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venerdì 20 marzo 2009

Iran - muore in carcere il blogger ribelle

Il grande Sandro Pertini diceva che libertà e giustizia sociale costituiscono un binomio inscindibile. Non può esistere piena libertà senza giustizia sociale come non può esistere una giustizia sociale senza libertà.

Un uomo però non è davvero libero se non gli è garantito il diritto ad essere informato. Solo così potrà prendere delle decisioni coerenti con i propri principi.

Sono convinto che il fenomeno del web 2.0, sarà citato nei libri di storia come una rivoluzione i cui impatti saranno superiori persino alla rivoluzione francese ed industriale.

La democrazia dal basso, salverà il nostro pianeta malato e l'informazione non sarà più solo monopolio di pochi.

Come tutte le rivoluzioni, questo cambiamento non sta avvenendo senza traumi.

In Italia i soloni della politica sono troppo vecchi per capirne l'impatto, tanto da sottovalutare clamorosamente il fenomeno Grillo la cui onda non è alta ... ma sarà decisamente lunga.

In altri paesi i blogger sono meno fortunati. Omidreza Mirsayafi un giovane iraniano di 29 anni, arrestato lo scorso 7 Febbraio dopo la sentenza della corte rivoluzionaria, è deceduto nei giorni scorsi in carcere.

A nulla sono valsi gli appelli di Reporter sans frontières, di liberare il giovane blogger.

Gli organi ufficiali hanno parlato di suicidio e per evitare ulteriori tensioni, il governo di Teheran ha deciso di togliere la censura da Face Book, cercando di utilizzare ancora una volta l'approccio carota-bastone.

Solidarietà alla famiglia del giovane iraniano ed un invito ad andare avanti verso questa battaglia di libertà a tutti i bloggers del mondo.

Questa battaglia di libertà è stata perduta, ma la guerra per ottenere un mondo migliore sarà vinta.

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