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martedì 14 ottobre 2008

Dimmi con chi vai ...

Sono un uomo fortunato. Nella mia vita ho viaggiato molto ed ho potuto conoscere delle persone davvero speciali.

La campagna elettorale negli states mi fa venire alla memoria uno di questi incontri "fortunati".

Estate 2004, Tanzania. Con mia moglie avevamo deciso di passare due settimane in giro per i parchi che hanno reso famosa questa splendida terra.

A cena si socializza e si fa amicizia facilmente, una battuta sul cibo o sulle tradizioni locali, un sorriso o semplicemente la voglia di condividere le splendide esperienze che solo l'Africa riesce a donare.

Così senza neanche rendercene conto, una sera in un lodge all'interno del Tarangire National park, iniziamo a parlare con il vicino di tavolo. Il personaggio da romanzo, un anziano signore di Boston. Ottantanni suonati ma energia da vendere. Professore ad Harvard, in procinto di scalare i quasi seimila metri del mitico Kilimangiaro con tanto di personal trainer al seguito ...

Inevitabilmente la discussione cade sulla campagna elettorale tra il senatore John Kerry ed il presidente uscente George W. Bush. Gli chiedo un pò ingenuamente, "professore chi ritiene meglio tra il presidente Bush ed il senatore Kerry?"

Mi risponde senza esitazioni "Bush è stato il peggiore presidente nella storia degli Stati Uniti d'America, tragga lei le sue conclusioni"

Il simpatico professore americano, passò l'ora successiva a sostenere con dovizia di particolari le sue tesi che, a pensarci bene, non erano così distanti da quelle propugnate dal neo-premio Nobel per l'economia Paul Robin Krugman.

Non sorprende quindi che oggi, una delle strategie del candidato democratico alla casa bianca Barak Obama, sia quella di convincere gli elettori americani che il suo rivale John McCain rappresenti la continuazione naturale dell'attuale presidenza. Ed ovviamente il senatore repubblicano, non perde occasione per evidenziare quanto distanti siano state in passato, le sue posizioni da quelle dell'attuale inquilino alla casa bianca, evitando sistematicamente di nominarlo, e quando lo fa, indirettamente, solo per criticarlo.

A conferma di ciò Bill Clinton sosterrà nelle prossime settimane, il candidato democratico nello strategico stato della Florida, mentre il senatore republicano ha più volte detto "no grazie" a qualsiasi possibile iniziativa di "sostegno", da parte dell'attuale presidente ...

Certo da un professore harvardiano del democraticissimo stato del Massachusetts, non mi aspettavo un'analisi obiettiva. Ma da qui a definire Bush un presidente che entrerà nella storia, ce ne corre.

Il mio pensiero in merito a quest'ennesima boutade del nostro presidente del consiglio non differisce molto dall'opinione di Staino ...

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