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sabato 17 ottobre 2009

Canale 5 pedina il giudice Mesiano ...

Berlusconi ha parlato più volte di un uso criminoso della televisione da parte della RAI. La lezione è stata evidentemente appresa dai suoi giornalisti che hanno deciso di pedinare il magistrato Mesiano cercando macchie nella sua vita privata che in qualche modo potessero mettere in discussione la sua capacità come magistrato di giudicare equamente.

Per comprendere la gravità di questo "servizietto" giornalistico, bisogna ricordare lo scandalo legato alla sentenza del "lodo mondadori". L'avvocato Cesare Previti corruppe con 2,7 milioni di dollari uno dei giudici che emise la sentenza favorevole al gruppo del cavaliere.
Il giudice Raimondo Mesiano qualche giorno fa ha emesso la sentenza che stabilisce in 750 milioni di euro il risarcimento che la Fininvest dovrà liquidare alla Cir di De Benedetti per la vendita della Mondadori.

Non entro nel merito della sentenza, 750 milioni di euro mi sembrano un rimborso abnorme, ma vorrei sottolineare che la televisione del cavaliere ha mandato un messaggio di chiaro stampo mafioso.

Chiunque "oserà" indagare o semplicemente criticherà i comportamenti discutibili nella vita privata di un uomo pubblico, come il premier, verra' messo alla berlina, la sua vita scandagliata in cerca della piu' piccola e insignificante mancanza ... proprio in stile mafioso.

Così la mafia scredita i propri nemici, delegittimando le loro idee ... o nel caso di un giudice, il suo lavoro.

Siamo solo all'inizio della resa dei conti, dopo i seni sbattuti in prima pagina alla ex signora Berlusconi (velina ingrata) ed aver dato dell'omosessuale ricattatore all'ex direttore di Avvenire, ora si scava nella vita dei giudici che lavorano sui processi del premier.

Incomincio a temere davvero per il futuro del nostro paese.

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