Domenica per il terzo anno consecutivo in serie A, sarà tempo di derby di Sicilia.
Un evento unico per i siciliani che vedrà incollati ai televisori, milioni di sportivi divisi solo dalla rivalità calcistica, ma uniti dalle disgrazie della mala amministrazione politica.
In un articolo pubblicato dal solito Gian Antonio Stella sul corriere della sera di oggi, vengono denunciati gli enormi sprechi della giunta Cammarata ed il buco di bilancio scoperto dalla corte dei conti.
Su 866 milioni l'anno di spese correnti, il Municipio di Palermo ne scuce 623 (il 72%) per pagare 21.895 dipendenti. Ottomila più di dieci anni fa. Un po' diretti, un po' precari stabilizzati nelle aziende partecipate. Media: un dipendente comunale ogni 30 abitanti!
Secondo l'accusa di Maurizio Pellegrino, un consigliere dell'opposizione «nel 2008, nonostante il bilancio disastroso e il forte esubero di personale, sono state fatte oltre 400 assunzioni. E prima d'andarsene, a dicembre, il vecchio Cda ha assorbito altri 80 lavoratori di una ditta privata».
Cosa dire con questi numeri i cittadini palermitani dovrebbero vivere in una specie di paradiso terrestre, con servizi da fare invidia agli abitanti del principato di Monaco ...
E' da troppo tempo che non visito il capoluogo siciliano e quindi non esprimo ulteriori giudizi in merito, è palese però che se i catanesi piangono i palermitani non ridono ...
Se tanto mi appassiona il confronto calcistico, tanto mi angustia il modo con cui le splendide città siciliane sono state amministrate negli ultimi anni.
Tra Scapagnini e Cammarata diciamo solo che si può giocare il derby dello squallore ...
Buon derby di Sicilia a tutti e vinca la squadra con la maglia rossazzurra :)
Il blog di Filippo Monastra ... liberi pensieri su tutto quello che mi passa per la testa ...
giovedì 26 febbraio 2009
mercoledì 18 febbraio 2009
Il paese degli allocchi ...
Nell'assoluto silenzio di quasi tutti gli organi di stampa, il tribunale di Milano ha condannato l'avvocato inglese David Mills a quattro anni e sei mesi per corruzione in atti giudiziari. Il legale nel luglio del 2004 aveva raccontato ai pm Fabio De Pasquale e Alfredo Robledo di aver ricevuto 600mila dollari dal gruppo Fininvest per dire il falso nei processi in cui era coinvolto Silvio Berlusconi.
Ovviamente, grazie ai lodi schifezza-alfano, il corruttore presunto continua a governare questo paese ed i suoi "bravi", minacciono chi denuncia l'incredibile conflitto d'interesse del premier, di fare opposizione anti-democratica.
Con il mondo alle soglie del disastro economico più grave della storia, ci si straccia le vesti per le dimissioni di Veltroni (era ora) e ci si accalora per chi deve uscire dalla casa del grande fratello o per la presunta fine del festival di Sanremo ...
Benvenuti nel paese degli allocchi ...
Ovviamente, grazie ai lodi schifezza-alfano, il corruttore presunto continua a governare questo paese ed i suoi "bravi", minacciono chi denuncia l'incredibile conflitto d'interesse del premier, di fare opposizione anti-democratica.
Con il mondo alle soglie del disastro economico più grave della storia, ci si straccia le vesti per le dimissioni di Veltroni (era ora) e ci si accalora per chi deve uscire dalla casa del grande fratello o per la presunta fine del festival di Sanremo ...
Benvenuti nel paese degli allocchi ...
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lunedì 16 febbraio 2009
Quanta umanità e speranza si può trovare in una tragedia familiare
Molti di noi hanno almeno una volta affrontato nella vita esperienze difficili.
Chi ha sofferto per una grave malattia, chi ha affrontato la guerra e le persecuzioni, chi ha perduto il lavoro, chi ha incontrato delle persone sbagliate pensando di trascorrere con loro il resto della propria esistenza trovandosi improvvisamente solo, chi non ha avuto il coraggio di ammettere di avere sbagliato tutto e non è riuscito a riprendere il suo cammino nella vita.
Uno dei miei mantra preferiti è che gli uomini migliori sono quelli che nella propria vita hanno avuto la possibilità di affrontare tanti momenti difficili.
Le difficoltà e le sfide, inevitabilmente, danno il giusto ordine alle cose, ristabiliscono in maniera forzata le corrette priorità.
Chi scrive si ritiene molto fortunato e la mia recente prova è abbastanza comune agli uomini della mia età: affrontare i problemi di salute di un genitore provando a restituire un pò di quell'immenso amore e dei tanti sacrifici fatti, per permetterci di conquistare quel poco che abbiamo.
Le esperienze ci fanno conoscere lati sconosciuti di un'umanità troppo superficialmente definita allo sbando. In mezzo a tanta mediocrità, si trovano oasi di eccellenza, gente che compie il proprio lavoro con immensa passione con ammirabile dedizione.
Questo è quello che ho trovato, passando al fianco di mio padre, tre settimane presso l'unità di Chirurgia Generale dell'Ospedale degli infermi di Rimini diretta dal Dottor Gianfranco Francioni. Coniugare le eccellenze legate alla preparazione professionale indiscussa di medici come Luigi Veneroni, Vittorio Corso (per citare solo quelli che ci sono stati più vicini) e la meravigliosa umanità degli operatori sanitari dell'ospedale riminese, è stata una di quelle belle sorprese che serberò per sempre nel mio cuore.
Un sorriso costa poco, ma l'empatia, l'umanità e la sensibilità non si comprano, sono un dono di Dio, come quella vita che affrontiamo tutti i giorni ritenendoci in modo palesemente fallace, padroni del nostro tempo.
Chi ha sofferto per una grave malattia, chi ha affrontato la guerra e le persecuzioni, chi ha perduto il lavoro, chi ha incontrato delle persone sbagliate pensando di trascorrere con loro il resto della propria esistenza trovandosi improvvisamente solo, chi non ha avuto il coraggio di ammettere di avere sbagliato tutto e non è riuscito a riprendere il suo cammino nella vita.
Uno dei miei mantra preferiti è che gli uomini migliori sono quelli che nella propria vita hanno avuto la possibilità di affrontare tanti momenti difficili.
Le difficoltà e le sfide, inevitabilmente, danno il giusto ordine alle cose, ristabiliscono in maniera forzata le corrette priorità.
Chi scrive si ritiene molto fortunato e la mia recente prova è abbastanza comune agli uomini della mia età: affrontare i problemi di salute di un genitore provando a restituire un pò di quell'immenso amore e dei tanti sacrifici fatti, per permetterci di conquistare quel poco che abbiamo.
Le esperienze ci fanno conoscere lati sconosciuti di un'umanità troppo superficialmente definita allo sbando. In mezzo a tanta mediocrità, si trovano oasi di eccellenza, gente che compie il proprio lavoro con immensa passione con ammirabile dedizione.
Questo è quello che ho trovato, passando al fianco di mio padre, tre settimane presso l'unità di Chirurgia Generale dell'Ospedale degli infermi di Rimini diretta dal Dottor Gianfranco Francioni. Coniugare le eccellenze legate alla preparazione professionale indiscussa di medici come Luigi Veneroni, Vittorio Corso (per citare solo quelli che ci sono stati più vicini) e la meravigliosa umanità degli operatori sanitari dell'ospedale riminese, è stata una di quelle belle sorprese che serberò per sempre nel mio cuore.
Un sorriso costa poco, ma l'empatia, l'umanità e la sensibilità non si comprano, sono un dono di Dio, come quella vita che affrontiamo tutti i giorni ritenendoci in modo palesemente fallace, padroni del nostro tempo.
giovedì 5 febbraio 2009
Sant'Agata pensaci tu ...
Dice un vecchio proverbio catanese
Sant'Agata prima l'arrubbaru e poi cci ficiru i potti ri ferru ...
(Sant'Agata prima l'hanno derubata poi le hanno costruito le porte di ferro)
La leggenda vuole che solo dopo aver trafugato i tesori dell'amata patrona S.Agata, fu deciso di proteggerli con delle porte di ferro. Il significato è chiaro, non ha senso provare a risolvere un problema quando tutto è perduto.
Così oggi, a degli osservatori neutrali, potrebbe sembrare inutile perder tempo a salvare una città messa in ginocchio da 30 anni di malaffare e di connubbio tra mafia, imprenditoria locale e politica. Parafrasando il proverbio popolare: Catania già "s'arrubbaru" ...
Il 5 Febbraio però è un giorno speciale per i catanesi e voglio essere più ottimista.
La nostra "Santuzza" ne ha viste di peggio. Distrutta per ben 7 volte dalla lava e due dal terremoto, la nostra città sopravviverà anche alla mafia, ai Ciancio Sanfilippo, ai Virlinzi, agli "sciampagnini" e Lombardo di turno, tutti oggi in prima fila, immancabilmente, ad assistere alla messa solenne in Duomo.
Cara Santuzza salvaci tu, facci uno di quei grandi miracoli che ti hanno reso famosa, magari dicci se è il caso di lasciare il tuo sacro velo davanti alle soglie di Palazzo degli Elefanti sperando che come la lava, anche questi signori si fermino e smettano di distruggere la nostra amata città.
Cittadini ... W Sant'Agata !!!
La festa di Sant'Agata a Catania, una delle più importanti celebrazioni della cristianità
Sant'Agata prima l'arrubbaru e poi cci ficiru i potti ri ferru ...
(Sant'Agata prima l'hanno derubata poi le hanno costruito le porte di ferro)
La leggenda vuole che solo dopo aver trafugato i tesori dell'amata patrona S.Agata, fu deciso di proteggerli con delle porte di ferro. Il significato è chiaro, non ha senso provare a risolvere un problema quando tutto è perduto.
Così oggi, a degli osservatori neutrali, potrebbe sembrare inutile perder tempo a salvare una città messa in ginocchio da 30 anni di malaffare e di connubbio tra mafia, imprenditoria locale e politica. Parafrasando il proverbio popolare: Catania già "s'arrubbaru" ...
Il 5 Febbraio però è un giorno speciale per i catanesi e voglio essere più ottimista.
La nostra "Santuzza" ne ha viste di peggio. Distrutta per ben 7 volte dalla lava e due dal terremoto, la nostra città sopravviverà anche alla mafia, ai Ciancio Sanfilippo, ai Virlinzi, agli "sciampagnini" e Lombardo di turno, tutti oggi in prima fila, immancabilmente, ad assistere alla messa solenne in Duomo.
Cara Santuzza salvaci tu, facci uno di quei grandi miracoli che ti hanno reso famosa, magari dicci se è il caso di lasciare il tuo sacro velo davanti alle soglie di Palazzo degli Elefanti sperando che come la lava, anche questi signori si fermino e smettano di distruggere la nostra amata città.
Cittadini ... W Sant'Agata !!!
La festa di Sant'Agata a Catania, una delle più importanti celebrazioni della cristianità
mercoledì 4 febbraio 2009
Come si stava bene con i Cavalieri del lavoro a Catania ...
Nella Catania dei 100 omicidi all'anno un uomo osò dichiarare al mondo che il re era nudo. La mafia a Catania esisteva ed insieme ad una classe politica indecente ed ai cosiddetti cavalieri del lavoro, faceva il bello ed il cattivo tempo.
Qualche settimana fa sentivo una signora anziana lamentarsi che la decadenza della città di Catania era da addebitare ai giudici comunisti e a mani pulite a quel Di Pietro. Come si viveva bene quando c'erano i cavalieri del lavoro. Chi voleva lavorare lavorava ed i soldi c'erano per tutti. Meno male che c'é "Bilusconi" aggiungeva, lui si che salverà l'Italia.
Non biasimo quella signora, persone perbene sono davvero ancora convinte che dietro l'omicidio di Giuseppe Fava ci sia tutto tranne che la mafia: storia di corna di pedofilia e chi più ne ha più ne metta. E' così che la mafia colpisce anche da morti i propri nemici, delegittimandoli.
Difficile da credere, ma la qualità dell'informazione nella mia città è paradossalmente peggiorata. Un unico editore, Mario Ciancio che controlla tutti i media, un piccolo Berlusconi locale che ha avuto la saggezza di non esporsi e di non ritenersi unto dal Signore.
La RAI ha ricordato il 25esimo anniversario della morte di Pippo Fava mandando in onda una bellissima puntata della Storia siamo noi.
Per non turbare le coscienze ed evitare di organizzare trasmissioni "riparatorie", la puntata è stata trasmessa in piena notte sulla terza rete ... comunque adesso è disponibile on line. Sarebbe bello che la signora citata sopra, avesse la possibilità di vederla ...
Qualche settimana fa sentivo una signora anziana lamentarsi che la decadenza della città di Catania era da addebitare ai giudici comunisti e a mani pulite a quel Di Pietro. Come si viveva bene quando c'erano i cavalieri del lavoro. Chi voleva lavorare lavorava ed i soldi c'erano per tutti. Meno male che c'é "Bilusconi" aggiungeva, lui si che salverà l'Italia.
Non biasimo quella signora, persone perbene sono davvero ancora convinte che dietro l'omicidio di Giuseppe Fava ci sia tutto tranne che la mafia: storia di corna di pedofilia e chi più ne ha più ne metta. E' così che la mafia colpisce anche da morti i propri nemici, delegittimandoli.
Difficile da credere, ma la qualità dell'informazione nella mia città è paradossalmente peggiorata. Un unico editore, Mario Ciancio che controlla tutti i media, un piccolo Berlusconi locale che ha avuto la saggezza di non esporsi e di non ritenersi unto dal Signore.
La RAI ha ricordato il 25esimo anniversario della morte di Pippo Fava mandando in onda una bellissima puntata della Storia siamo noi.
Per non turbare le coscienze ed evitare di organizzare trasmissioni "riparatorie", la puntata è stata trasmessa in piena notte sulla terza rete ... comunque adesso è disponibile on line. Sarebbe bello che la signora citata sopra, avesse la possibilità di vederla ...
martedì 3 febbraio 2009
Protezionismo: la soluzione dei mediocri !!
Tiene banco in questi giorni la protesta dei lavoratori inglesi della Lindsay oil, contro gli operai italiani della IREM. British job for British workers !!
Come si fa a non comprendere che imporre limitazioni di movimento ai lavoratori dell'unione europea, come auspicato dagli esponenti del carroccio, non farebbe che aggravare l'attuale crisi economica globale?
Il premier britannico Gordon Brown, ha chiaramente detto che è impossibile giustificare questo tipo di scioperi. Qualche giorno fa, durante il forum mondiale di Davos, Mr. Brown ha lanciato un «allarme protezionismo».
Il protezionismo fu uno dei fattori che provocò, a partire dalla crisi del 1929 negli Stati Uniti, una recessione globale. A ricordarcelo è Willem Buiter, professore di Economia Politica alla London School of Economics, nel suo blog.
Buiter cita anche il caso dei lavoratori italiani ed ironicamente si chiede: ma allora perché non limitare ai solo scozzesi (e non britannici) la possibilità di lavorare in quella regione o ai soli nativi bianchi e cristiani londinesi, la possibilità di lavorare nella city ...
Chi ha paura della competizione lo fa perché sa benissimo che non potrebbe reggere la concorrenza e se questi messaggi vengono da una compagine di un governo liberale, c'é poco da stare allegri.
La mia storia professionale mi ha insegnato che l'eccellenza si crea solamente in un contesto in cui liberamente, le professionalità e le competenze sono messe a disposizione del mercato globale. La diversità come ingrediente essenziale per creare un ambiente fertile allo sviluppo ed all'innovazione.
Avendo insegnato per anni in azienda, ironizzavo su me stesso dicendo che chi sapeva fare faceva e chi non sapeva fare insegnava. Oggi ho la sensazione che chi è capace e può offrire un valore aggiunto lavora, chi non lo è decide di mettersi in politica.
Dio ci salvi da questi politici inetti e dalla lega nord ...
Proteste anti-italiane alla Lindsay oil (foto J.Super-Ap)
Come si fa a non comprendere che imporre limitazioni di movimento ai lavoratori dell'unione europea, come auspicato dagli esponenti del carroccio, non farebbe che aggravare l'attuale crisi economica globale?
Il premier britannico Gordon Brown, ha chiaramente detto che è impossibile giustificare questo tipo di scioperi. Qualche giorno fa, durante il forum mondiale di Davos, Mr. Brown ha lanciato un «allarme protezionismo».
Il protezionismo fu uno dei fattori che provocò, a partire dalla crisi del 1929 negli Stati Uniti, una recessione globale. A ricordarcelo è Willem Buiter, professore di Economia Politica alla London School of Economics, nel suo blog.
Buiter cita anche il caso dei lavoratori italiani ed ironicamente si chiede: ma allora perché non limitare ai solo scozzesi (e non britannici) la possibilità di lavorare in quella regione o ai soli nativi bianchi e cristiani londinesi, la possibilità di lavorare nella city ...
Chi ha paura della competizione lo fa perché sa benissimo che non potrebbe reggere la concorrenza e se questi messaggi vengono da una compagine di un governo liberale, c'é poco da stare allegri.
La mia storia professionale mi ha insegnato che l'eccellenza si crea solamente in un contesto in cui liberamente, le professionalità e le competenze sono messe a disposizione del mercato globale. La diversità come ingrediente essenziale per creare un ambiente fertile allo sviluppo ed all'innovazione.
Avendo insegnato per anni in azienda, ironizzavo su me stesso dicendo che chi sapeva fare faceva e chi non sapeva fare insegnava. Oggi ho la sensazione che chi è capace e può offrire un valore aggiunto lavora, chi non lo è decide di mettersi in politica.
Dio ci salvi da questi politici inetti e dalla lega nord ...
Proteste anti-italiane alla Lindsay oil (foto J.Super-Ap)
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