Domenica 7 agosto allo stadio Angelo Massimino, verrà presentata ai tifosi del Catania, la squadra che disputerà per il sesto anno consecutivo, il campionato della massima serie.
Sei anni consecutivi in serie A, non avveniva dalla metà degli anni 60. Dai tempi del presidente Marcoccio, delle imprese epiche al vecchio cibali contro l'Inter del Mago Herrera; ere geologiche, dal punto di vista calcistico.
Il presidente del Catania, Antonino Pulvirenti, ha recentemente dato un nome ed un cognome all'autore di questo miracolo. Pietro Lo Monaco, l'attuale amministratore delegato del Catania, è stato definito dal presidente "il Messi del Catania".
In realtà Lo Monaco pesa oggi per il Catania, più di Messi al Barcellona ...
Se non gioca Messi, i blaugrana possono contare su almeno un'altra ventina di campioni, mentre a Catania, Lo Monaco gestisce in pratica tutto, dal gelataio con l'ape piaggio che si ferma davanti ai cancelli di torre del grifo, al marketing, al calciomercato a finire ai bilanci ...
E' su quest'ultimo punto che vorrei soffermarmi. Il Catania da quando è stato promosso in A, ha sempre registrato profitti: nei primi quattro anni 19 milioni.
Nella stagione 2009-10 i 20 club italiani hanno bruciato 193,5 milioni di euro. Erano soltanto quattro i club su venti a produrre utili: la Fiorentina 4,4 milioni, il Catania 2,5, il Livorno (poi retrocesso) 1,8 e il Napoli 0,3.
Buttandola sul semplice ... fare 2,5 milioni di utili significa avere avuto meno costi dei ricavi per un ammontare vicino a quella cifra. Non parliamo di centinaia di milioni ma di 1-2 milioni ... questo significa che basta un acquisto sbagliato, un ingaggio più elevato, una mancata cessione (plusvalenza) per iniziare a percorrere una strada pericolosa, molto pericolosa ...
Quindi i margini che ha Lo Monaco per muoversi sul mercato, sono molto più limitati di quello che molti tifosi rossazzurri vogliono fare credere.
Lo slogan "puvvirenti nesci i soddi" (Pulvirenti tira fuori i soldi) non va neanche bene, perché sempre supponendo che il presidente abbia voglia di mettere ulteriormente a rischio il suo patrimonio personale (modello sensi per intenderci) le nuove norme UEFA, prima o poi glielo impediranno (fair play finanziario).
Le società di calcio in futuro devono andare avanti con la cosiddetta gestione caratteristica, cioè autofinanziandosi, utilizzando esclusivamente le risorse che sono in grado di produrre.
Qui sta il busillisi del Catania e le ragioni per cui io, innamorato pazzo della mia città e dei colori rossazzurri, continuo a scrivere che siamo una piccola realtà calcistica.
Il Catania genera ricavi tra i 30 ed i 40 milioni di euro. Noccioline se pensate la struttura dei costi ed il contesto in cui la squadra deve competere.
Quando i tuoi concorrenti sono in grado di generare ricavi 5-10 volte superiori, non c'é spazio per romantici voli pindarici, ma si può andare avanti solo guardando ai bilanci ed alla solidità finanziaria della società.
Chi non capisce questo va svegliato ... perché il mondo che immagina, non esiste più ...
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