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venerdì 3 dicembre 2010

Anno nuovo look nuovo ...

Una sana abitudine che ho rimosso purtroppo anni fa, era quella di tenere un diario. La sera, con gli occhi a "pampinedda", l'ultimo atto della giornata consisteva nel buttare giù dei pensieri, o semplicemente una sintesi di quello che pensavo meritasse essere menzionato.

L'11 Marzo 2008, su You Tube una ragazzina di nome Marta che credo sarà diventata milionaria, raccontava come fosse facile creare un blog. Ho deciso così di ricominciare a creare quel diario in maniera virtuale utilizzando un blog.

Tra qualche mese diventerò papà ed avrò forse meno tempo per aggiornare il mio blog. Magari avrò molti più pensieri da condividere e maggiori fonti d'ispirazione ... chissà.

Pensando che nella mia famiglia non ci sono mai stati casi di centenari, immagino tra qualche anno quella bambina ancora non nata, diventata donna, dare un'occhiata a quelle quattro scartoffie ingiallite scritte da me a ventanni e forse le verrà voglia di leggere cosa pensava il suo papà del mondo e della vita.

Questo blog da adesso in avanti è dedicato totalmente a lei. Amore ti aspettiamo con ansia, nel frattempo per accoglierti degnamente, io la tua mamma e questo blog proveremo a farci un nuovo look.



PS l'immagine di Catania l'ho "rubata" dal profilo face book di un ex collega universitario Massimo Sardo ... Massimo complimenti ;-) è bellissima ...

A dimenticavo ... per i non siculi gli occhi a pampinedda (foglia piccolina) sono tipici di chi pare sveglio ma è ormai da tempo tra le braccia di morfeo ... condizione che secondo il mio amico Michael Haralson prestò sarà una costante sul mio volto ...


mercoledì 1 dicembre 2010

Una partita allo stadio ... meglio una pizza con mia moglie

Vorrei spezzare una lancia nei confronti di quelli che hanno deciso di non andare più allo stadio per opporsi alle assurde leggi che ne regolano l'accesso ...

In sintesi, ho deciso di passare il ponte di Sant'Ambrogio a Catania. Da tifosissimo del Catania, uno dei miei primi pensieri è stato quello di vedere se la squadra giocava in casa ...

Risposta affermativa ... bene .. benissimo ...

La squadra avversaria che a me poco importava, purtroppo quella sera sarà la Juventus e so che questo richiederà un piccolo salasso economico ... pazienza ma sorrido pensando che qualche settimana fa, pur avendo in tasca due biglietti omaggio in tribuna per Milan Juventus, ho preferito rimanere a casa con mia moglie e vedere un film ..

Passi lo stadio pieno di "catanesi" juventini ... ma acquistare (e sottolineo acquistare) questo biglietto è diventato un incubo ...

Durante le mie peregrinazioni in giro per il mondo per motivi di lavoro, ho avuto meno difficoltà ad avere visti in paesi improbabili e meno problemi dopo l'11 Settembre ai controlli negli aereoporti di New York e Tel Aviv ...

Per questa partita, chi non risiede a Catania deve fare i salti mortali per vedere nel proprio stadio, la propria squadra del cuore ... una follia !

Alle restrizioni allucinanti non sono soggetti i possessori della tessera del tifoso. La famigerata tessera del tifoso, richiesta e pagata ad Agosto, non mi è arrivata e pur mandando deleghe e mail e rompendo le balle a mezza famiglia, non sono riusciti a ritirarla perchè non pronta !!!

Fortunatamente ho recuperato la ricevuta ed ho mandato un fax e forse e sottolineo forse, con la copia della richiesta e di un documento d'identità (spero non venga richiesta anche una colonscopia) riusciranno ad emettere un biglietto per questo pericoloso individuo ...

Non so come la pensiate, ma mi pare assurdo che in un paese libero un cittadino debba essere sottoposto a questo tipo di vessazioni per vedere una partita di calcio ...

Anche se sarò a Catania, quella sera mediterò di andare a vedere un bel film al cinema con mia moglie perchè so che anche aggiungendoci una pizza, mi costerà meno !

martedì 30 novembre 2010

Ciao maestro ...

Solo pochi uomini come Mario Monicelli potevano permettersi di dire a tutti quello che pensavano, senza reticenze.

Ho provato una profonda tristezza quando ho saputo della sua scomparsa, come fosse andata via una persona cara, uno di famiglia.

Sono cresciuto con i suoi film, alcuni li recito a memoria ... mi mancherà la sua spietata lucidità e la schiettezza che solo un grande uomo a 95 anni può avere.

Così quando la malattia gli ha chiesto di accettare un compromesso, il maestro non ci ha pensato due volte, ed ha deciso lui quando porre termine alla sua sofferenza.

Dio legge nei cuori degli uomini e sono certo gli sarà stato accanto in quei momenti.

Ciao Mario ci mancherai ...

lunedì 29 novembre 2010

Tutto il Catania minuto per minuto



Tutto il Catania minuto per minuto edito da Geo edizioni rappresenta un'opera omnia sulla storia del calcio Catania.


La storia è stata scritta da Antonio Buemi, Filippo Solarino et altri in 80 capitoli, uno per ogni stagione, in 500 pagine oltre 100 anni di storia, dalle origini al 2010.

Per la prima volta, gli oltre 3000 tabellini integrali. 1000 fotografie, centinaia inedite. Presenze, reti e anagrafe di quasi 1000 calciatori. Prefazioni della bandiera Damiano Morra e del presidente onorario Ignazio Marcoccio.






La storia del Catania non sara' prestigiosa come quella della Juve, del Milan o dell'Inter ma e' la nostra storia, quella dell'unica squadra che fa battere il cuore ai catanesi veri :)


Catania-Inter 1-0 1965-66 Facchin supera Burgnich realizzando il gol decisivo (clamoroso al Cibali !)

giovedì 11 novembre 2010

Peppe Sapienza Direttore Comunicazione del Milan con il Catania nel cuore

Inverno del 1996, mi ero da poco trasferito a Milano ed all'ingresso di una pizzeria napoletana a città studi, il proprietario davanti alla porta scherzava con i clienti ...

Che squadra tifi? Milan, Inter o Juve queste le risposte più comuni ... in tutti i casi, a meno che non si rispondesse Napoli, il proprietario impediva l'ingresso al locale. Quando toccò a me risposi senza esitazioni Catania. Empatia tra "terroni" forse, ma alla mia inattesa risposta, mi guardò con un sorriso a 32 denti e disse: "no sacce in che serie gioca o Catania ma tu po trasere" (non so in che serie gioca il Catania ma tu puoi entrare).

Parlo di questo aneddoto perchè questo tipo di sentimento e di legame verso Catania è molto diffuso tra i tanti professionisti etnei che da anni hanno lasciato l'amata città natale. Tra questi inguaribili innamorati di Catania e del calcio Catania, c'é senza dubbio Giuseppe Sapienza, in questi giorni nominato direttore della comunicazione del Milan AC, una delle squadre di calcio più titolate al mondo.

Conobbi Peppe proprio grazie a questa passione comune. Chattando su un muro di tifosi del Catania, condividendo questo amore, non ci volle molto a capire che saremmo diventati amici. Così un giorno mi invitò a trovarlo presso la sede del Milan in via Turati. Il suo ufficio era un'oasi rossazzurra in mezzo ad un deserto rossonero. Grande professionista per carità, ma come sottolinea in un bellissimo articolo sulla Sicilia Giovanni Finocchiaro, innamoratissimo del calcio Catania.

Ai tempi della serie B, nei sabati pomeriggio, si diventava "compagni di merenda" per assistere alle partite del Catania giocate al nord Italia. L'unico "rammarico" per la serie A conquistata 5 anni fa, è l'aver limitato quelle belle trasferte vissute insieme, litigando con i comandi del navigatore dell'auto e gustando prelibatezze gastronomiche nei ristoranti tipici della città che ospitavano il nostro Catania.

L'ho scritto più volte, questo amore viscerale per la nostra terra è una sorta di cordone ombellicale che non si può recidere. Lo si dimostra nella vita di tutti i giorni, nell'accento, con il comportamento ineccepibile di uomini prima e di professionisti poi. Ogni occasione diventa buona per rivendicare con orgoglio l'essere siciliani, anche se a pochi giorni dal derby di Sicilia si tende a sottolineare di più la "catanesità" :-)

Peppe congratulazioni per questa nomina che chi ti conosce bene, dava per certa. Sei un grande amico ma soprattutto un esempio di catanese che rende onore ogni giorno alla propria terra ed alla propria città.

Ad Majora !!

martedì 9 novembre 2010

Beinigni a vieni via con me

Grande Benigni, lo show di ieri sera a Vieni via con me, fortunatamente andato in onda, resterà una pietra miliare della televisione italiana.

Tutti questi scandali non aiutano la sinistra, è necessario sconfiggere Berlusconi politicamente, quindi la prossima volta bisogna beccarlo con una minorenne del PD ...

Silvio tutte queste donne sembra che te li vai a cercare ... anzi te le portano ...

Comunque se queste notizie venissero confermate ... figurati se è vero ... comunque io non ci credo e neanche il ministro Carfagna ...

venerdì 5 novembre 2010

Non saper far niente? Competenza da mettere nel CV ...

Non pareva vero a Perla Genovesi ex collaboratrice del senatore Enrico Pianetta, guadagnare come consulente al San Raffaele di Milano, cinquemila euro netti al mese. Tra le mansioni previste effettuare «analisi», studi relativi «al metabolismo regionale di glucosio in oncologia» e «traduzione di testi dall'italiano all'inglese».

Interrogata a Milano dai magistrati che stanno indagando sul traffico di cocaina da cui sono scaturite le rivelazioni sulle feste a casa del premier, la signora Genovesi ha affermato candidamente di conoscere l'inglese appena e di non sapere cosa sia il glucosio ...

Perchè non mi stupisco più leggendo questo tipo di notizie?

La solerzia del "trota" al secolo Renzo Bossi, bocciato per ben due volte agli esami di maturità, è stata premiata con una serie di incarichi pubblici prima e poi sancita con l'elezione al consiglio regionale della Lombardia.

Igieniste mentali, escort ed ex veline, vedono nella carriera politica, una straordinaria opportunità per dimostrare le loro naturali capacità. Del resto l'onorevole Giorgio Straguadagno, esponente di spicco del partito dell'amore, ha candidamente dichiarato che è lecito prostituirsi per fare carriera alternativa secondo me valida a quelle propugnate dal premier Berlusconi ... fidanzarsi con uno ricco o sposare suo figlio.



Durante i miei anni di docenza in azienda, scherzando alcuni colleghi mi dicevano - chi sa fare fa e chi non sa fare insegna.

Se devo scegliere però, visto che insegnare è un mestiere faticoso (provare per credere), preferisco l'attitudine citata dal Marchese del Grillo - cara mamma dici che non so far nulla? Ma non saper far niente è una qualità che a Parigi oggi apprezzano ...

Non solo a Parigi caro Marchese ...

mercoledì 3 novembre 2010

Berlusconi e gli uomini sensuali ...

Vittorio Sgarbi ha espresso solidarietà a Silvio Berlusconi sotto accusa dopo le sue dichiarazioni di ieri. Sgarbi non capisce cosa ci sia di scandaloso nella frase: “Meglio essere appassionati di belle donne che essere gay”. “Il premier, dice il critico d’arte, mi ha chiamato e gli ho espresso la mia solidarietà. Mi ha detto: ‘E’ quello che ci hanno insegnato i nostri genitori’.

Questa vicenda mi ricorda uno di quei film in stile "pecoreccio" degli anni 70 dove un Memmo Carotenuto accanito tifoso romanista recitava: "mio figlio piuttosto che laziale mejo frocio".

Ma non è un film, è tutto vero, la realtà che supera la fantasia, Checco Zalone sugli "uomini sensuali" come il Berlusca ed Apicella ...

martedì 2 novembre 2010

Qualcuno lo fermi ...


Lavorando per gran parte dell'anno all'estero, ho potuto constatare personalmente il danno incalcolabile causato dai comportamenti del presidente del consiglio Berlusconi, all'immagine dell'Italia ed alla credibilità di tutti noi italiani.

Un vecchio malato che ha bisogno di aiuto lo hanno definito recentemente famiglia cristiana e precendetemente l'ex moglie Veronica Lario. A riprova di ciò, è di stamattina l'ultima "perla" del presidente del consiglio che scherzando sullo scandalo "Ruby-bunga bunga", ha dichiarato: "meglio le belle ragazze (minorenni ndr) che essere gay".

In una lunga intervista (da non perdere) rilasciata a Daria Bignardi durante il programma le invasioni barbariche, Beppe Severgnini ha citato la teoria del TINA (there is no alternative) per giustificare le scelte elettorali degli italiani.



Pur apprezzando e condividendo gran parte dell'analisi di Severgnini, non concordo del tutto che ci si trovi davanti all'assenza di alternative. La creatività degli italiani non ha uguali, soprattutto nei momenti di vera difficoltà come questi.

Destra o sinistra poco importa, non solo è possibile trovare un'alternativa a Berlusconi ed al degrado culturale creato dal berlusconismo, ma oggi più che mai, è assolutamente necessario.

Accogliendo i recenti appelli del presidente di confindustria Emma Marcegaglia ed i suggerimenti del presidente della Bocconi Mario Monti, come nel dopoguerra, bisogna identificare una coalizione trasversale con persone al di sopra di ogni sospetto, disposte finalmente a risolvere i gravissimi problemi di questo paese.

Il governo del fare ... ha fatto solo chiacchere ed i disastri compiuti dai governi Berlusconi (negli ultimi 16 anni ha governato per quasi 3 legislature) sono davanti agli occhi di tutti.

Presidente lei ha 74 anni e tanta voglia di vivere, faccia un favore a se stesso ed a tutti gli italiani, si ritiri in una delle sue 20 case in giro per il mondo. Se c'é da fare una legge popolare per garantirle, come a Pinochet, un salvacondotto, sarò il primo a firmare.

mercoledì 27 ottobre 2010

Bondi facilita un dibattito sulla libertà di stampa

Un dibattito sulla libertà di stampa facilitato da Bondi con Feltri, Belpietro e Minzolini ... sembra la premessa di una barzelleta di Berlusconi, ma è quello che è realmente avvenuto oggi.

Questi professionisti della calunnia, cercando la protezione di politici come Sandro Bondi e Daniela Garnero (coniugata e divorziata Santanchè), dimostrano ancora una volta, se ce ne fosse bisogno, di ignorare il concetto etico di giornalismo propugnato dal grande Giuseppe Fava.

mercoledì 20 ottobre 2010

Vieni via con me - un altro caso di censura preventiva ?


Destra e sinistra, sono per me paradigmi in cui come tifosi in uno stadio, da 16 anni sono stati ingabbiati i cittadini italiani. Comunque la si pensi, ingenuamente ritengo ci siano dei temi in cui i giudizi dovrebbero essere avulsi dalle eventuali appartenenze politiche.

Sulla camorra e su cosa nostra, ad esempio, non accetto opinioni diverse dalla semplice condanna senza se e senza ma. Chi cerca delle sfumature grige e propone dialoghi e deliranti teorie basate su prospettive sociologiche e storiche, è per me schierato già dalla parte sbagliata.

Per questo ritengo che i vari episodi di "censura preventiva" a cui assistiamo da tempo, attuati in RAI, meritino prese di posizioni chiare e nette da parte della società civile.

L'ultimo fatto risale alla messa in onda della trasmissione "Vieni via con me" che dovrebbe essere presentata da Fabio Fazio. Tra gli ospiti previsti, lo scrittore Roberto Saviano ed il premio oscar Roberto Benigni.

Come testimoniato da Saviano ieri al TG della LA7 di Mentana, c'è in atto un vero e proprio tentativo di ostacolare la messa in onda del programma. Un giorno modificando il palinsesto in cui inserirla (forse alle 3 di notte della domenica andrebbe bene a Masi ...) e poi in merito al compenso degli ospiti concordato con la RAI che è bene ricordarlo, ha già venduto a caro prezzo gli spazi pubblicitari previsti ...

Nella pegggiore delle ipotesi, ho il sospetto che qualcuno tema le denunce di Saviano e stia facendo di tutto per ridurre la visibilità della trasmissione. Nella "migliore" che il direttore generale della RAI Masi stia attuando una vera e propria strategia per distruggere la televisione pubblica (il caso Anno zero pare emblematico) a vantaggio di chi pare superfluo sottolinearlo.

Spero di essere clamorosamente smentito dai fatti. Ma come scrivevo recentemente parlando di economia, senza informazione non si vive in una vera democrazia.

Concludo dando una buona notizia. E'opinione di alcuni addetti ai lavori che sia improbabile la cancellazione del programma perchè, alla luce delle polemiche di questi giorni, la figuraccia sarebbe troppo evidente e insostenibile.

Me lo auguro ... ma mi chiedo questi signori sanno cosa sia la vergogna ?

venerdì 15 ottobre 2010

La (dis)informazione sulla crisi economica

Da una ricerca del sito LaVoce.info emerge in modo evidente, come i media ed in particolare la televisione, sistematicamente forniscano ai cittadini informazioni errate sulle reali dimensioni della crisi economica.

Secondo lavoce.info la crisi poteva dare ai cittadini, una grande occasione per migliorare le conoscenze economiche:
"I media avrebbero dovuto aiutare il pubblico a leggere correttamente le statistiche disponibili. In presenza di forti discontinuità, come in una crisi di questa portata, è sempre essenziale mettere in relazione ogni dato economico con la situazione precedente la crisi. Solo noi, con pochissimi altri, l’abbiamo fatto. Alcune testate televisive, come da noi documentato, hanno invece scelto la strada della disinformazione"

Ad esempio il TG1 del 10 Maggio 2010 ha presentato un rimbalzino dello 0,1% della produzione industriale come una sorta di nuovo miracolo economico, peccato si venisse da un crollo del 30 per cento.

Andamento produzione industriale in Italia Marzo 2008-Marzo 2010 (fonte ISTAT lavoce.info)

Purtroppo il mezzo di informazione di gran lunga più utilizzato per ottenere informazioni economiche è la televisione. Così il 30 per cento degli intervistati nello studio effettuato, ritiene addirittura che l’Italia sia cresciuta e che il 2009 sia stato un anno positivo per la nostra economia. Per un altro 50 per cento (tra chi risponde) il PIL è calato meno del 2 per cento.

Ma non era la crisi un effetto del pessimismo degli italiani e dei catastrofisti?

Per aiutare gli allergici ai numeri faccio un esempio semplice:
Supponiamo sia stato 100 il valore dei servizi e prodotti creati in Italia (PIL) nel 2008, un calo del 30% nel 2009 avrebbe ridotto il PIL a 70. Se nel 2010 l'economia crescesse del 30% il valore finale non sarebbe 100 ma 91.

Con gli attuali trend di crescita, intorno all'1% (*) riusciremo a creare la stessa ricchezza prodotta nel 2007 tra 8-10 anni!

Peccato che i costi nel frattempo non diminuiranno che tradotto significa che gli italiani devono rendersi conto (e non ci vuole tanto) di essere più poveri, ridimensionando il loro tenore di vita. Un male assoluto? FORSE un male necessario per recuperare un minimo di equilibrio e sobrietà, ma CERTAMENTE un fatto!

Tornando al tema dell'informazione economica, per una volta si potrebbe affermare ironicamente "benedetta" ignoranza ...

Come emerge dal rapporto dello studio effettuato, chi si è informato attraverso i telegiornali ed i programmi di approfondimento in televisione, intervistato su temi come Prodotto Interno Lordo, disoccupazione e crescita economica, ha fornito risposte con deviazioni standard maggiori (margine di errore) rispetto a chi non si era documentato usando quel tipo di media.

Internet risulta invece lo strumento più affidabile e corretto d'informazione. Così come confermato dal rapporto in oggetto, le persone che hanno approfondito la loro conoscenza sulla crisi economica, utilizzando siti e blog on line, hanno mostrato una migliore conoscenza dei dati macroeconomici sull'attuale crisi economica.

Non stupisce quindi l'accanimento di molti componenti della classe politica italiana nei confronti della rete. L’informazione economica è vitale in una democrazia e mai come oggi la conoscenza è potere.

(*) I divari di crescita tra i maggiori paesi dell'area dell'euro tendono ad ampliarsi. In particolare rispetto alla Germania. Nel complesso dell'area il Pil è cresciuto dell'1 per cento nel secondo trimestre rispetto al primo (contro lo 0,2 del periodo precedente). In Germania l'incremento del Pil è stato molto più deciso (2,2 per cento nel secondo trimestre); dal punto di minimo ciclico l'economia tedesca è finora complessivamente cresciuta del 4,2 per cento, circa tre punti più della media degli altri paesi dell'area; in Francia e in Italia il recupero è stato solo dell'1,9 e dell'1,3 per cento, rispettivamente (fonte bankitalia).

giovedì 14 ottobre 2010

Suffragium non olet ...

Diciamolo francamente, in un paese normale dopo le denunce dettagliate e documentate di giornalisti come Rizzo e Stella, i nostri politici sarebbero stati spediti su Marte altro che in parlamento ...

Il presidente della commissione anti mafia Giuseppe Pisanu ha dichiarato recentemente che alle recenti elezioni amministrative, sono stati presentati nelle liste candidati indegni di rappresentare il popolo.

Parafrasando la nota frase di Vespasiano per questi loschi individui suffragium non olet (i voti non puzzano).

martedì 12 ottobre 2010

No al tricolore della Lega per commemorare gli alpini morti in Afganistan

Se qualcuno avesse ancora dei dubbi che la lega con la scusa del federalismo ha una vera e propria strategia eversiva separatista, farebbe bene ad aprire gli occhi.

In occasione dei funerali dei quattro alpini uccisi lo scorso sabato in Afganistan, il comune di Belluno ha chiesto ai cittadini di esporre la bandiera Italiana e un minuto di silenzio.

«La bandiera italiana? - afferma il capogruppo del Carroccio in consiglio comunale Silvano Serafini - è nel cassetto, ben ripiegata. E lì resterà, finché non torneranno gli ideali originali, che sono stati "usurpati"». Serafini non accoglierà l’invito, «perché attende il federalismo». E poi ci sono motivazioni storiche. «Garibaldi - continua Serafini - una volta sbarcato a Marsala, avrebbe fatto bene a prendersi una sbronza colossale con il vino liquoroso di quelle parti, per poi tornare indietro. E invece è andato avanti, tirandosi dietro dei mafiosi per attraversare lo stretto (di Messina) ». Serafini è convinto che la Storia del Risorgimento sia stata scritta male, anche a danno del Sud: per questo i partigiani borbonici sono passati per una banda di briganti.

La bandiera italiana per i leghisti, alla vigilia del 150 anniversario dell'unità d'Italia è simbolo di sopraffazione e garanzia di iniquità.

Serafini ha ragione a dire che era meglio Garibaldi fosse tornato indietro, ma quel tricolore di cui oggi si vergogna, era sventolato dai suoi nonni quando occuparono e depredarono con una spietata guerra d'occupazione il sud Italia.

fonte ansa

lunedì 4 ottobre 2010

Thanet offshore wind farm: il più grande parco eolico del mondo

Quando parlo di sostenibilità ed energie rinnovabili, qualcuno mi guarda con sospetto, forse ritenendomi un inguaribile sognatore. Se non vogliamo tornare al medioevo, l'umanità dovrà trovare entro i prossimi 30 anni un'alternativa efficiente e sostenibile ai combustibili fossili.

Mission Impossible? Assolutamente "possible"!

Non credo personalmente al nucleare come risposta. Le tecniche basate sulla fissione dell'atomo, considerate le attuali scorte disponibili di Uranio(*), non potranno fornire l'autonomia energetica ed il raggiungimento delle condizioni di sostenibilità auspicate. Se guardiamo poi i costi legati allo smaltimento delle scorie radioattive, la presunta efficienza di produzione delle centrali di nuova generazione viene decisamente meno.

Così mentre in Italia si discute in gran segreto delle location in cui dovrebbero essere realizzate le nuove centrali nucleari (pare proprio che nessuno sia felice di avere una centrale nucleare dietro casa, neanche i più ferventi sostenitori della fissione dell'atomo), in Germania è stato deciso di non investire più su tale tipo di tecnologia .

Paesi produttori di petrolio come Gran Bretagna e Danimarca stanno investendo su energie alternative.

Il premier danese Rasmussen ha annunciato in questi giorni che la Danimarca sarà del tutto indipendente dai combustibili fossili entro il 2050. Non sarà semplice ma questo obiettivo ambizioso potrà essere realizzato con l'uso combinato dell'energia ricavata dalle biomasse ed il contributo di altre fonti rinnovabili come il solare, l'eolico ed il geotermico.

In Gran Bretagna è stato inaugurato a Settembre il più grande parco eolico del mondo. Costruito dal gruppo svedese Vattenfall nel Mar del Nord al largo delle coste del Kent, nel sud-est dell'Inghilterra, prevede al momento in funzione 100 turbine ma tra 4 anni, quando l'impianto sarà a regime, ne conterà 341 che saranno in grado di produrre 300 Mega Watt, energia sufficiente ad alimentare più di 20000 abitazioni.

Secondo le statistiche della RenewableUK, la capacità totale degli impianti eolici off-shore del Regno Unito ha raggiunto i 1.341 MW, superando i 1.100 MW raggiunti dagli impianti di tutto il resto del mondo.

Nel Regno Unito ci sono circa 250 impianti eolici, tra cui una dozzina off-shore ed in aggiunta nuovi impianti verranno creati entro il 2020, portando così la potenza prodotta a 25 Gigawatt.

Non bisogna essere degli inguaribili ecologisti né dei sognatori per capire come lo sviluppo e l'uso delle energie rinnovabili, rappresenti un' opportunità imperdibile per la ripresa e la crescita economica e soprattutto la migliore garanzia di un futuro sostenibile per i nostri figli e le generazioni che verranno.

Thanet offshore wind farm - Il più grande parco eolico del mondo



(*) sul tema delle scorte di Uranio c'é una disputa aperta tra i pro ed i contro: le stime (piu' pessimistiche) parlano di disponibilita' di uranio per altri 50-60 anni. In realta' la stima si riferisce al prezzo attuale di estrazione. Se le tecniche estrattive miglioreranno, o semplicemente il mercato dell'energia portera' ad essere molto competitivo l'uranio, si iniziera' ad estrarre da miniere a costi più economici, portando cosi' la stima oltre 200 anni (o comunque, molto piu' di 50-60 anni).

lunedì 27 settembre 2010

La casa del Calcio Catania per far crescere un'intera città

Il calcio non è solo un gioco, se ne facciano una ragione i romantici del pallone. Il mondo del calcio genera ricavi tutt'altro che marginali per il PIL italiano e non solo.

Secondo gli ultimi dati Deloitte (2010), il Manchester United registra ricavi per 400 milioni di euro e quelli combinati delle venti squadre top d’Europa ammontano complessivamente a più di 4 miliardi di euro.

I principali quattro club italiani (Juventus, Milan, Inter e Roma) hanno registrato rispettivamente ricavi per 203, 196, 196 e 146 milioni di euro.

In Italia il 70% dei ricavi proviene direttamente dai diritti TV ed il restante 30% è prodotto da introiti da stadio e merchandising. Negli altri grandi campionati europei la composizione dei ricavi è invece più bilanciata.

Davanti a questi colossi, una piccola società come il Calcio Catania, non ha molte possibilità di sopravvivere a meno di ricoprire un ruolo di pura comparsa.

Ma nelle aziende di successo, oltre al prodotto, la differenza la fa la qualità del management e la sostenibilità della strategia che ne sostiene le proprie decisioni.

Il Calcio Catania s.p.a. ha deciso innanzi tutto di ridurre i costi operativi che nel calcio italiano sono in grandissima parte legati alla voce emolumenti. Seguendo l'esempio delle società professionistiche americane, da tempo il Catania applica una politica di salary cap mentre per il mercato, l'amministratore delegato Pietro Lo Monaco, profondo conoscitore del calcio argentino, ha puntato da sempre su talenti sudamericani e su giovani provenienti dalle serie inferiori e/o cresciuti nel vivaio della società etnea.

Quest'ultima voce è comparabile a quella che in un'azienda si chiama innovazione. Ma l'innovazione non si improvvisa, si realizza solo se si attua una governance appropriata investendo su infrastrutture, ricerca e sviluppo, processi, organizzazioni e risorse umane adeguate.

La costruzione del centro sportivo che verrà completato a Dicembre, è la risposta implementativa a questa strategia. La nuova casa del Calcio Catania, ha dichiarato recentemente non a torto Pietro Lo Monaco, è come una vittoria in Champions League per una società come il Catania.

Si contano sulla punte delle dita di una mano, le società che hanno realizzato strutture similari in Italia. Una piccola squadra come il Novara ha attuato una strategia similare e nonostante il limitato bacino d'utenza, sta costruendo i successi degli ultimi anni grazie ad una gestione oculata ed al centro sportivo novarello inaugurato nel Settembre 2007.

Secondo il presidente del Catania Nino Pulvirenti, nel centro sportivo che sta sorgendo a Torre del Grifo nel comune di Mascalucia, lavoreranno a regime circa 200 persone, di cui un centinaio almeno da assumere nei prossimi anni.

Non si riesce a cogliere l'importanza di queste cifre, se non si tiene conto del contesto economico in cui questo impianto sta nascendo. E' notizia di questi giorni che 40000 persone si sono candidate per uno dei 240 posti di lavoro del nuovo negozio Ikea che verrà aperto nei prossimi mesi a Catania, città in cui la disoccupazione giovanile supera il 40%.

Ma i progetti della società di Nino Pulvirenti non si limitano "solo" alla permanenza nella massima serie, nè alla costruzione del centro sportivo. Seguendo l'esempio della Juventus in Italia e di società come l'Arsenal in Inghilterra, consegnato il centro sportivo, inizieranno i lavori per la costruzione di un nuovo centro polifunzionale che includerà il nuovo stadio. Questo permetterà di aumentare i ricavi, variandone la distribuzione e diminuendo la dipendenza dai diritti TV.

Il calcio Catania non gioca solamente la domenica per il diletto di noi inguaribili tifosi, ma sta costruendo un futuro da cui un'intera comunità potrebbe trovare fonte d'ispirazione per tornare ad essere quella città che orgogliosamente veniva definita 30 anni fa la Milano del sud.

giovedì 23 settembre 2010

Chi sono i veri terroni ...

L'aria del continente, da cui il mio blog ha preso il titolo, non è solo il testo scenico in tre atti di Nino Martoglio, ma quell'atteggiamento di supponenza che alcuni siciliani assumono una volta emigrati al nord.

Dire che io ne sia sempre risultato indenne, sarebbe disonesto. Ho deciso infatti di scrivere questo blog due anni fa, per tentare di esorcizzare il processo in corso e ridurre gli evidenti effetti della mia "continentalizzazione" ...

Mi chiedevo, ma perché i miei corregionali hanno ridotto la mia bella Sicilia in questo modo? Perché gli abitanti del bellissimo sud Italia, a volte sono così incivili?

Questa estate, prima di lasciare la "mia" Milano per le meritate ferie, ho come sempre fatto una scorta di libri. Ho trovato in libreria, in bella mostra, un libro di cui avevo sentito parlare nel blog di Beppe Grillo : Terroni di Pino Aprile: ovvero, tutto quello che è stato fatto perché gli italiani del Sud diventassero meridionali.

Pur essendo convinto dell'importanza fondamentale di uno stato italiano unico ed indivisibile, ho cercato sempre di avere una visione critica ed obiettiva degli avvenimenti che condussero 150 anni fa, all'unificazione del nostro paese.

Si capisce presto, leggendo libri di autorevoli storici e giornalisti come Denis Mack Smith o Lorenzo Del Boca che la storia del risorgimento italiano, così come studiata a scuola, è una favoletta frutto della fantasia della propaganda sabauda.

Di Del Boca, nativo di quella Val Sesia dove oggi alcuni sindaci leghisti bandiscono l'ingresso alle donne con il velo ed i "vu cumprà", ho già parlato nel mio blog, citando il suo splendido libro Maledetti Savoia.

Scrive il piemontese Del Boca:
A partire dal 1860, l’Italia non piemontese non è stata liberata, ma conquistata. Le regioni meridionali non sono state unite nell’unica Italia, ma annesse. L’Italia del Sud e la sua gente sono state maltrattate, anche in modo volgare. Per infangare l’immagine di Francesco II, cacciato dal suo Regno delle due Sicilie, i servizi segreti piemontesi misero in giro una serie di fotomontaggi di sua moglie, la regina Maria Sofia, in atteggiamenti pornografici.

Evidentemente il metodo Boffo non è stato inventato da vittorio feltri ...

Tornando a parlare di cose serie, Terroni di Pino Aprile, offre un ulteriore contributo alla verità storica. Si legge in un fiato, lasciandoti un misto di frustrazione e senso di rivalsa dentro.

Prima del 1861 i veri terroni non erano gli abitanti del sud Italia, ma quelli della sedicente "padania". Il regno Borbonico poteva vantare un tessuto industriale da fare invidia all'impero britannico ed un prodotto interno lordo solo inferiore a quello degli inglesi e della Francia.

Gli uomini del sud non sono indenni da colpe, non è questa la tesi che sostengo, ma per capire quanto sia stato fatto per creare le disparità economiche che ancor oggi affliggono gran parte del nostro paese, bisogna riportare alcune cifre.

A soli due anni dalla spietata colonizzazione del Regno delle due Sicilie, erano state sottratte ricchezze alla stato borbonico, per un ammontare attuale di circa 1500 miliardi di euro .. poco meno dell'attuale debito pubblico accumulato in 20 anni dai nostri mediocri politici.

Questi capitali furono in parte utilizzati per ripianare i bilanci dell'indebitato stato sabaudo e per arricchire personalmente, quel monarca che la sua propaganda definiva galantuomo ...

Invito tutte le persone intellettualmente oneste, a festeggiare i 150 anni dell'unità d'Italia, rivedendo e studiando la vera storia del risorgimento, ridando così dignità a quei popoli costantemente insultati e dileggiati da uomini totalmente ignoranti che continuano a sostenere che la causa dell'arretratezza del sud Italia sia di natura genetica ...

Come mi disse una mia amica di Oslo, al mondo c'é sempre qualcuno più terrone di te ...

venerdì 3 settembre 2010

Hawking se Dio non esiste, chi ha creato il nulla?

Secondo lo scienziato inglese Stephen Hawking, non è stato necessario l'intervento di alcun Dio per creare l'universo.

In sintesi, lo scienziato britannico sostiene che l'universo rappresenti semplicemente una conseguenza inevitabile delle leggi della fisica. «Poiché esistono leggi come quella della gravità - sostiene il matematico nel libro di cui è coautore il fisico americano Leonard Mlodinow - l'universo può essere stato creato dal nulla».

Supponendo che non esista un essere superiore che per convenzione abbiamo deciso di chiamare Dio, vorrei chiedere ad Hawking ... come fa qualcosa a crearsi dal nulla? Non contraddice questo, proprio le leggi inviolabili della fisica?

Ma poi le leggi della fisica chi le ha create?

Si potrebbe replicare che esse siano sempre esistite. Ma questa è la risposta che normalmente gli uomini di fede danno quando si avventurano a dimostrare "scientificamente" l'esistenza di Dio: Dio è sempre esistito ... non è stato creato, proprio come le leggi inviolabili della fisica !

In pratica atei e credenti utilizzano le stesse assunzioni per pervenire a conclusioni diverse.

Aggiunge Hawking «se Dio avesse voluto creare l'universo allo scopo di creare l'uomo, non avrebbe avuto senso aggiungere tutto il resto».

Invidio ad Hawking la capacità di leggere nella mente di Dio perché a me Lui sorprende sempre ogni giorno.

Dio ha rivelato ai piccoli ciò che ha nascosto ai sapienti. Ha dato agli uomini il suo unigenito Figlio e lo ha mostrato per primo ai più poveri, ai diseredati ed alle persone più umili.

Da "sapiente" e credente, non avrei mai potuto immaginare il suo disegno se non l'avessi visto realizzato ...

Apprezzo Hawking come scienziato, ma con background simili al suo, pur essendo decisamente meno intelligente, sono arrivato alla conclusione diametralmente opposta ... Dio esiste e tutto è stato creato da Lui, comprese le "sacre" ed inviolabili leggi della fisica. Come scritto nei vangeli Lui è la via la verità e la vita.

Leggete il vangelo, io ad oggi non ho trovato una virgola fuori posto nella parola e negli insegnamenti di quell'uomo vissuto duemila anni fa e sfido chiunque a dimostrarmi il contrario.

Basta questo per dimostrare che Dio esiste? No cari amici, non basta.

Qual è allora la verità? Vi auguro possa essere il vostro cuore a rivelarvela, ma siate umili se volete davvero apprenderla.

Quello che posso dirvi è che durante i miei lunghi anni di studi di ingegneria, dove ho appreso anche le leggi della fisica, ho compreso che è più probabile avvitare una vite con un martello che dimostrare con gli strumenti della scienza e della tecnologia, l'esistenza o la non esistenza di Dio.

Non temete però, tutti conosceremo la verità ... forse dopo aver lasciato questa vita, ma allora nè io nè Hawking saremo in grado di raccontarvela ...

venerdì 27 agosto 2010

Il metodo Boffo e l'olio di ricino

Un'opposizione inesistente, ha cercato di rispondere al degrado del berlusconismo, non combattendolo ma imitandolo. Questa ricerca spasmodica del leader carismatico ha tralasciato i contenuti, badando più alla forma.

Bersani e la sua cricca di amebe, quando va bene, fanno opposizione denunciando i comportamenti biasimevoli e le leggi ad personam del premier. Ma l'italiano è poco sensibile a questi temi (sigh) si scuote solo quando qualcuno o qualcosa peggiorano la sua vita, quando a pagare è la sua famiglia.

Mi è capitato di chiedere a dei fan accaniti di Berlusconi, con sincera curiosità, di elencarmi almeno tre delle riforme e dei provvedimenti, presi negli ultimi 16 anni da uno dei tanti governi presieduti dal cavaliere che hanno davvero cambiato in meglio la vita degli italiani.

Ad oggi non ho ricevuto risposte, al massimo qualcuno ha farfugliato cose in cui probabilmente non credeva neanche lui ... la sicurezza? la qualità della vita? ... barzellette del tutto simili a quelle raccontate dal premier.

Per convincere gli italiani, invece che della Daddario e dei processi Mills, si dovrebbero esporre in dettaglio i fatti.

Berlusconi ha governato per 3 legislature negli ultimi 16 anni. Almeno 12 anni è stato al potere, guidando esecutivi con larghissime maggioranze. Nonostante questo:
- nessuna o poche delle riforme liberali promesse è stata realizzata (paradossalmente il comunista Bersani ha fatto più del "liberale" Berlusconi)
- il debito e la spesa pubblica sono aumentati
- la vita degli italiani non è affatto migliorata ma peggiorata e per la prima volta dalla fine del secondo conflitto mondiale, una generazione nel nostro paese sarà più povera di quella dei propri padri.

Grazie a Dio il berlusconismo è al tramonto. Non si sa cosa verrà dopo, se sarà perfino peggio, ma mi sembra di vivere gli ultimi giorni di Pompei.

Lo dimostra il modo con cui gli imponenti mezzi di (dis)informazione del premier, attaccano chi vuole opporsi o semplicemente criticare lo stato di degrado del nostro paese e l'incapacità di Berlusconi a risolvere, oltre ai suoi, i problemi della gente.

Oggi i "servi sciocchi" del premier, usano sistematicamente il metodo usato contro Dino Boffo, l'ex direttore dell'avvenire, colpevole di aver criticato i comportamenti "inadeguati" ed immorali del presidente del consiglio e per questo sottoposto ad una indegna campagna diffamatoria da parte del Giornale di Vittorio Feltri.



Con il metodo Boffo le inchieste giornalistiche non sono create per ricercare la verità, denunciare eventuali distorsioni nella vita politica. Ma dalla politica invece, ricevono lo spunto per essere create e qualche volta inventate di sana pianta, allo scopo di intimidire ogni voce critica, o distruggere la reputazione dell'avversario di turno del "padrone" e poco importa se tra loro possa capitare anche la madre dei suoi figli.

I fascisti usavano l'olio di ricino, i suoi eredi oggi il metodo Boffo. Come il fascismo anche questa pagina nera del paese finirà presto ..

Chi verrà dopo? Non certo questa opposizione chi vivrà vedrà ...

mercoledì 14 luglio 2010

Indovina chi viene a cena stasera ...

Che Bruno Vespa fosse l'antitesi del giornalista obiettivo che fonda la sua etica sulla semplice esposizione dei fatti, era apparso palese anche ai più grandi fun di Emilio Fede.

La presenza di Cesare Geronzi, Mario Draghi ed il cardinale Bertone alla cena organizzata a casa del "giornalista" con Berlusconi e Casini, non è sembrata ai più né casuale né improvvisata. E' evidente infatti che quello di Vespa (o di chi per lui), non sia stato solo il semplice tentativo di includere il camaleontico partito di Casini tra le forze politiche che sostengono l'attuale maggioranza di governo, ma un chiaro messaggio al premier: è necessario porre rimedio ai potenziali disastri che il perdurare della crisi economica, potrebbe causare al nostro paese.

Secondo un articolo pubblicato sul Fatto, il debito pubblico è cresciuto, al netto della cassa, di 13 miliardi fra Aprile e Maggio di quest’anno, raggiungendo la cifra record di 1.827 miliardi. Facendo le debite proiezioni questo vuol dire che, anche supponendo che la manovra appena varata sia pienamente efficace e che il Pil italiano cresca nei prossimi tre anni dell’1,3 per cento, per mantenere gli impegni presi in Europa serve un’altra manovra da 25 miliardi di cui 16 nel biennio 2011/2012.

Altro che politica estera del “cucù” ... presidente, con tutto il rispetto, faccia un favore a lei e a tutti gli italiani ... se ne vada in una delle sue innumerevoli e meravigliose ville sparse in giro per il mondo e si occupi, finalmente a tempo pieno, dell'unica cosa che pare starle davvero a cuore cioé, scusi il termine "u pilu" di albanesiana memoria ...

Finché questo governo del dire e non del fare, pieno di corrotti ed incapaci non cadrà, non avremo alcuna possibilità di affidare la gestione della peggiore crisi finanziaria che si ricordi dalla fine del secondo conflitto mondiale, a persone serie, oneste e competenti.

giovedì 1 luglio 2010

Berlusconi - noblesse oblige

Silvio Berlusconi, in visita ufficiale in Brasile, ha candidamente confessato, durante una riunione con degli imprenditori italo-brasiliani, di avere voglia in mattinata di copulare con una cameriera (sai che novità) ... cito letteralmente il cavaliere:

Devo soffrire di mancanza di memoria: "Stamani in albergo volevo farmi una ciulatina con una cameriera. Ma la ragazza mi ha detto: 'presidente, ma se lo abbiamo fatto un'ora fa...'". Risate in sala e postilla del Cavaliere: "diffidate di chi non sa ridere, diffidate..."

Cavaliere, mi creda, chi scrive ama ridere di se stesso e della vita. Ma non mi verrebbe mai in mente di raccontare una barzelletta osé ad un prete durante la confessione, né di parlare della sofferenza nell'assistere un genitore malato terminale di cancro, allo stadio durante una partita di calcio.

Le sarei grato se riuscisse a contestualizzare la sua esuberanza che tanto piace a molti italiani, in ambiti meno formali e soprattutto non all'estero, dove con buona pace di quello che dicono i suoi giornali (oggi Feltri su Radio 24 sosteneva tesi deliranti sul prestigio che l'Italia avrebbe acquisito grazie a lei), la reputazione del nostro capo del governo è comparabile a quella dei clown al circo ...

martedì 29 giugno 2010

Mangano non era un eroe ... ma un mafioso

Secondo la corte d'appello del tribunale di Palermo, Marcello dell'Utri ha avuto rapporti penalmente rilevanti con la mafia.

Questa sentenza, come tutte quelle emesse da un tribunale di un paese democratico, non si commenta ma si rispetta.

Secondo il nostro ordinamento, il senatore del popolo delle libertà, ha un altro grado di giudizio per dimostrare la sua innocenza, fino ad allora mi limiterò a prendere atto delle decisioni dei giudici palermitani.

Non posso invece non sottolineare, al contrario di chi ha deciso di difendere tout court il senatore più per partito preso che per un'effettiva conoscenza delle carte processuali che su una cosa non potrò mai essere d'accordo con il senatore siciliano, Mangano non era un eroe, ma un assassino, un mafioso che ha commesso reati che ogni siciliano dovrebbe condannare senza se e senza ma ... gli eroi per noi siciliani onesti, sono altri e sono quegli uomini che hanno pagato con la vita, la lotta a cosa nostra.

Un pò di rispetto almeno per loro, se non riesce ad averlo per se stesso, caro senatore Dell'Utri.

lunedì 28 giugno 2010

Brancher il ministro della mandorlata

Dalle mie parti quando qualcuno si da delle arie, senza aver alcun titolo per farlo, viene subito epitetato come "u diritturi da minnulata" (*) - il direttore della mandorlata, cioé del nulla.

Quando ho saputo della nomina dell'onorevole Aldo Brancher a ministro del federalismo, mi sono chiesto: ma di cosa si occupa il ministro al federalismo? Inoltre, in un momento in cui si cerca di ridurre all'osso la spesa pubblica e gli sprechi, era davvero INDISPENSABILE creare un nuovo ministero, tenuto conto che della materia se ne dovrebbero già occupare i dicasteri di Calderoli, Bossi e Fitto?

Non poteva il presidente del consiglio, cedere la carica ad interim del ministero allo Sviluppo Economico, visto che tale poltrona era stata resa vacante dalle dimissioni dell'ormai ex ministro Scajola? Oppure, non poteva limitarsi a nominare il "capacissimo" e "stimatissimo" Brancher ad un ministero che nell'attuale governo pare non esistere, come quello di "poco conto" dedicato alla sanità?

Inutile sottolineare quanto poco opportuno possa sembrare a chi scrive, la nomina a ministro di una persona sotto processo, ma nulla ci stupisce più del governo del fare che approfittando di un'opposizione inesistente, anche questa volta ne ha fatta un'altra delle sue.

Le ragioni, misteriose qualche giorno fa, sono sempre le stesse, evitare di far processore se stessi e gli amici degli amici ... la politica non come servizio, ma come premio a chi ha bisogno di risolvere problemi che con il bene pubblico, poco hanno da spartire.

Allora che dire sulle deleghe del nuovo ministero al federalismo? Mi sembra coincidano perfettamente con quelle del ministero della mandorlata ... Buon lavoro signor ministro ...



(*) l'espressione colorità, ma efficace, andrebbe ulteriormente contestualizzata: luogo pubblico, ingresso in pompa magna del personaggio in oggetto e voce che si erge dal nulla urlando "arrivau u diritturi da minnulata" (è arrivato il direttore della mandorlata) ...

martedì 15 giugno 2010

Padania? Padania who?

Anche se il tecnico toscano della nazionale non mi fa impazzire a livello empatico, non posso che dargli ragione ... ma chi se ne frega per chi tifano a radio padania, questi come si dice dalle mie parti sono "nuddu ammiscatu cu nenti" (nessuno mischiato con il nulla).

Gli inglesi quando qualcuno parla di emeriti signori nessuno rispondono Mr. who? Quindi alla domanda cosa ne pensi dei cronisti di radio padania ... rispondo padania who?


giovedì 3 giugno 2010

Consigli per le vacanze - Rodi

Dato che per organizzare il mio weekend lungo a Rodi, ho ampiamente utilizzato i consigli dei vari viaggiatori per caso, mi sembra il minimo condividere la mia esperienza e dare, nel mio piccolo, qualche suggerimento a chi decidesse di scegliere questa magnifica isola per le proprie vacanze.

Innanzitutto chiarisco quali erano i nostri desiderata - Approfittando del mini ponte del 2 Giugno, organizzare una vacanza con Alessandra in assoluto relax al mare, combinando escursioni in città storiche e luoghi ricchi di cultura e tradizioni.

Rodi è sembrata quasi subito una meta adatta alle nostre aspettative, così all'inizio di Maggio tramite il portale expedia, ho prenotato sia i voli - via Atene con Olimpic Air da Milano Malpensa e l'albergo. L'hotel prescelto è stato il Lindian Village Hotel (località Lardos Beach) che suggerirei senza nessun problema sia per la splendida spiaggia che per la qualità della struttura, moderna, pulita e piena di comfort. Il villaggio, anche dal punto di vista logistico, è perfetto per l'organizzazione delle escursioni (Lardos è a pochi Km dalla splendida Lindos) infatti è posto al centro della costa orientale, la migliore dal punto di vista delle spiagge. Noi abbiamo scelto la camera più economica (Mediterranean) che ci è sembrata perfetta, con tanto di terrazzino con vista sui promontori che dominano la costa, a due passi dalla spiaggia. Se poi volete esagerare ed avete soldi da spendere, la struttura offre anche diverse suites con piscina privata o con jacuzzi ...

Iniziamo con la parte del viaggio che certamente poteva essere migliorata. La combinazione dei voli di linea (Olimpic Air da MXP) ha lasciato a desiderare. La partenza da Milano venerdì sera alle 20 e 50 era perfetta per le nostre esigenze, ma la coincidenza ad Atene per Rodi era prevista solo alle 6 e 20. Il ritorno anche questo non ideale, perché con il volo delle 14 e 20 in partenza da Rodi, siamo stati costretti ad attendere 4 ore prima di prendere la coincidenza per Milano alle 18 e 30. Se potete, cercate dei voli diretti che in estate dovrebbero essere ampiamente disponibili (easy jet ed altre low cost operano voli diretti in questo periodo da Milano a Rodi).

Primo Giorno
Arrivati a Rodi abbiamo ritirato la vettura (un must a Rodi) e ci siamo subito recati in direzione sud - est. Breve colazione ad un baretto posto al bivio tra Lardos e Lindos. Acquistata la nostra scorta di bottigliette da 1/2 litro ad un mini market attiguo (in albergo avevo letto, costassero una fortuna) ci siamo subito recati al Lindian Village che si trova sulla strada che va da Lardos/Lindos alla spiaggia remota di Gennadi.
Distrutti dalla nottata passata in aeroporto abbiamo deciso di passare tutta la giornata in spiaggia. Per la cena abbiamo optato per una taverna di Lindos. La To Kamapiko Taverna che ha una terrazza con una bellissima vista sull'acropoli e quel che più conta, una cibo di qualità eccezionale, davvero tradizionale greco ed un personale cordialissimo tra cui un ragazzo italiano Simone che si è preso cura di noi. Costo per due persone 50€ incluso antipasto (porzioni enormi), main course a base di pesce freschissimo, dolce, vino ed acqua. siamo tornati anche l'ultima sera alla taverna To Kamapiko che è in assoluto il luogo dove abbiamo mangiato meglio. Per trovarla vi conviene entrare dall'ingresso B di Lindos, quello sito vicino alla baia di San Paolo, proveniendo da Nord (Rodi), il secondo.

Secondo Giorno
Dopo la prima colazione mattinata di relax in spiaggia. Verso le undici ci siamo messi in viaggio verso la città medievale di Rodi. Non mi dilungo con le descrizioni, molto è già stato scritto sulla splendida cittadella medievale patrimonio dell'unesco. Da non perdere assolutamente la visita al palazzo del gran maestro, posto alla fine della via dei cavalieri ed al museo archeologico. Un consiglio, provate a perdervi camminando attraverso i vicoli della cittadella, ci sono angoli bellissimi che vanno scoperti da soli. Pianificate almeno una mezza giornata per visitare la città. Prima di lasciare Rodi abbiamo deciso di recarci su Monte Smith per visitare l'acropoli (niente di eccezionale) ed ammirare la città dall'alto.
Per la cena il piano era quello di visitare sulla costa occidentale un piccolo villaggio di pescatori Kameiros Skala, tanto pubblicizzato dalla guida e quindi tagliando trasversalmente l'isola, tornare in albergo nella tarda serata. Nonostante una cartina e due navigatori sono riuscito a perdermi ed invece di proseguire sulla litoranea in direzione sud, dopo quasi due ore girovagando tra montagne (ebbene si a Rodi ci sono le montagne) mi sono trovato in pratica al centro dell'isola in località Apollona. Tra Apollona e Platania (il villaggio successivo), esiste una specie di stradina (16 Km) che porta dopo una serie infinita di tornanti, al villaggio di Laerma, da li scoraggiati, abbiamo deciso di recarci verso l'hotel ed abbiamo finalmente raggiunto intorno alle 22 Lardos, dove abbiamo cenato in una Taverna sulla strada principale del paese.
Con il senno di poi, questa piccola disavventura si è rilevata una delle parti più divertenti del viaggio e rivedendo il giorno successivo quei luoghi alla luce del sole, abbiamo potuto apprezzare anche i bellissimi scenari che l'interno di questa isola possono offrire ai visitatori.

Terzo Giorno
Dopo il consueto pigrare in spiaggia nella mattinata, ci siamo messi in viaggio (ripercorrendo a ritroso il percorso della notte precedente direzione Kameiros Antica, senza dubbio il sito archeologico più importante dell'isola. La visita di Kameiros Antica (ticket 6€) piacevole nonostante un sole caldo. Decisamente consigliabile il sito in ore fresche.
Da Kameiros Antica, parafrasando Lucio Dalla, anche un bambino non dovrebbe perdersi per raggiungere Kameiros Skala che si trova a circa 15 Km più a Sud sulla litoranea. A Kameiros Skala abbiamo pranzato nell'ultima taverna (sono due) posta nel piccolo porticciolo da dove quotidianamente parte il traghetto per la piccola isola di Chalki che dicono meriti una piccola escursione.
La fama costruita attorno alla peculiarità di questo piccolo villaggio, a me è parsa fin troppo generosa ed anche i costi non mi sono sembrati economicissimi a meno che non abbiate voglia di affidarvi all'immancabile menù turistico con il pesce che propone la casa ... se dovete andarci apposta per questo, rimanete sulla costa orientale e recatevi in una delle piccole taverne del piccolo villaggio di Haraki (località segnata sulle strade e mappe come Charachi) circa 10 Km a nord di Lindos, luogo che infatti abbiamo prescelto per la sera.
Dopo pranzo rotta verso sud, prima tappa Kritinia con relativa visita dei resti del castello medievale. La vista merita da sola il viaggio. Piccola particolarità, una signora anziana vi farà segno di fermarvi offrendovi bibite ed altri prodotti locali. Lo farà in maniera gentile e dato che si occupa della pulizia del luogo, un euro e 50 per una lattina di coca, non dovrebbero essere un grosso dazio da pagare. Da Kritinia ci siamo spostati verso Monolithos. Anche qui resti di uno dei 30 castelli costruiti dai cavalieri dell'ordine di san Giovanni e vista da togliere il fiato.
Rispetto al piano originario, dato che la stanchezza si faceva sentire, abbiamo deciso di cancellare la prevista visita alla penisola di Prasonisi posta all'estremo sud dell'isola e deviando decisamente verso est, abbiamo deciso di goderci un altro pò di mare al Lindian Village.
Per la cena, come anticipato sopra, abbiamo optato per Haraki - Taverna il Capitano. Anche quì non ci siamo fatti mancare nulla ... e non scegliendo pesce e puntando sui tradizionali Moussaka e Gyro, ce ne siamo usciti con circa 15€ a persona.

Quarto Giorno
La mattinata in spiaggia come sempre. Nonostante la toccata e fuga della prima sera, mancava ancora ai nostri tour quella che giustamente molti considerano la perla dell'isola di Rodi, il villaggio bianco di Lindos. La visita dell'acropoli in piena ora di punta può essere un incubo per la folla, ma avendo la pazienza di aspettare che la gente decida di andare a pranzo, è possibile godersi un sito archeologico bello e l'ennesima vista mozzafiato sulle splendide baie che circondano questo piccolo villaggio.
Prima di tornare in spiaggia per la consueta tintarella pomeridiana, abbiamo fatto una piccola deviazione a sud visitando Archangelos famoso per le ceramiche ed i tappeti ... né l'uno né l'altro sono pervenuti e purtroppo quella che ritengo l'unica attrazione del luogo, la chiesa dedicata all'arcangelo Michele, era chiusa. Da Archangelos ci siamo recati al piccolo monastero di Tsampika, dedicato alla omonima Madonna che i locali venerano particolarmente perché pare aver concesso a molte coppie, il dono di un bambino ... bhe visto che la cicogna tarda ad arrivare dalle nostre parti, ci siamo detti perché no ... certo la tradizione prevede che in caso di grazia ricevuta, il nome del piccolo o della bimba debba essere Tsampiko a Tsampika ... nel nostro caso se dovesse accadere "fatta la grazia ... gabbato lu santu" ...
Il quarto giorno era purtroppo l'ultima sera per noi e per non correre rischi ci siamo di nuovo recati dai nostri amici della Taverna di Lindos To Kamapiko, mangiando al solito alla grande..

Quinto Giorno
Poco da dire, mattinata in spiaggia fino alle 10, colazione, check out e rotta verso l'aeroporto. Peccato per la combinazione dei voli, avremmo potuto certamente sfruttare meglio questa giornata. Il ritorno a Milano, triste come sempre quando finisce una vacanza, consolandoci pensando alla prossima ...

Lindos Acropoli - Isola di Rodi

martedì 11 maggio 2010

Emilio Fede ...

Duemila anni fa, per trenta denari, si vendeva un uomo innocente. Mi chiedo onestamente quando debba essere pagato un "giornalista" del genere, per rendersi così ridicolo.

Ma la dignità questo uomo sa cosa sia? Come fa a dormire la notte?

Sciascia dovrebbe coniare un nuovo aggettivo per questo mio corregionale, quaquaraqua suonerebbe troppo edificante.

Secondo Emilio Fede, forse la principale colpa di Roberto Saviano è di non essere riuscito ancora a farsi ammazzare ...

sabato 1 maggio 2010

La risonanza, la musica e la voce di Dio ...

In natura tutti i sistemi reagiscono in modo diverso quando sono forzati ad "oscillare" e ad una certa frequenza, l'ampiezza delle loro oscillazioni ha un massimo.

Quando si verifica questa condizione fisica, si dice che il corpo è in condizione di risonanza.

Tutti noi abbiamo potuto sperimentare il fenomeno della risonanza. Da piccoli seduti su un'altalena, avremo sicuramente notato che spingendo con una certa periodicità, a parità di sforzo, l'ampiezza dell'oscillazione diventava più ampia.

La risonanza acustica è il fenomeno di amplificazione delle onde sonore che caratterizza i risuonatori ed è un principio su cui si basa il funzionamento di quasi tutti gli strumenti musicali.

La musica mi da lo spunto per riflettere sul fenomeno della risonanza non tanto in merito agli aspetti legati alle leggi della fisica, ma a qualcosa che mi lascia sempre perplesso ed a volte mi commuove.

Quante volte nella vita si vivono esperienze che fanno risuonare i nostri cuori, regalandoci emozioni diverse, incredibilmente profonde ed intense. Come un diapason che oscilla ad una frequenza di 440 Hertz, la nostra attenzione diventa massima ascoltando della buona musica. Sia questa un'aria di Bach, una canzone dei Pink Floyd o un'esecuzione con la chitarra classica di uno dei capolavori di Tom Jobim.

Parlando del principio di indeterminazione di Heinseberg che rappresentò una delle chiavi di volta della meccanica quantistica, Albert Einstein disse: "Non credo che Dio abbia scelto di giocare a dadi con l'universo".

Einstein aveva torto, ma forse non del tutto. Si rimane stupefatti dalla meravigliosa complessità della natura e siamo ben lungi dall'aver scoperto tutte le leggi dell'universo ed i segreti che stanno dietro al più grande miracolo della creazione, la vita.

Con 7 note musicali le combinazioni possibili sono pressoché infinite, ma solo con alcune di esse: la buona musica, Dio pare aprire un dialogo diretto con i nostri cuori, facendoli oscillare e dandoci l'illusione, per un attimo, di poter ascoltare la sua voce.

sabato 24 aprile 2010

La storia e la realtà, entità inconciliabili per chi sta al potere ...

Alla vigilia di una anniversario della liberazione in cui pare i partigiani non abbiano svolto alcun ruolo e gli americani ci abbiano liberato dei comunisti invece che dalle forze nazi-fasciste, riproviamo a raccontare la storia per come è avvenuta e non per come gli uomini al potere vorrebbero si fosse svolta.

Così ad esempio è tempo di restituire dignità ad un sud depravato delle sue ricchezze dall'occupazione dei Savoia. Un consiglio per chi desidera approfondire le incredibili menzogne dietro il risorgimento italiano: Maledetti Savoia di Lorenzo del Boca.

lunedì 15 marzo 2010

Rai-Agcom - irrilevanza penale, devastante messaggio politico

Secondo Nicolò Ghedini, le intercettazioni telefoniche che testimoniano il tentativo del premier di "azzittire" le trasmissioni scomode e pilotare le informazioni del TG1, non hanno alcuna rilevanza penale.

Il ragionamento del legale-deputato-legislatore personale del cavaliere, non fa una grinza. Così come non avevano alcuna rilevanza penale le frequentazioni del premier con "escort" a palazzo grazioli. Andare a mignotte, fino a prova contraria, non è reato in questo paese.

Quello che dimentica Ghedini è che politicamente questi fatti hanno una rilevanza devastante. Nel caso delle escort, il presidente del consiglio ha più volte mentito a reti unificate, inoltre quei comportamenti immorali sono contro i principi della chiesa ed i valori della famiglia tanto sbandierati dalla coalizione di centro destra. In merito alle manipolazioni delle informazioni, esse minano alla base la democrazia nel nostro paese ed è ormai evidente come il controllo dei media da parte del cavaliere, abbia influenzato l'opinione e le scelte degli elettori.

In questi giorni, ignorando o facendo finta di ... la par condicio e le restrizioni fortunatamente smontate dal TAR, Berlusconi ha utilizzato le sue reti e la televisione pubblica, per sciolinare senza alcun contraddittorio, le sue personalissime verità sul pasticcio della presentazione delle liste del PDL nel Lazio, teorie smentite ormai perfino dai suoi più stretti collaboratori.

Mentire mentire anche contro l'evidenza dei fatti, abbiamo più volte visto questo film negli ultimi 15 anni.

Tornando alla questione in oggetto, chiedere di censurare politici o trasmissioni di approfondimento, in modo da spegnere qualsiasi voce contraria sui media nazionali, dimostra quale sia il concetto della "libertà" e della democrazia di Silvio Berlusconi. Ancora una volta più che la forma (la rilevanza penale) conta la sostanza (il significato politico di tali gesti).

Speriamo che gli italiani, soprattutto quelli che in buona fede hanno dato fiducia al cavaliere, se ne accorgano decidendo di mandare un chiaro messaggio al premier nella prossima tornata elettorale.

sabato 13 marzo 2010

Clamoroso al Cibali 44 anni dopo


Dopo l'avverarsi della la profezia di parola a Dicembre e 44 anni dal goal di Facchin, il clamoroso al Cibali è di nuovo realtà.

Infatti era il 20 Febbraio 1966 quando per l'ultima volta il Catania riuscì ad imporsi in campionato contro l'Inter, mentre risale al 4 Giugno 1961 il mitico intervento di Sandro Ciotti che con il suo "clamoroso al Cibali" annunciò quell'incredibile sconfitta per 2 a 0 che costò il campionato all'Inter del Mago Helenio Herrera.

Quell'Inter dopo poco tempo sarebbe diventata per due volte consecutive, la regina d'Europa e questo da Italiano tifoso da sempre di tutte le nostre squadre in ambito internazionale, è un auspicio sincero oggi.

Stesso stadio, con il trucco rifatto ed un nome nuovo, Francesco Repice al posto di Sandro Ciotti, ma la sostanza è quasi la stessa ... due goal di scarto Catania batte Inter 3 ad 1.

Come avrebbe amato il mio caro padre, la cronaca sportiva la lascio ancora una volta alla voce di tutto il calcio minuto per minuto ... ma Papà cosa ti sei perso stasera ...

giovedì 11 marzo 2010

Quando è troppo è troppo ...

Tanto è grande la panzana sparata ieri da Berlusconi in conferenza stampa, sulla mancata accettazione delle liste del PDL alle regionali in Lazio che lo stesso Vittorio Feltri direttore del Giornale di proprietà della famiglia Berlusconi, ha deciso di dare poca rilevanza alle dichiarazioni del premier, evidenziando in prima pagina invece il costo della corruzione legata allo scandalo escort in Italia.

Anche in questo caso la realtà che supera la fantasia ... come se la Padania condannasse in quattro colonne in prima pagina, la xenofobia e le dichiarazioni deliranti dei vari Salvini e Borghezio, sull'Islam ed i lavoratori immigrati ...

Prima Pagina del Giornale dell'11 Marzo 2010

Balle arcoriane ...

Se io circolo con la patente scaduta e mi beccano mi fanno la multa. Se devo prendere un aereo alle 12 ed arrivo alle 13,30 lo perdo. Se voglio pagare una multa il giorno dopo la scadenza dei termini, sarò costretto a pagare una mora. Così se ci sono modalità per presentare le liste elettorali e queste modalità non vengono rispettate, non ci si può che attenere alla legge ed alle decisione degli organi amministrativi giudicanti.

Ma il premier Berlusconi si ispira da tempo al Marchese del Grillo, "io so io e voi non siete un (bip)". Non se ne può più delle sue balle.

Ieri, ancora una volta, il premier ha stravolto la verità, dando una versione dei fatti in oggetto che farebbe sfigurare in termini di creatività e fantasia, perfino il mitico scrittore di fantascienza Isaac Asimov.

Ma se c'era stato dolo nel comportamento dei radicali, dei carabinieri e dei giudici, perchè non denunciarlo subito?

Gli stessi giornali di proprietà del premier, ovviamente ben informati, avevano parlato di incredibili inadempienze da parte dei funzionari del PDL del Lazio. Belpietro su Libero, aveva etichettato come "polli della libertà" questi signori e Bossi come dilettanti allo sbaraglio.

Per ovviare a ciò, Berlusconi aveva perfino ricattato il capo dello stato, minacciando di scatenare la piazza se non avesse firmato il decreto interpretativo che avrebbe "risolto" il problema. Questo retroscena l'ha fornito non Marco Travaglio ma Bruno Vespa in un editoriale scritto sul Mattino di Napoli. Codice penale alla mano (*), solo per questo gesto, se provato, il premier rischierebbe almeno 10 anni di galera per attentato alla costituzione ed alle funzioni del presidente della repubblica.

Si rimane basiti davanti all'ennesimo spregio di tutte le regole che una democrazia moderna dovrebbe rispettare. Il presidente del consiglio (degli italiani ndr) passa facilmente dal ruolo di arbitro a quello di giocatore, cambiando quando necessario, le regole per vincere le sue personalissime partite.

E' di ieri l'approvazione del "legittimo impedimento" che di fatto rende immuni da tutti i procedimenti giudiziari il premier ed i ministri in carica. Roba da repubblica delle banane.

Nel frattempo, secondo l'OCSE, l'Italia è uno dei paesi più colpiti dalla crisi finanziaria sia nel breve che nel lungo termine (il PIL scenderà del 4,1%).

Milioni di lavoratori rischiano di rimanere a breve senza neanche il sostegno della cassa integrazione e non si vede assolutamente la luce fuori dal tunnel.

La stragrande maggioranza degli italiani viene tenuta all'oscuro di tutto questo (il caso della "ricostruzione" dopo il terremoto in Abruzzo è solo la punta dell'iceberg) da quando l'originale interpretazione della par condicio, ha di fatto posto una censura sulle trasmissioni televisive. Fino alla fine delle elezioni regionali, non sarà possibile affrontare in TV, nessuno dei temi che stanno davvero a cuore agli italiani.

Non m'importa delle nottate brave di Berlusconi e dei suoi tira piedi a villa Certosa o Palazzo Grazioli, mi piacerebbe piuttosto vedere, come auspica il presidente di confindustria Marcegaglia, azioni concrete per risolvere i problemi degli italiani da parte del sedicente governo del fare che ogni giorno, invece, mette sotto scacco il parlamento e l'intera nazione, identificando nei soliti giudici comunisti i mali di questo paese e continuando a colpi di fiducia a far approvare leggi ad personam letteralmente indegne.



(*)Art. 289 Codice Penale “attentato contro organi costituzionali è punito con la reclusione non inferiore a 10 anni, qualora non si tratti di un più grave delitto, chiunque commette un fatto diretto a impedire in tutto o in parte anche temporaneamente al Presidente della Repubblica o al governo l’esercizio delle attribuzioni o prerogative conferite dalla legge; la pena è della reclusione da 1 a 5 anni se il fatto è diretto soltanto a turbare l’esercizio delle attribuzioni o prerogative funzioni suddette”