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venerdì 22 agosto 2008

In un paese normale ...

Libri come la Casta e la Deriva di Sergio Rizzo e Gian Antonio Stella, i Complici di Lirio Abbate o Gomorra di Roberto Saviano, avrebbero causato una rivoluzione popolare o nella migliore delle ipotesi, un'ondata di sdegno nei confronti della classe dirigente che ha permesso e/o commesso i fatti indicati dai coraggiosi giornalisti.

In Italia, cioé in un paese NON normale, tutto questo scivola via e la spudoratezza di chi ha portato questo paese verso il baratro di un default argentino, oggi appare senza limiti e dobbiamo ancora sopportare in parlamento personaggi che meriterebbero di passare il resto dei loro giorni, in qualche casa circondariale.

lunedì 18 agosto 2008

A proposito di scecchi ...


Ieri sera ho seguito con interesse un documentario sullo stato d'Israele. Nonostante la crisi economica, i forti investimenti sulla ricerca e nell'istruzione, hanno permesso ad un paese tormentato da una guerra che dura da 60 anni, di mantenere sopra al 3% la crescita del PIL. Altro che i chiari di luna a cui siamo abituati dalle nostre parti.

La bocciatura (l'ennesima) del figlio asino del ministro Bossi, ha fatto gridare allo scandalo (ovviamente solo al padre) ma il somaro leghista è in numerosa compagnia e la presunta avversione dei professori meridionali nei confronti degli studenti del nord, pare smentita dalle statistiche.

Infatti, sfogliando le pagine del quotidiano La Sicilia di oggi, sono stato colpito da un allarmante inchiesta relativa ai laureati dell'ateneo più antico di Sicilia.

Nel 2007, 7051 studenti hanno conseguito un titolo di studio presso l'ateneo catanese. Da un'indagine di almalaurea è emerso che in media uno studente etneo consegue la laurea di primo livello (3 anni di corso) a 24,9 anni (24,5 a livello nazionale) e raggiunge l'agognata laurea specialistica (quella vera per intenderci) alle soglie dei trentanni, 29,7 per l'esattezza (26,1 per i suoi colleghi italiani).

Questi dati confrontati con le prestazioni dei partner europei, fannno vincere a questi ragazzi, l'unico scettro che meritano davvero - un cappello con le orecchie da somaro.

Sono stato il primo a criticare le tesi dell'ex ministro dell'economia Padoa Schioppa, ma ainoi pare proprio che la patria del più grande fisico di tutti i tempi, Ettore Majorana, sia ormai popolata da bamboccioni veri o quel che è peggio, da ragazzi con poche speranze per il loro futuro.

domenica 17 agosto 2008

Back home ...


(centro sportivo di Massannunziata 16 Agosto 2008)

L'affetto con cui più di quattromila tifosi hanno accolto i rossazzurri ieri al centro sportivo di Massannunziata, non avrà certamente stupito i veterani, ma avrà subito fatto capire ai nuovi ragazzi, di cosa sia capace il cuore dei tifosi del Catania.

Sono sempre più convinto che questa città sia in grado di fare grandi cose, sia nel bene che nel male. Soffrire è nel DNA dei catanesi, una città distrutta sette volte dalla lava e due volte dal terremoto ha fatto della rinascita il suo motto: "Melior de cinere surgo" (risorgo sempre più fiorente dalle mie ceneri).



Non sarà quindi un altro anno di serie A a fare paura, ma lo striscione con cui alcuni tifosi hanno deciso di salutare i nostri ragazzi non lascia adito ad alcun dubbio ... per garantire la categoria, bisognerà avere forza e coraggio e mettercela tutta fino alla fine del prossimo Maggio.

Bentornati a casa ragazzi !!


(Stadio Angelo Massimino pronto per la terza stagione consecutiva in serie A del Catania)

(foto da calciocatania.com)

martedì 5 agosto 2008

Arrivano i nostri ...


Ieri mattina alle 6.30, con puntualità teutonica, dalla caserma Santa Barbara di via Perrucchetti a Milano, è partito un piccolo contingente di militari armati di fucile mitragliatore AR 70 Sc. Già alle 7 i soldati avevano presidiato le 12 postazioni previste nel capoluogo lombardo: nove "posti fissi" e tre "pattuglie appiedate".

A regime saranno circa 3000 i soldati impegnati sul territorio nazionale, così come avvenuto nel 1992, con l'operazione vespri siciliani (contro la mafia), i cittadini italiani, grazie alle forze armate, avranno garantita la loro sicurezza (contro chi?).

Stop, bene la prima .... grazie adesso vado a farmi una bella granita all'antica Sicilia, tanto per riprendere confidenza con l'aria di casa ... sai tra neanche 4 giorni iniziano le ferie ... ops ero ancora in diretta? Si è sentito?

Fanno sorridere (o piangere?) le dichiarazioni del ministro della difesa Ignazio La Russa il quale ha affermato che solo i post-sessantottini possono essere contrari a quest'operazione. Onestamente, sconoscevo questo pregressa esperienza del primo cittadino romano Alemanno che proprio non ne vuol sentir parlare di vedere, in piena stagione turistica, la città eterna con militari armati in giro, neanche si trattasse di intercettare qualche cecchino imboscato in un appartamento della devastata Sarajevo.

Se sull'immagine che i turisti in giro per le nostre città possono farsi, i dubbi restano, sulla presunta utilità, preferisco affidarmi a dei professionisti come Nicola Tanzi, segretario del SAP (sindacato autonomo di polizia) che ha affermato testualmente:
... no ad una nuova forza di polizia militare perche' rischia di creare soltanto problemi alla gestione concreta della sicurezza e di assorbire inutilmente risorse ...

Infine, da ex militare di leva, penso a quei professionisti addestrati a sostenere azioni di combattimento in guerra, ed umiliati oggi a dare la caccia a qualche vu cumprà ... per permettere ad Ignazio Jouer ed a qualche suo alleato "padano", di villantare crediti con i propri elettori che a loro si erano affidati per garantire davvero la sicurezza nel nostro paese.

sabato 2 agosto 2008

Vo stari beni ... lamentiti !!

Se vuoi stare bene devi lamentarti ... ma obiettivamente quest'anno c'é poco da lamentarsi, fino ad adesso nulla può essere rimproverato ai dirigenti del Calcio Catania. Persino le carenze lato comunicazione sembrano un cattivo ricordo ed i tifosi rossazzurri di tutto il mondo, possono oggi seguire le gesta dei propri beniamini via internet grazie ai servizi presenti sul sito ufficiale della società di via Ferrante Aporti.

Quanto sono distanti le sofferte estati dei tristemente noti casi Catania.

Questa estate invece, con gran sollievo delle coronarie dei tifosi rossazzurri, appare serena e tranquilla. Lo stesso manto erboso del Massimino sembra pronto, le file ai botteghini per ritirare l'abbonamento solo un brutto ricordo e la campagna acquisti, gestita alla grande con l'arrivo di giocatori validi e blasonati come Dica, Ledesma, si è praticamente conclusa qualche giorno prima del ritiro organizzato ad Assisi, fatto questo davvero inconsueto per l'attuale proprietà.

Lamentarsi onestamente oggi sarebbe davvero ingeneroso, a meno di un mese dall'inizio del campionato, la possibilità di vivere con serenità la fase conclusiva del prossimo campionato, passando così pomeriggi più sereni di quelli affrontati il 19 Maggio, non sembra affatto un'utopia.

venerdì 1 agosto 2008

La "famigghia"

Nel 2005 l'Economist ha definito l'Italia "The real sick man of Europe", il vero uomo malato d'Europa. Non è cambiato molto da allora, anzi, ed i numeri continuano a sostenere la tesi del giornale britannico.

Mi sono chiesto allora: cosa tiene questa piccola italietta insieme? La presunta creatività e l'intelligenza dei suoi abitanti?

Qualcuno mi citi una grande scoperta od un'innovazione radicale, avvenuta negli ultimi 20 anni in Italia che abbia sostanzialmente modificato modelli di business rilevanti per l'economia mondiale, creando valore e ricchezza per tutti.

Vi prego risparmiatemi i Dolce&Gabbana e tutto quel circo delirante che sta dietro il mondo della moda. Per carità non dico che il settore fashion non crei ricchezza, ma quanto questa sia sostenibile in Italia, bisognerebbe chiederlo a qualche industriale del settore tessile nel pratese.

Invece, solo ad esempio, un piccolo paese (dal punto di vista demografico) come la Finlandia, puntando sull'unica risorsa davvero disponibile e sostenibile: la ricerca tecnologica, staziona da anni ai primi posti delle classifiche stilate dal World Economic Forum sulla competitività e la sua leadership nel settore della comunicazione mobile, è ormai più che consolidata.

Non mi si fraintenda, il nostro paese ha risorse inimmaginabili, penso solo al turismo (anche questo settore in crisi, come evidenziato dal recente sorpasso della Spagna) ma quello che a mio parere, specialmente nel profondo sud italiano, gli permette di andare avanti, è la peculiare strutturazione del tessuto familiare ... in altre parole, la forza e la coesione delle sue famiglie.

Peccato che anche questo tipo di "risorsa" accusi i sintomi evidentemente manifestati dal nostro paese malato. Questo tipo di esperienza la vivo ogni giorno, vedendo cari amici o familiari in crisi con le loro famiglie e capisco che quello che si sta perdendo non è solo la serenità nelle loro case, ma parte del nostro futuro.


RAFFAELLO - Sacra famiglia con l'agnello 1505
Olio su tavola, Madrid, Prado