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martedì 27 marzo 2012

Il piacere di scoprire di Richard Feynman

Cosa accomuna un talentuoso suonatore di bongo, un raffinato pittore ed un geniale scienziato?

Per comprenderlo dovremmo provare a conoscere meglio la personalità del brillante fisico newyorchese Richard Phillips Feynman.

"Dick" Feynman capì presto, grazie agli stimoli del padre Melville un venditore di uniformi, la differenza tra conoscere il nome che gli uomini nei diversi paesi del mondo assegnano a qualcosa e quel qualcosa.

Per conoscere è necessario andare oltre gli schemi e le regole analitiche che ci permettono, per esempio in algebra, di risolvere senza pensare, un'equazione di primo grado. E' importante invece comprendere in maniera concreta il significato delle cose, per far questo sono molto utili analogie pratiche che tutti possono capire.

Il padre dello scienziato, amava leggere ogni giorno al figlio Dick, una pagina dell'enciclopedia britannica che tenevano in casa. Ma non si limitava solo a questo. Un giorno discutendo di dinosauri e delle loro dimensioni fece notare al figlio che un Brontosauro, messo in piedi nel cortile di casa, avrebbe potuto, se la testa non fosse stata così larga, infilare il capo attraverso la finestra della sua stanza posta al primo piano. Molto più efficace che limitarsi a descrivere ad un bambino di 5 anni, le dimensioni del dinosauro: 24 metri di lunghezza, 8 metri di altezza e 35 tonnellate di peso!

La genialità del fisico fu presto notata e dopo la laurea e il dottorato in fisica al MIT e a Princeton, nel 1943 gli fu chiesto di partecipare al Progetto Manhattan, per sviluppare la prima bomba nucleare per conto del governo degli Stati Uniti d'America.

L'esperienza della guerra non fu semplice per lo scienziato che aveva fin da subito compreso le potenzialità distruttive dell'ordigno nucleare, ed anche a causa della morte della moglie, cadde presto in depressione. Così dopo la fine del conflitto mondiale, Feynmann rifiutò un'offerta di lavoro presso l'Institute for advanced study di Princeton.

Non erano gli onori che interessavano allo scienziato, né quello che la gente pensava di lui, ma ancora una volta il piacere di scoprire. Questa possibilità gli fu offerta dall'amico fisico Hans Bethe che raggiunse alla Cornell University.

Un pomeriggio dentro la caffetteria dell'Università, un bimbo lanciò in aria un piatto sul quale era impresso un medaglione blu, il simbolo della Cornell. Mentre il piatto era in volo oscillava, ed il simbolo blu impresso ruotava.
Poiché sembrava che l'oscillazione fosse più lenta della rotazione, Feynman si chiese quale fosse la relazione tra le due cose. Così il fisico iniziò a "giocare" con le complesse equazioni del moto rotatorio e scoprì che per piccole oscillazioni, la velocità di rotazione risulta pari al doppio di quella delle oscillazioni. Ma questo non era ancora troppo "divertente" così Feynman si pose un'ulteriore sfida: scoprire come ricavare direttamente questa relazione in modo semplice, senza far uso di equazioni troppo complicate.

Una volta scoperto il modo, ne parlo eccitato all'amico Hans che gli disse "... è molto carino ed interessante ma Dick, a cosa serve tutto questo?" A nulla rispose Feynman, l'ho fatto solo perché mi divertiva.

In realtà sia Feynman che Bethe si sbagliavano, quel "puro" divertimento sarebbe servito ad ottenere ciò che per un fisico normale (certamente non per Feynman) è il traguardo più importante ed ambizioso di una vita: vincere il premio Nobel.

Feynman notò presto un'analogia tra l'oscillazione del piatto lanciato dal bimbo nella caffetteria dell'università, e la rotazione (lo spin) di un elettrone secondo l'Equazione di Dirac. Così utilizzò i risultati ottenuti nello studio della rotazione del piatto, applicandoli alle ricerche che aveva in corso sull'Elettrodinamica quantistica. Continuando a gustare il piacere di scoprire, in breve tempo Feynaman sviluppo quella teoria per la quale, insieme agli scienziati Sin-Itiro Tomonaga e Julian Seymour Schwinger che arrivarono indipendentemente alle stesse conclusioni, nel 1965 vinse il premio Nobel.


Un diagramma di Feynman lo strumento inventato dal fisico americano Richard Feynman per effettuare i calcoli riguardanti scattering nella teoria quantistica dei campi.

Ritorniamo alla domanda iniziale, cosa accomuna un talentuoso suonatore di bongo, un raffinato pittore ed un geniale scienziato?

Feynman da leggendario professore quale era, ci ha trasmesso tantissimi insegnamenti ma ne vorrei sottolineare uno in particolare. Per avere davvero il successo che auspichiamo ed al quale diamo noi, e solo noi, il valore che merita, l'ingrediente fondamentale è uno ed uno solo, il divertimento.

Così la passione per il bongo o per la pittura, non sono più avulsi dalla ricerca scientifica, perché come per un bambino che scopre il mondo, essi possono stimolare la nostra curiosità e dare un senso alle nostre vite grazie allo straordinario piacere di scoprire le cose.


Feynman amava definirsi Fisico premio Nobel, insegnante, cantastorie, suonatore di bongo.

domenica 11 marzo 2012

La costellazione Singularity

Sono un ingegnere che ama molto le persone e crede che dietro l'accadere degli eventi non ci siano solo coincidenze.

Riesco abbastanza spesso a vedere da un apparente e caotico groviglio di punti, un'immagine chiara. Ma una volta identificata continuo ad unire quei punti, per vedere se qualcosa di nuovo era ancora nascosto.

Vi confiderò un piccolo "segreto". Non c'é nessuna dote straordinaria in fare questo. Si tratta solo di tecnica e pratica. L'importante, come ben sapevano i primi navigatori, è avere delle stelle "fisse" di riferimento.

Le stelle fisse sono tutte le stelle del cielo che sembrano immobili ognuna rispetto all'altra, come se fossero idealmente incollate o fissate sulla volta celeste: questa le trascina con se nel suo moto di rotazione, generando il fenomeno del loro sorgere e del loro tramontare.

Raggrupamenti ideali di stelle fisse, vengono chiamati costellazioni. Nella mia costellazione ideale ci sono la famiglia, gli amici, i valori in cui credo (onestà, rispetto e lealtà su tutti) ed i sacrifici necessari per ottenere dei risultati nel lavoro.

Ma anche le stelle fisse subiscono alcune piccolissime variazioni delle posizioni relative, che possono essere percepite solo dopo molti secoli e che sono dovute al moto proprio di ciascuna stella che si misura di norma in ascensione retta e in declinazione.

Nella mia vita terrena le variazioni percepite hanno periodi decisamente più modesti. Mediamente, dopo circa tre lustri, registro delle variazioni relative ed allora mi affretto a riunire i punti.

Così dopo 16 anni lavorando in grosse multinazionali come Siemens e Nokia, in cui sono passato dalla ricerca e sviluppo, il marketing e le vendite, IT, alla formazione tecnica e manageriale; ho visto un insieme di punti nuovi che lasciano intravvedere una figura davvero interessante, la costellazione Singularity.

In Singularity ci sono al momento tre "stelle fisse" quelle di Cesim (Formazione e Comunicazione), Nagima (Consulenza) e Cosi (Tecnologia e Sistemi). In ognuna di esse penso di poter creare valore per i clienti, l'azienda e me stesso.

Quello che mi appassiona però, come ho indicato fin dall'inizio, sono soprattutto le persone, le potenzialità nascoste ed esplicite, le dinamicità e le visioni.

Da domani inizierò ad unire i punti della mia nuova avventura professionale come consulente, inizialmente nelle aree in cui sono maggiori le mie competenze e più significative le mie esperienze: sviluppo della leadership, innovazione, social media e tecnologia.

Sono curioso di vedere quale sarà alla fine la forma della costellazione Singularity, ho la sensazione che saranno tanti gli artisti che ci aiuteranno a crearla :-)

venerdì 9 marzo 2012

Chi ha spostato il mio cellulare ...

Dopo 14 anni, oggi è stato il mio ultimo giorno di lavoro in Nokia.

In questa azienda ho imparato tantissime cose, mamma mia che anni, come sono cambiato.

A volte ho fatto delle scelte errate. Ma mi potreste dire, Filippo chi non le fa? In effetti dalle mie parti si dice "cu mancia fa muddichi" (chi mangia fa delle briciole) l'importante è trarne sempre degli insegnamenti.

E' da qualche tempo che cerco di trovare il "coraggio" di fare questa scelta. E da bravo ingegnere ho cercato di mettere piano piano i pezzi insieme, capendo che la "certezza" del breve, non era realistica, perché presto finiranno per tutti queste presunte certezze; e neanche responsabile, pensando al bene delle mie ragazze: la mia piccola Carla e mia moglie Alessandra.

Così ispirandomi alla bella favola di Spencer Johnson "chi ha spostato il mio formaggio" ... per mia scelta (e lo dico con un pizzico di orgoglio) ho deciso di tentare altro prima di essere costretto a farlo dagli eventi.

Certo il coraggio non è il mio punto di forza, anzi :-) e non me la sono sentita di fare salti nel buio, così quando quei pezzi di cui sopra, si sono uniti, ho deciso di accelerare i tempi, iniziando la mia strada da libero professionista inizialmente nelle aree in cui sono maggiori le mie competenze e più significative le mie esperienze: sviluppo della leadership, innovazione, social media e tecnologia.

Inizierò il mio cammino da consulente e libero professionista grazie a degli amici che hanno riposto fiducia in me, Gianfranco Di Maira e Marco Rosetti, partners e co fondatori di Cesim Italia e Singularity s.r.l. .

In Singularity oltre ad occuparmi delle tematiche di cui sopra, mi dedicherò allo sviluppo del business, alla consulenza direzionale, alla creazione della corporate digital strategy ed al mio pallino da sempre, la formazione dato che sono e rimarrò sempre un animale d’aula :-)

Non escludo però che nel prossimo futuro o con loro o da solo, deciderò di fare ulteriori passi in avanti verso quello che è il mio sogno, creare ricchezza per i miei clienti e i miei cari, facendo qualcosa che abbia senso anche per il mondo in cui viviamo. Proto idee ancora allo stato embrionale :-)

Adesso auguratemi in bocca al lupo e se volete seguire i miei progressi, controllate periodicamente il mio profilo su linkedIN.

Il mondo è piccolo, arrivederci "kiitos" ed in bocca al lupo Nokia.