Nella Catania dei 100 omicidi all'anno un uomo osò dichiarare al mondo che il re era nudo. La mafia a Catania esisteva ed insieme ad una classe politica indecente ed ai cosiddetti cavalieri del lavoro, faceva il bello ed il cattivo tempo.
Qualche settimana fa sentivo una signora anziana lamentarsi che la decadenza della città di Catania era da addebitare ai giudici comunisti e a mani pulite a quel Di Pietro. Come si viveva bene quando c'erano i cavalieri del lavoro. Chi voleva lavorare lavorava ed i soldi c'erano per tutti. Meno male che c'é "Bilusconi" aggiungeva, lui si che salverà l'Italia.
Non biasimo quella signora, persone perbene sono davvero ancora convinte che dietro l'omicidio di Giuseppe Fava ci sia tutto tranne che la mafia: storia di corna di pedofilia e chi più ne ha più ne metta. E' così che la mafia colpisce anche da morti i propri nemici, delegittimandoli.
Difficile da credere, ma la qualità dell'informazione nella mia città è paradossalmente peggiorata. Un unico editore, Mario Ciancio che controlla tutti i media, un piccolo Berlusconi locale che ha avuto la saggezza di non esporsi e di non ritenersi unto dal Signore.
La RAI ha ricordato il 25esimo anniversario della morte di Pippo Fava mandando in onda una bellissima puntata della Storia siamo noi.
Per non turbare le coscienze ed evitare di organizzare trasmissioni "riparatorie", la puntata è stata trasmessa in piena notte sulla terza rete ... comunque adesso è disponibile on line. Sarebbe bello che la signora citata sopra, avesse la possibilità di vederla ...
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