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martedì 22 aprile 2014

La vera libertà di scelta

La Pasqua appena trascorsa, mi ricorda quanto siano attuali le ragioni che portarono un figlio di uomo a dare la propria vita per amore di altri uomini.

L'egoismo sta uccidendo questo pianeta e le ingiustizie sociali non accennano a diminuire. Il divario tra ricchi e poveri aumenta, le ragioni dei pochi prevalgono sui molti, ma quel messaggio viene respinto e l'aggressione verso quell'uomo ne continua virtualmente la Sua dolorosa passione.

Credere "non è di moda", e chi ha la fede, deve presentarla in modo da non offendere nessuno. Ama il tuo prossimo come te stesso, quasi una bestemmia davanti alla secolarizzazione che sta tagliando, se ne facciano una ragione gli illuminati di questo ateismo violento, le radici dalle nostre piante. Vederle seccare poi pare sorprendere i peggiori detrattori ...

Non passa giorno che non ci sia un articolo contro la fede e contro la chiesa. Dimostrare la fede è esercizio non attuabile. Come volere dimostrare una legge della fisica, utilizzando al posto della matematica, le ispirazioni e le sensazioni che ci danno una bella poesia o un pezzo rock.

La fede è un dono, una grazia che noi credenti non meritiamo. Come usare questa grazia? Rendendo testimonianza, dimostrando con i semplici gesti quotidiani qual è "la via la verità e la vita". La tentazione è forte nel reagire alle vili aggressioni, utilizzando la stessa veemenza. Verremmo meno proprio a quello che ci ha insegnato quell'Uomo (con la U maiuscola), sacrificando la propria vita duemila anni fa. L'arma più forte per un credente rimane sempre la preghiera, e di quella farò uso e solo di quella.

Da padre però mi colpiscono le campagne anti clericali all'interno delle scuole. Combattere le religioni, usandone una ancora più fondamentalista ... quella dell'ateismo.

Mi si chiede di lasciare alla mia bambina la libertà di scelta. Come potrei non essere d'accordo, forse le peggiori critiche a Dio vangono da chi lo accusa di non far nulla per difendere l'uomo dai mali compiuti da se stesso. Ma è frutto dell'immenso amore del nostro creatore, lasciare le proprie creature libere di scegliere il proprio destino.

La libertà di scelta però prevede la valutazione di più opzioni, se non insegnamo ai nostri figli quel messaggio, quei valori che Cristo nel suo passaggio dalla terra ci ha lasciato, come potremo dare loro la possibilità di valutarli e magari sceglierne altri?

La libertà di scelta senza conoscenza è solo stoltezza.

Buona Pasqua a tutti, Gesù è risorsto.

La Resurrezione di Cristo del Bergognone (o del suo allievo Bevilacqua) - 
Chiesa di Santa Maria Bianca della Misericordia Milano