere a rischio la sicurezza del premier ... fantapolitica?? Speriamo ...



Comunque il termine "utilizzatore finale" usato da Ghedini, potrebbe paradossalmente ridimensionare il reato di ricettazione ... un acuto giurista potrebbe obiettare che il furto alla fine dovrebbe essere addebitato solo al ladro e chi compra, al massimo, avrebbe la "sola" colpa, di essere il fruitore finale della refurtiva ...

mavalà mavalà mavalà ... sento già nelle mie orecchie il commento puntuale dell'attento e preparato amico dell'utilizzatore finale ....

Cosa farò da grande ...

Qualche anno fa durante un colloquio di lavoro mi fu chiesto, lei cosa vuole fare da grande?

Insieme alle domande a piacere di accademica memoria, questa è in assoluto la peggiore che qualcuno possa farmi ...

Ero imbarazzato ed ammisi onestamente che, essendo un generalista con esperienze cross funzionali, non avevo certezze ma soltanto la voglia di impegnarmi con passione ed amore in tutto quello che avrei fatto.

Male, molto male fu il suo commento ...

Scusi gli dissi, ma lei alla mia età cosa avrebbe risposto?

Semplice mio caro "da grande vorrei fare l'imperatore del mondo" ...

Questa risposta fu per me fattore di consolazione quando mi comunicarono di avere scelto un altro candidato.

A bando di equivoci, l'intervistatore non era Silvio Berlusconi ma un manager della mia azienda che sarebbe finito presto in disgrazia ...

Quella domanda però mi tormenta da sempre, alla soglia dei 40 anni, di certezze per il futuro ne ho ancora poche.

Un libro che mi ha aiutato a costruire una risposta è "The Seven Habits of Highly Effective People", una vera pietra miliare della letteratura manageriale scritto da Stephen R. Covey, la cui edizione italiana è pubblicata da Franco Angeli editore.

Stephen Covey suggerisce innanzitutto di creare una missione per la nostra vita e perseguirla con tutte le nostre forze.

A questa missione ho fatto riferimento nel primo post di questo blog che riformulata suona più o meno così:

Rendere un luogo migliore il mondo sia per i miei cari che per il mio prossimo

Belle parole ma come possiamo rendere il mondo un posto migliore?

Siamo delle persone piccole, senza alcuna rilevanza. Abbiamo responsabilità quotidiane, il mutuo da pagare, la famiglia, il lavoro, quanto tempo ci rimane per poter fare qualcosa che possa dare davvero un senso alla nostra vita e fare la differenza per il nostro prossimo?

Non sono arrivato ancora a nessuna conclusione, ma incominciano a materializzarsi alcune proto idee che vorrei condividere con i miei pochi lettori.

Noi facciamo parte di quel 25% della popolazione mondiale che consuma l'86% di tutti i beni e servizi. Onestamente definire poco sostenibile questo "habit", per dirla alla Covey, mi pare un eufemismo.

Io non ho la stoffa dell'eroe né del santo, ma so che parte del mio reddito, il mio tempo libero e le mie esperienze, possono fare la differenza per qualcuno.

Ciò che mi consola è che a questa conclusione, siano giunti molti miei coetanei che piuttosto che lamentarsi scrivendo sulle pagine di un blog, si sono rimboccati le maniche agendo e costruendo qualcosa di concreto, come ad esempio alcune organizzazioni no profit.

Lo scenario delle ONLUS è vasto ma vorrei citarne alcune che conosco meglio come Cesvi e Progetti nel Mondo.

Cesvi (cooperazione e sviluppo) opera con la convinzione che l'aiuto alle popolazioni diseredate a causa del sottosviluppo, o più sfortunate a causa di guerre, calamità naturali e disastri ambientali, non dia sollievo solo a chi soffre, ma contribuisca anche al benessere di tutti noi sul pianeta, "casa comune" da preservare per le future generazioni.

Il suo modello di "business" tende a coinvolgere un target di donatori più giovani (notoriamente più egoisti) creando una sorta di gioco a perdere: scommetti che ci arriviamo?

Progetti nel mondo è nata nel 1966 a Roma come emanazione del Ceial (ora Cum, Centro unitario missionario). Allora l'obiettivo era offrire una rete d’appoggio ai volontari laici già impegnati singolarmente in America Latina e favorire in Italia la solidarietà con i popoli latinoamericani. Oggi la loro presenza è quasi globale, includendo progetti anche in Africa ed Europa.

Senza andare troppo lontano, cosa dire di quelle associazioni di volontariato senza scopo di lucro che forniscono assistenza ai malati oncologici in fase terminale, a domicilio e gratuitamente, come l'A.N.D.A.F. di Catania. Personalmente sarò sempre riconoscente a quegli angeli che tanto hanno aiutato la mia famiglia ad affrontare la dipartita del mio caro papà lo scorso Marzo.

Cosa farò da grande? Ancora non lo so, quel che è certo è che ci sono tante cose che potrebbero dare un senso alla mia vita aiutandomi ad attuare la mia missione ...

Stay tuned !!!

martedì 16 giugno 2009

Eagles @ Milan 13/06/2009

No better present for my birthday enjoying a piece of Rock Story during an unforgettable concert held by The Eagles in Milan.

For these guys the time will never goes by ...



lunedì 15 giugno 2009

La memoria corta ...

Che brutta aria che si respira. Fascista, xenofoba non suonavano certo come complimenti fino a qualche tempo fa, oggi qualcuno ne fa motivo di vanto e tema della propria campagna elettorale.

Questo sentimento di "daglie all'extra comunitario" è più diffuso di quello che si possa temere ...

Italiani brava gente? Piuttosto con la memoria corta ...

Io emigrato lo sono davvero ed immagino ogni tanto cosa debba passare nella mente di quei disperati che raggiungono l'Europa ed il nostro paese, cercando scampo da realtà che noi possiamo a stento immaginare.

I nostri nonni scrivevano poesie e canzoni piangendo la terra natale lontana. I loro canti avevano accenti diversi ma un tema comune, la voglia ed il desiderio di tornare tra i propri cari ... avrei per questo voglia di regalare a qualcuno di quei leghisti che spargono escrementi di maiale sui terreni in cui dovrebbero essere edificati luoghi di culto, una vecchia copia di "Nustalgìa de Milan" ...

martedì 9 giugno 2009

E' colpa di Kakà ...

2,9 milioni di voti persi rispetto alle Politiche, questo è il bilancio di quello che doveva essere il trionfo del presidente del consiglio più amato del mondo.

In uno scenario che di fatto rimane invariato - i consensi perduti dal PDL vanno sostanzialmente alla Lega così come quelli del PD all'Italia dei valori, sorprende l'analisi impeccabile del cavaliere ...

Il PDL ha deluso per colpa di Kakà e delle critiche della moglie ... diciamo che erano meglio le cavallette ...

martedì 2 giugno 2009

Berlusconi e le cavallette ...

Il presidente del consiglio Silvio Berlusconi, è da alcune settimane al centro dell'attenzione delle maggiori testate internazionali. Financial Times, Indipendent, El Pais ed il Times, tanto per citarne alcuni.

E' del Times forse l'attacco più duro. Il quotidiano di Murdoch ha definito letteralmente il nostro premier un clown.

I temi sono noti a tutti: Il processo Mills, il conflitto d'interessi, lo scandalo delle veline, i voli di stato usati per scarrozzare amici cantanti e donzelle, la scarsa efficacia delle azioni del governo nel fronteggiare la crisi economica.

Per Berlusconi anche questo è dovuto all'ennesimo complotto della sinistra. Sarebbe infatti l'opposizione (quale?) a manipolare (insufflare il termine usato dal premier) la stampa estera. Ammetto di aver sottostimato Franceschini ...

Anche quando appare evidente la responsabilità politica della sua compagine, come nel caso della gestione dei rifiuti del capoluogo siciliano, governato da un paio di lustri da un sindaco di Forza Italia (Cammarata ndr), sembra che la causa sia legata ad altri esponenti politici (Orlando? il conte Ruggero?).

Io ho un'altra teoria, la colpa di tutto è delle cavallette ...