Ho visto un Vittorio Feltri particolarmente risentito, durante una delle trasmissioni che ricordavano il centesimo anniversario della nascita di Indro Montanelli.
Stava stretto, all'attuale direttore di Libero, il paragone irriverente che qualcuno faceva tra lui ed il grande giornalista che l'aveva preceduto alla direzione del Giornale.
Se Feltri avesse ancora dei dubbi, su cosa distingue un giornalista come lui da Indro Montanelli, provi a rivedere la prima pagina del suo quotidiano del 30 Aprile 2009.
La spina dorsale è un optional per certi uomini ed Indro Montanelli, lasciando la direzione del giornale a questo signore, lo sapeva bene.
Purtroppo per Feltri, Indro sta a Vittorio come un elefante ad un microbo ...
Il blog di Filippo Monastra ... liberi pensieri su tutto quello che mi passa per la testa ...
giovedì 30 aprile 2009
Berlusconi vs. Lario ... più che una farsa sembrava una scena del padrino
Tutto è stato scritto, tutto è stato detto ...
Franceschini, segretario del PD, dimostrando la sua notevole creatività avrebbe dichiarato: tra moglie e marito non mettere il dito?
Questo è un paese trasformato in un grande reality show. Cresciuto ad immagine e somiglianza, di quella TV spazzatura che ha fatto la fortuna del cavaliere.
Ieri in parlamento, piuttosto che parlare del dramma di centinaia di migliaia di famiglie alle prese con la crisi economica più grande che si ricordi dal 1929, si discuteva di "papi" e veline.
Nella fanghiglia di questo gossip nazionale, molti hanno sorriso pensando ad una farsetta della dinasty di Arcore ed ancora una volta gli italiani, come spettatori passivi di questo teatrino, sono stati chiamati all'ennesimo televoto:
ha ragione lei ... povera donna, o il nostro presidente del consiglio vittima della disinformazione esercitata dalla sinistra (quale?) ...
Non credo che alla signora Veronica Lario in Berlusconi, stia davvero a cuore la dignità delle donne in politica, ma piuttosto il futuro manageriale e patrimoniale dei suoi tre figli — Barbara, Eleonora e Luigi. E le dichiarazioni di Berlusconi, più che una battuta degna del bagaglino, sembravano l'anticipo dello sfogo di Michael Corleone contro la moglie Kay nel padrino.
Speriamo ci venga risparmiata pubblicamente, la resa dei conti ...
Franceschini, segretario del PD, dimostrando la sua notevole creatività avrebbe dichiarato: tra moglie e marito non mettere il dito?
Questo è un paese trasformato in un grande reality show. Cresciuto ad immagine e somiglianza, di quella TV spazzatura che ha fatto la fortuna del cavaliere.
Ieri in parlamento, piuttosto che parlare del dramma di centinaia di migliaia di famiglie alle prese con la crisi economica più grande che si ricordi dal 1929, si discuteva di "papi" e veline.
Nella fanghiglia di questo gossip nazionale, molti hanno sorriso pensando ad una farsetta della dinasty di Arcore ed ancora una volta gli italiani, come spettatori passivi di questo teatrino, sono stati chiamati all'ennesimo televoto:
ha ragione lei ... povera donna, o il nostro presidente del consiglio vittima della disinformazione esercitata dalla sinistra (quale?) ...
Non credo che alla signora Veronica Lario in Berlusconi, stia davvero a cuore la dignità delle donne in politica, ma piuttosto il futuro manageriale e patrimoniale dei suoi tre figli — Barbara, Eleonora e Luigi. E le dichiarazioni di Berlusconi, più che una battuta degna del bagaglino, sembravano l'anticipo dello sfogo di Michael Corleone contro la moglie Kay nel padrino.
Speriamo ci venga risparmiata pubblicamente, la resa dei conti ...
martedì 28 aprile 2009
Emanuele Filiberto candidato nelle liste UDC, adesso manca il nano ...
Emanuele Filiberto, sarà candidato come capolista per l'Udc e guiderà la lista della circoscrizione Nord Ovest alle prossime elezioni Europee.
Ora che il ballerino è stato trovato, al partito di Casini e Totò Cuffaro non resta che trovare un degno nano per completare le liste ...
Ora che il ballerino è stato trovato, al partito di Casini e Totò Cuffaro non resta che trovare un degno nano per completare le liste ...
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lunedì 27 aprile 2009
I maiali dell'informazione
Chattavo con una collega che domani doveva partire per il Messico. Ha deciso di cancellare la vacanza.
Io rimango basito davanti al modo con cui i media trattano questo tipo di informazioni.
Tutti a dire quante persone sono morte in Messico in paesini rurali per l’influenza, nessuno a sottolineare che le persone contagiate, curate negli states con degli anti virali, sono regolarmente guarite.
La lezione con l’influenza aviaria e le conseguenze sulle aziende portate al fallimento da quelle notizie infondate sono state dimenticate. Adesso mi immagino le conseguenze, la gente presa dal panico non comprerà carne di maiale, oppure deciderà di chiudersi in casa per diversi mesi. I costi per l’economia li farei pagare agli editori dei giornali …
Io rimango basito davanti al modo con cui i media trattano questo tipo di informazioni.
Tutti a dire quante persone sono morte in Messico in paesini rurali per l’influenza, nessuno a sottolineare che le persone contagiate, curate negli states con degli anti virali, sono regolarmente guarite.
La lezione con l’influenza aviaria e le conseguenze sulle aziende portate al fallimento da quelle notizie infondate sono state dimenticate. Adesso mi immagino le conseguenze, la gente presa dal panico non comprerà carne di maiale, oppure deciderà di chiudersi in casa per diversi mesi. I costi per l’economia li farei pagare agli editori dei giornali …
venerdì 24 aprile 2009
Berlusconi meglio di Caligola?
Oggi ho ascoltato la rubrica "Risponde Zucconi", tenuta quotidianamente dal direttore di Radio Capital.
Davanti alle perplessità di un suo radio ascoltatore, in merito alle presunte candidature di veline, troniste e starlette varie, orbitanti "nell'harem" del presidente del consiglio, faceva notare che difficilmente potranno comportarsi peggio di alcuni rappresentanti parlamentari, regolarmente eletti nelle liste senza preferenza di entrambi i poli.
Cito ad esempio Giuseppe Ciarrapico. A chi lo ha inserito nelle liste al senato del PDL, non sono bastate le sue "credenziali":
Varie condanne definitive tra cui una per aver violato “il lavoro dei fanciulli e degli adolescenti”, una a quattro anni e mezzo di reclusione, ridotti in cassazione a 3 anni, per gli sviluppi della vicenda «Casina Valadier», una per lo scandalo della Safim-Italsanità, una per finanziamento illecito ai partiti (in ragione della sua età, venne affidato ai servizi sociali) ed infine una condanna per bancarotta fraudolenta per il crack del Banco Ambrosiano dove riuscì ad evitare il risarcimento alle parti civili, cambiando continuamente residenza; fulgido esempio da meritare uno scranno nella camera alta del nostro parlamento.
Mentre non rilevante sarà risultata ai dirigenti dell'UDC di Pier Ferdinando Casini, la condanna in primo grado per concorso esterno in associazione mafiosa di Totò Cuffaro. Siamo garantisti, non bastano le ombre di una collusione con cosa nostra per evitare simili candidature ...
Di fronte a curriculum come questi, come può suscitare perplessità la presenza nella lista dei candidati di Angela Sozio (titolo di studio: "grande fratello") o la nomina a ministro di una signora che fino ad allora era più nota ai camionisti italiani per le sue splendide pose nuda nei calendari che per le sue campagne sul rispetto delle pari opportunità?
Certo con una lista di candidature e di rappresentanti come quella che la politica italiana ha offerto negli ultimi 20 anni (Ilona Staller - Cicciolina non scandalizzerebbe più nessuno ormai), vengono rivalute le competenze del buon Incitatus, cavallo nominato senatore dall'imperatore Caligola.
Alle prossime elezioni europee, se avranno il coraggio di votare, gli elettori italiani potranno, almeno per questa tornata, indicare con un voto di preferenza il proprio candidato. A prescindere dallo schieramento prescelto, provino ad evitare l'ennesima figuraccia al nostro martoriato paese.
Comunque, tornando al nostro premier, altro che Presidenza della Repubblica, con le debite proporzioni, andando avanti così, il nostro presidente del consiglio potrà aspirare direttamente alla nomina ad imperatore.
Caligola o Berlusconi? Ai posteri l'ardua sentenza.
Davanti alle perplessità di un suo radio ascoltatore, in merito alle presunte candidature di veline, troniste e starlette varie, orbitanti "nell'harem" del presidente del consiglio, faceva notare che difficilmente potranno comportarsi peggio di alcuni rappresentanti parlamentari, regolarmente eletti nelle liste senza preferenza di entrambi i poli.
Cito ad esempio Giuseppe Ciarrapico. A chi lo ha inserito nelle liste al senato del PDL, non sono bastate le sue "credenziali":
Varie condanne definitive tra cui una per aver violato “il lavoro dei fanciulli e degli adolescenti”, una a quattro anni e mezzo di reclusione, ridotti in cassazione a 3 anni, per gli sviluppi della vicenda «Casina Valadier», una per lo scandalo della Safim-Italsanità, una per finanziamento illecito ai partiti (in ragione della sua età, venne affidato ai servizi sociali) ed infine una condanna per bancarotta fraudolenta per il crack del Banco Ambrosiano dove riuscì ad evitare il risarcimento alle parti civili, cambiando continuamente residenza; fulgido esempio da meritare uno scranno nella camera alta del nostro parlamento.
Mentre non rilevante sarà risultata ai dirigenti dell'UDC di Pier Ferdinando Casini, la condanna in primo grado per concorso esterno in associazione mafiosa di Totò Cuffaro. Siamo garantisti, non bastano le ombre di una collusione con cosa nostra per evitare simili candidature ...
Di fronte a curriculum come questi, come può suscitare perplessità la presenza nella lista dei candidati di Angela Sozio (titolo di studio: "grande fratello") o la nomina a ministro di una signora che fino ad allora era più nota ai camionisti italiani per le sue splendide pose nuda nei calendari che per le sue campagne sul rispetto delle pari opportunità?
Certo con una lista di candidature e di rappresentanti come quella che la politica italiana ha offerto negli ultimi 20 anni (Ilona Staller - Cicciolina non scandalizzerebbe più nessuno ormai), vengono rivalute le competenze del buon Incitatus, cavallo nominato senatore dall'imperatore Caligola.
Alle prossime elezioni europee, se avranno il coraggio di votare, gli elettori italiani potranno, almeno per questa tornata, indicare con un voto di preferenza il proprio candidato. A prescindere dallo schieramento prescelto, provino ad evitare l'ennesima figuraccia al nostro martoriato paese.
Comunque, tornando al nostro premier, altro che Presidenza della Repubblica, con le debite proporzioni, andando avanti così, il nostro presidente del consiglio potrà aspirare direttamente alla nomina ad imperatore.
Caligola o Berlusconi? Ai posteri l'ardua sentenza.
giovedì 23 aprile 2009
Berlusconi's babes ... un dream team per il Parlamento Europeo
Lo scorso Ottobre Berlusconi sosteneva la necessità di eliminare le preferenze anche per le elezioni del Parlamento Europeo. Le ragioni le ho già discusse in un mio post, ma vale la pena citare ancora una volta le sue dichiarazioni:
«Voglio che in Europa ci vada gente altamente qualificata e che in tutte le ventitrè Commissioni ci siano professionisti di ciascuna materia. Solo scegliendo noi chi va in lista saremo sicuri di avere una rappresentanza capace di difendere gli interessi italiani»
Ho atteso con ansia che questo fior fior di professionisti fosse individuato e finalmente alcune indiscrezioni sono emerse.
A rappresentarci in Europa nelle liste del PDL ci saranno: l'attrice di "soap opera" ed ex "tronista" Camilla Ferranti, l'ex star tv Eleonora Gaggiolo, l'ex concorrente del Grande Fratello Angela Sozio e la show girl ex concorrente di Miss Italia Barbara Matera che forse è la più qualificata con la sua laurea in scienze.
Ho difficoltà ad intuire quali siano le competenze individuate, ma immagino i criteri di selezione applicati.
Ricordo che Angela Sozio, fu fotografata sulle ginocchia di Berlusconi, due anni fa, durante un week-end di relax in Sardegna con altre due ragazze, un gruppetto che il settimanale Oggi, aveva definito «l'harem di Berlusconi».
La stampa internazionale ha definito questa potenziale rosa di candidate The Berlusconi's babe (le pupe di Berlusconi). Quali siano i contenuti degli articoli li lascio alla vostra immaginazione, quale sarà l'eco che i media italiani daranno a questa penosa vicenda, spero sia oggetto di attenzione degli italiani, nelle prossime settimane.
Un dream team per il Parlamento Europeo - fonte Oggi
«Voglio che in Europa ci vada gente altamente qualificata e che in tutte le ventitrè Commissioni ci siano professionisti di ciascuna materia. Solo scegliendo noi chi va in lista saremo sicuri di avere una rappresentanza capace di difendere gli interessi italiani»
Ho atteso con ansia che questo fior fior di professionisti fosse individuato e finalmente alcune indiscrezioni sono emerse.
A rappresentarci in Europa nelle liste del PDL ci saranno: l'attrice di "soap opera" ed ex "tronista" Camilla Ferranti, l'ex star tv Eleonora Gaggiolo, l'ex concorrente del Grande Fratello Angela Sozio e la show girl ex concorrente di Miss Italia Barbara Matera che forse è la più qualificata con la sua laurea in scienze.
Ho difficoltà ad intuire quali siano le competenze individuate, ma immagino i criteri di selezione applicati.
Ricordo che Angela Sozio, fu fotografata sulle ginocchia di Berlusconi, due anni fa, durante un week-end di relax in Sardegna con altre due ragazze, un gruppetto che il settimanale Oggi, aveva definito «l'harem di Berlusconi».
La stampa internazionale ha definito questa potenziale rosa di candidate The Berlusconi's babe (le pupe di Berlusconi). Quali siano i contenuti degli articoli li lascio alla vostra immaginazione, quale sarà l'eco che i media italiani daranno a questa penosa vicenda, spero sia oggetto di attenzione degli italiani, nelle prossime settimane.
Un dream team per il Parlamento Europeo - fonte Oggi
mercoledì 22 aprile 2009
Lorena Bianchetti ... la serva che non serve
Promoveatur ut amoveatur è questo che mi è venuto in mente quando ho appreso che Emilio Fede potrebbe essere candidato nel PDL alle prossime elezioni Europee.
Chiarisco il mio pensiero. La permanenza in video di Silvio Berlusconi, ha raggiunto livelli imbarazzanti. Pino Corrias, uno degli autori del blog "voglio scendere il cannocchiale" ha scritto in merito:
... il Cavaliere ha presidiato, senza alcuna interferenza, le sei reti nazionali ogni giorno e ogni notte, in diretta e in replica, nei tg e nei contenitori del mattino, del pomeriggio, nelle prime e nelle seconde serate. Nei panni:
1. del capo carismatico che fonda il suo partito in nome del suo popolo, cantando sull’attenti sul palco, davanti alla platea in festa, con la mano sul cuore, inondato dalla luce dei riflettori e dai sorrisi delle sue giovani fanciulle governative;
2. del crocerista in gita internazionale, che fa gli scherzi alla comitiva, ride, disturba, arriva in ritardo alla foto di gruppo per fare il bullo al telefono e risolvere da solo crisi delicatissime;
3. del padre della patria sul luogo della tragedia nazionale che piange col suo popolo; del capo cantiere che organizza i lavori, le tende, la scuola, gli scavi; della guida che rassicura; del buon re che allevia e che promette; del dentista che cura; del timoniere che conduce.
Il Cavaliere ha ormai invaso tutte le possibili tribune televisive, ogni spazio occupabile sia sulle reti Mediaset che RAI. Così mi lascia perplesso vedere accrescere il numero dei personaggi televisivi che mostrano un totale asservimento nei confronti del premier.
Ma non si rendono conto che questo comportamento non fa altro che nuocere all'immagine di uomo liberale ed illuminato che il cavaliere cerca di dare di se?
E' di qualche giorno fa l'ultimo eclatante episodio che ha visto coinvolto il povero Mago Silvan, al secolo Aldo Savoldello e la presentatrice di "Domenica in", Lorena Bianchetti.
Lo sguardo terrorizzato della Bianchetti, davanti ad una ingenua battuta del prestigiatore su Berlusconi: “Questa è una bacchetta magica che poi presteremo anche a Berlusconi“, è diventato un cult movie, su You Tube.
Surreale la reazione della presentarice, massacrata da migliaia di bloggers in Italia. Inspiegabile e controproducente, la sua "difesa" d'ufficio al governo.
Concludendo, davanti a cotanta potenza mediatica, cosa se ne fa il cavaliere di uno come Emilio Fede che diciamolo francamente, con il suo "telegionale" incomincia ad imbarazzare anche lui? Meglio candidarlo alle prossime elezioni Europee ...
In merito all prestazioni, non richieste, di Lorena(Linguetta è il soprannome affibiatole sui blogs) Bianchetti, non posso escludere che per cacciarla via dalla TV, il cavaliere possa offrirle in futuro una poltrona a Palazzo Chigi; non è bella come la Carfagna, ma peggio della Gelmini difficilmente potrà vestirsi.
Mi spiace dare torto ad uno dei miei miti di sempre, il Principe Antonio De Curtis, in arte Totò, oggi in TV a Berlusconi, la serva non serve ...
Chiarisco il mio pensiero. La permanenza in video di Silvio Berlusconi, ha raggiunto livelli imbarazzanti. Pino Corrias, uno degli autori del blog "voglio scendere il cannocchiale" ha scritto in merito:
... il Cavaliere ha presidiato, senza alcuna interferenza, le sei reti nazionali ogni giorno e ogni notte, in diretta e in replica, nei tg e nei contenitori del mattino, del pomeriggio, nelle prime e nelle seconde serate. Nei panni:
1. del capo carismatico che fonda il suo partito in nome del suo popolo, cantando sull’attenti sul palco, davanti alla platea in festa, con la mano sul cuore, inondato dalla luce dei riflettori e dai sorrisi delle sue giovani fanciulle governative;
2. del crocerista in gita internazionale, che fa gli scherzi alla comitiva, ride, disturba, arriva in ritardo alla foto di gruppo per fare il bullo al telefono e risolvere da solo crisi delicatissime;
3. del padre della patria sul luogo della tragedia nazionale che piange col suo popolo; del capo cantiere che organizza i lavori, le tende, la scuola, gli scavi; della guida che rassicura; del buon re che allevia e che promette; del dentista che cura; del timoniere che conduce.
Il Cavaliere ha ormai invaso tutte le possibili tribune televisive, ogni spazio occupabile sia sulle reti Mediaset che RAI. Così mi lascia perplesso vedere accrescere il numero dei personaggi televisivi che mostrano un totale asservimento nei confronti del premier.
Ma non si rendono conto che questo comportamento non fa altro che nuocere all'immagine di uomo liberale ed illuminato che il cavaliere cerca di dare di se?
E' di qualche giorno fa l'ultimo eclatante episodio che ha visto coinvolto il povero Mago Silvan, al secolo Aldo Savoldello e la presentatrice di "Domenica in", Lorena Bianchetti.
Lo sguardo terrorizzato della Bianchetti, davanti ad una ingenua battuta del prestigiatore su Berlusconi: “Questa è una bacchetta magica che poi presteremo anche a Berlusconi“, è diventato un cult movie, su You Tube.
Surreale la reazione della presentarice, massacrata da migliaia di bloggers in Italia. Inspiegabile e controproducente, la sua "difesa" d'ufficio al governo.
Concludendo, davanti a cotanta potenza mediatica, cosa se ne fa il cavaliere di uno come Emilio Fede che diciamolo francamente, con il suo "telegionale" incomincia ad imbarazzare anche lui? Meglio candidarlo alle prossime elezioni Europee ...
In merito all prestazioni, non richieste, di Lorena(Linguetta è il soprannome affibiatole sui blogs) Bianchetti, non posso escludere che per cacciarla via dalla TV, il cavaliere possa offrirle in futuro una poltrona a Palazzo Chigi; non è bella come la Carfagna, ma peggio della Gelmini difficilmente potrà vestirsi.
Mi spiace dare torto ad uno dei miei miti di sempre, il Principe Antonio De Curtis, in arte Totò, oggi in TV a Berlusconi, la serva non serve ...
martedì 21 aprile 2009
Indro Montanelli cento anni e non sentirli ...
Più volte in questo Blog mi sono occupato di Giornalisti (con la G maiuscola) e non posso non ricordare che domani ricorre il centesimo anniversario della nascita di uno dei più grandi che questo paese abbia mai avuto, Indro Montanelli.
Amo molte cose di Montanelli, ho letto avidamente i suoi libri e oggi mi manca enormemente la sua schiettezza, il suo coraggio nell'affrontare il dittatore o il padrone del vapore di turno.
Le cose che diceva allora, in particolare sulla satira, sono di una disarmante attualità.
Dopo la famosa "discesa" in campo di Silvio Berlsuconi, il suo destino alla direzione del Giornale appariva segnato. Difronte ai microbi che lo hanno sostituito, viene da pensare che tutto è ormai perduto, ma da credente spero che il grande Indro continui ad illuminarci da lassù.
Amo molte cose di Montanelli, ho letto avidamente i suoi libri e oggi mi manca enormemente la sua schiettezza, il suo coraggio nell'affrontare il dittatore o il padrone del vapore di turno.
Le cose che diceva allora, in particolare sulla satira, sono di una disarmante attualità.
Dopo la famosa "discesa" in campo di Silvio Berlsuconi, il suo destino alla direzione del Giornale appariva segnato. Difronte ai microbi che lo hanno sostituito, viene da pensare che tutto è ormai perduto, ma da credente spero che il grande Indro continui ad illuminarci da lassù.
venerdì 17 aprile 2009
Il concetto di democrazia secondo la lega nord ...
Oggi la Padania intitola in prima pagina:
REFERENDUM, VINCE LA DEMOCRAZIA !!
Ho cercato nel wikipedia lombardo se esisteva una definizione di democrazia, ma purtroppo non l'ho trovata.
Ho pensato allora a quella che il padre di un mio caro amico di Ferrara aveva coniato per i suoi figli: Siete liberi di fare quello che dico io!
Questa mi è sembrata molto vicina al concetto espresso dagli esponenti del carroccio in questi giorni.
Scherzi a parte, il termine democrazia deriva dal greco δήμος (démos): popolo e κράτος (cràtos): potere, ed etimologicamente significa governo del popolo.
Quindi mi pare più logico pensare che in una "democrazia", sia più sensato entrare nei contenuti proposti nei referendum, aprire un confronto tra i cittadini ed evitare che a decidere sia solo una forza politica che alle scorse politiche ha riscosso l'8% dei suffraggi.
Qualcuno potrebbe obiettare che far mancare il quorum potrebbe essere una forma di espressione della volontà popolare.
Bruno Vespa su RTL 102.5 stamattina, affermava che combinare in un'unica tornata elettorale, elezioni europee e referendum, "drogherebbe" i risultati di quest'ultimo. Tale soluzione, secondo il giornalista abruzzese, agevolerebbe il raggiungimento della fatidica soglia del 50%+1.
Peccato che lo stesso Vespa non abbia sottolineato che un elettore è libero di rifiutare la scheda referendaria e decidere di votare solo per le altre consultazioni. Quindi questo risparmio di 460 milioni di euro, quanto mai opportuno con l'attuale crisi e le nuove priorità dettate dal sisma nella città natale del giornalista, non lederebbe affatto la volontà degli italiani.
In realtà solo pochi conoscono i contenuti proposti nei referendum, non informare è il primo segno di sofferenza che i politici mostrano nei confronti della nostra presunta democrazia.
Mi auspico, ma credo lo farà che Vespa possa dedicare in futuro, più spazio nelle sue trasmissioni ai quesiti referendari ed al loro potenziale impatto, se approvati, sull'attuale sistema elettorale.
Per avere più informazioni sui quesiti referendari, vi invito a leggere in dettaglio il loro testo presente sul sito del comitato organizzatore.
REFERENDUM, VINCE LA DEMOCRAZIA !!
Ho cercato nel wikipedia lombardo se esisteva una definizione di democrazia, ma purtroppo non l'ho trovata.
Ho pensato allora a quella che il padre di un mio caro amico di Ferrara aveva coniato per i suoi figli: Siete liberi di fare quello che dico io!
Questa mi è sembrata molto vicina al concetto espresso dagli esponenti del carroccio in questi giorni.
Scherzi a parte, il termine democrazia deriva dal greco δήμος (démos): popolo e κράτος (cràtos): potere, ed etimologicamente significa governo del popolo.
Quindi mi pare più logico pensare che in una "democrazia", sia più sensato entrare nei contenuti proposti nei referendum, aprire un confronto tra i cittadini ed evitare che a decidere sia solo una forza politica che alle scorse politiche ha riscosso l'8% dei suffraggi.
Qualcuno potrebbe obiettare che far mancare il quorum potrebbe essere una forma di espressione della volontà popolare.
Bruno Vespa su RTL 102.5 stamattina, affermava che combinare in un'unica tornata elettorale, elezioni europee e referendum, "drogherebbe" i risultati di quest'ultimo. Tale soluzione, secondo il giornalista abruzzese, agevolerebbe il raggiungimento della fatidica soglia del 50%+1.
Peccato che lo stesso Vespa non abbia sottolineato che un elettore è libero di rifiutare la scheda referendaria e decidere di votare solo per le altre consultazioni. Quindi questo risparmio di 460 milioni di euro, quanto mai opportuno con l'attuale crisi e le nuove priorità dettate dal sisma nella città natale del giornalista, non lederebbe affatto la volontà degli italiani.
In realtà solo pochi conoscono i contenuti proposti nei referendum, non informare è il primo segno di sofferenza che i politici mostrano nei confronti della nostra presunta democrazia.
Mi auspico, ma credo lo farà che Vespa possa dedicare in futuro, più spazio nelle sue trasmissioni ai quesiti referendari ed al loro potenziale impatto, se approvati, sull'attuale sistema elettorale.
Per avere più informazioni sui quesiti referendari, vi invito a leggere in dettaglio il loro testo presente sul sito del comitato organizzatore.
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giovedì 16 aprile 2009
Roma o Lega ladrona?
In un momento così drammatico, ci si sarebbe aspettati un passo indietro. Io non riesco a capire perché si debba proporre un'addizionale irpef sui redditi elevati, per finanziare la ricostruzione in Abruzzo e non si pensi prima, a tagliare gli assurdi costi degli apparati politici e della pubblica amministrazione.
Il premier ha dichiarato che la lega avrebbe fatto cadere il governo, se si fosse approvato l'election day, si deduce quindi che 400 milioni di euro valgono pure una legislatura.
Avere paura di un confronto democratico è di per se un indice di quanto davvero certe forze politiche, siano rappresentative della volontà popolare.
Ma ai leghisti, si sa, il confronto con il popolo è andato sempre male. A partire dall'esito del referendum "sulla devolution" bocciato dagli italiani nel 2006.
Così in barba al loro motto più celebre, i veri ladroni si stanno rivelando proprio gli esponenti del carroccio.
Calunnie? Direi di no dato che recentemente, gli esponenti della lega, si sono opposti all'abolizione delle province e di altri enti inutili.
Perchè? Perché è proprio nelle province ed in questi enti che gestisce il proprio potere territoriale nel nord del paese.
Non avrebbe avuto più senso, visto che i sondaggi confermano che l'attuale coalizione governativa gode della maggioranza dei consensi, invitare i propri elettori a votare no?
Io andrò a votare solo un giorno, il giorno del referendum! Spero che a seguire il mio invito siano almeno il 50% + 1 degli elettori italiani.
Il premier ha dichiarato che la lega avrebbe fatto cadere il governo, se si fosse approvato l'election day, si deduce quindi che 400 milioni di euro valgono pure una legislatura.
Avere paura di un confronto democratico è di per se un indice di quanto davvero certe forze politiche, siano rappresentative della volontà popolare.
Ma ai leghisti, si sa, il confronto con il popolo è andato sempre male. A partire dall'esito del referendum "sulla devolution" bocciato dagli italiani nel 2006.
Così in barba al loro motto più celebre, i veri ladroni si stanno rivelando proprio gli esponenti del carroccio.
Calunnie? Direi di no dato che recentemente, gli esponenti della lega, si sono opposti all'abolizione delle province e di altri enti inutili.
Perchè? Perché è proprio nelle province ed in questi enti che gestisce il proprio potere territoriale nel nord del paese.
Non avrebbe avuto più senso, visto che i sondaggi confermano che l'attuale coalizione governativa gode della maggioranza dei consensi, invitare i propri elettori a votare no?
Io andrò a votare solo un giorno, il giorno del referendum! Spero che a seguire il mio invito siano almeno il 50% + 1 degli elettori italiani.
giovedì 9 aprile 2009
Terremoto in Abruzzo ... potrebbe essere l'antipasto
Il nostro è un paese meraviglioso. Raccoglie il 70% stimato delle opere d'arte mondiali ed è situato in una posizione invidiabile dal punto di vista geografico.
Purtroppo geologicamente è uno dei luoghi più pericolosi della terra. Basta guardare il numero dei Vulcani attivi presenti sul territorio nazionale, secondo forse al solo Giappone.
Il terremoto in Abruzzo, dal punto di vista geologico, è stato importante ma neanche così devastante se si tiene conto dell'ampiezza dell'area colpita e della magnitudo: 5.8° della Scala Richter.
Quello che colpisce è l'effetto causato dal sisma. In media ci sono 2-3 terremoti al giorno, con simili magnitudo, sulla terra. Nel sopra citato paese nipponico, un simile evento tellurico, sarebbe stato a mala pena, citato nelle news della sera.
Tornando a casa nostra, per fare un paragone con il passato recente, il terremoto del Friuli del 6 Maggio 1976, provocò 989 morti ed aveva una magnitudo di 6,4°. In Irpinia con magnitudo similare (6,9°), a perdere la vita furono 2735 persone.
Nel secolo scorso, a causa sia del terremoto (7,1°) che del conseguente Tsunami, a Messina e Reggio Calabria morirono 130000 persone. Quest'ultima rimane la tragedia che ha mietuto più vittime nella storia del nostro paese.
La zona della Sicilia orientale è quella, dal punto di vista sismico, più rischiosa.
Infatti la scossa di magnitudo più alta nella storia nazionale, si verificò nel Gennaio del 1693 nella Val di Noto. La scossa di magnitudo pari al 7,4° della scala Richter, uccise più di 60000 persone.
Nella sola città di Catania morirono 10000 abitanti su 40000 residenti dell'epoca. Il capolugo etneo, era stato pochi anni prima, nel Marzo 1669, devastato da un'eruzione dell'Etna.
Basta fare due passi per le strade della città siciliana, per capire quali potrebbero essere le conseguenze, se dovesse ripetersi un terremoto con caratteristiche similari. Nessun criterio antisismico fu ovviamente applicato dal Vaccarini nella ricostruzione della città di Catania né tali criteri furono seguiti negli altri centri abitati della Sicilia Orientale.
Oggi i residenti nella città etnea sono più di 300.000 e circa un milione se si considera l'area metropolitana. Fatte le debite proporzioni, potrebbero essere a rischio circa 100000 persone.
Noi italiani, dimostriamo il meglio nelle occasioni più difficili. Commuovente la reazione della società civile e dei volontari. Impeccabile l'azione del governo, a cui non ho mai lesinato critiche in passato.
Comunque la nostra tendenza è di operare nell'emergenza, dimenticando in fretta gli errori commessi nel passato.
Una proposta che ovviamente cadrà nel vuoto, perché non stornare quei fondi destinati all'inutile e faraonica opera che è il ponte sullo stretto, per mettere in sicurezza i centri abitati della Sicilia Orientale?
Purtroppo geologicamente è uno dei luoghi più pericolosi della terra. Basta guardare il numero dei Vulcani attivi presenti sul territorio nazionale, secondo forse al solo Giappone.
Il terremoto in Abruzzo, dal punto di vista geologico, è stato importante ma neanche così devastante se si tiene conto dell'ampiezza dell'area colpita e della magnitudo: 5.8° della Scala Richter.
Quello che colpisce è l'effetto causato dal sisma. In media ci sono 2-3 terremoti al giorno, con simili magnitudo, sulla terra. Nel sopra citato paese nipponico, un simile evento tellurico, sarebbe stato a mala pena, citato nelle news della sera.
Tornando a casa nostra, per fare un paragone con il passato recente, il terremoto del Friuli del 6 Maggio 1976, provocò 989 morti ed aveva una magnitudo di 6,4°. In Irpinia con magnitudo similare (6,9°), a perdere la vita furono 2735 persone.
Nel secolo scorso, a causa sia del terremoto (7,1°) che del conseguente Tsunami, a Messina e Reggio Calabria morirono 130000 persone. Quest'ultima rimane la tragedia che ha mietuto più vittime nella storia del nostro paese.
La zona della Sicilia orientale è quella, dal punto di vista sismico, più rischiosa.
Infatti la scossa di magnitudo più alta nella storia nazionale, si verificò nel Gennaio del 1693 nella Val di Noto. La scossa di magnitudo pari al 7,4° della scala Richter, uccise più di 60000 persone.
Nella sola città di Catania morirono 10000 abitanti su 40000 residenti dell'epoca. Il capolugo etneo, era stato pochi anni prima, nel Marzo 1669, devastato da un'eruzione dell'Etna.
Basta fare due passi per le strade della città siciliana, per capire quali potrebbero essere le conseguenze, se dovesse ripetersi un terremoto con caratteristiche similari. Nessun criterio antisismico fu ovviamente applicato dal Vaccarini nella ricostruzione della città di Catania né tali criteri furono seguiti negli altri centri abitati della Sicilia Orientale.
Oggi i residenti nella città etnea sono più di 300.000 e circa un milione se si considera l'area metropolitana. Fatte le debite proporzioni, potrebbero essere a rischio circa 100000 persone.
Noi italiani, dimostriamo il meglio nelle occasioni più difficili. Commuovente la reazione della società civile e dei volontari. Impeccabile l'azione del governo, a cui non ho mai lesinato critiche in passato.
Comunque la nostra tendenza è di operare nell'emergenza, dimenticando in fretta gli errori commessi nel passato.
Una proposta che ovviamente cadrà nel vuoto, perché non stornare quei fondi destinati all'inutile e faraonica opera che è il ponte sullo stretto, per mettere in sicurezza i centri abitati della Sicilia Orientale?
martedì 7 aprile 2009
Incasso Catania - Sampdoria a terremotati in Abruzzo.
La società Calcio Catania ha deciso di devolvere l'intero incasso della prossima partita casalinga di campionato, in programma il 19 aprile prossimo contro la Sampdoria, alle famiglie colpite dal terremoto in Abruzzo.
Decisione analoga è stata presa dalla società Napoli che devolverà l'incasso della partita Napoli - Atalanta in favore dei terremotati abruzzesi.
Questa decisione mi rende molto più felice di una ipotetica vittoria sul campo contro i liguri. Complimenti sinceri alle società per questa lodevole iniziativa.
Pietro Lo Monaco e Antonino Pulvirenti rispettivamente AD e presidente del Calcio Catania (fonte sito ufficiale)
Decisione analoga è stata presa dalla società Napoli che devolverà l'incasso della partita Napoli - Atalanta in favore dei terremotati abruzzesi.
Questa decisione mi rende molto più felice di una ipotetica vittoria sul campo contro i liguri. Complimenti sinceri alle società per questa lodevole iniziativa.
Pietro Lo Monaco e Antonino Pulvirenti rispettivamente AD e presidente del Calcio Catania (fonte sito ufficiale)
lunedì 6 aprile 2009
Non è tempo di far polemiche
Questo non è il momento di fare polemiche. Bisogna agire e farlo in fretta. Ci sono ancora persone vive sotto le macerie e tanti cadaveri a cui dare una degna sepoltura.
Ci sono famiglie, uomini e donne straziati dal dolore che hanno bisogno di ogni possibile assistenza ...
Non è il momento di fare polemica, è il momento di chiedersi invece cosa nel nostro piccolo possiamo fare per aiutare gli abitanti dei paesi colpiti dal terremoto di questa notte.
Ci sono famiglie, uomini e donne straziati dal dolore che hanno bisogno di ogni possibile assistenza ...
Non è il momento di fare polemica, è il momento di chiedersi invece cosa nel nostro piccolo possiamo fare per aiutare gli abitanti dei paesi colpiti dal terremoto di questa notte.
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