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martedì 25 novembre 2008

La bancarella di Gianni ...

L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro.

Così l'articolo 1 della nostra Costituzione enfatizza l'importanza del lavoro per la dignità e la vita dei propri cittadini.

Gianni Chiodi, candidato alla presidenza della regione Abruzzo, ha forse frainteso lo spirito dei padri costituenti, ignorando che la sua "bancarella di Gianni" potrebbe e lo dico senza celare la mia ironia, nascondere una pratica diffusissima dalle mie parti (Raffaele Lombardo docet) che il codice penale punisce con il reato di voto di scambio.



Mi preme sottolineare che non è mia intenzione sostenere la candidatura di nessun candidato né di Carlo Costantini, rappresentato nel video sopra. Purtroppo non ho trovato su internet altre versioni dello spot incriminato di Gianni Chiodi.

domenica 23 novembre 2008

In un universo parallelo ...

Dopo diverse settimane trascorse all'estero, al mio ritorno in Italia la sensazione è di essere atterrato su un pianeta diverso, in un universo parallelo.

Solo la scorsa settimana, in giro per il mondo, sono stati tagliati 80000 posti di lavoro e nessuno oggi nutre dubbi sul fatto che la bolla finanziaria si è trasferita sull'economia reale. Crisi la cui gravità e durata sono assolutamente incerte.

Tornando al problema occupazionale, più della metà di questi tagli sono legati alla crisi della prima banca americana Citigroup che ha perso in un anno quasi il 90% della propria capitalizzazione e che oggi è prossima a richiedere l'apertura della procedura di fallimento.

Il colosso dell'auto americana General Motors, rischia di fare ancora più tagli e l'invocazione del "chapter 11", senza aiuti di stato, per l'ex leader di mercato sarà una certezza.

Per tornare a casa nostra, secondo la CGIL sarebbero circa 400 mila i lavoratori a termine e a progetto - solo nel settore privato - che rischiano di perdere il posto e rimanere senza tutele alla fine dell'anno.

In uno scenario così drammatico, i quotidiani nazionali hanno dedicato gran parte delle loro prime pagine a questioni che onestamente definire secondarie, sarebbe a mio parere eufemistico.

A farla da protagonista, la "querelle Villari" in merito all'elezione del presidente della commissione di vigilanza RAI ... hai detto cotica, direbbero a Roma !!

Silvio Berlusconi ha definito kafkiana la vicenda e per una volta mi sento di condividere l'opinione del premier.

Di contro il senatore del partito democratico Riccardo Villari, incollato all'inaspettata poltrona (assolutamente reale), ha più volte smentito se stesso in questi giorni dimostrando ancora una volta che quello che davvero preoccupa gran parte dei nostri politici, è salvaguardare ciò a cui davvero tengono .... il proprio posto di lavoro.

Nessuno si stupisca di ciò, del resto cosa potrebbero fare gran parte di loro nella vita reale, cioé sulla terra. Ecco perché ritengo che questi signori vivano in un universo parallelo.

Spiace dirlo, ma non si può che prendere atto che lo spessore di gran parte degli attuali dirigenti politici che per la cronaca guadagnano mediamente il triplo dei loro colleghi parlamentari europei, risulta assolutamente inadeguato alle sfide che la crisi economica mondiale ci ha posto davanti.

Speriamo che gli italiani, ancora una volta nella lora storia, possano salvarsi nonostante chi li governa ...

venerdì 14 novembre 2008

Free Blogger !! For a free country !!!

Ne avevo parlato qualche tempo fa sul mio blog inglese, ma onestamente mi pareva fantapolitica ...

Ma ormai dai nostri parlamentari, maggioranza od opposizione poco importa, c'é da attendersi di tutto. Così Franco Levi, esponente del PD, ha depositato alla Commissione Cultura della Camera, la proposta di legge detta "ammazzablogger".

In sostanza la legge prevede che(fonte www.beppegrillo.it):
- ogni blog è equiparato a un prodotto editoriale
- ogni blog che pubblica Adsense di Google o banner può risponderne all'Agenzia delle Entrate
- ogni blog deve iscriversi al ROC (Registro degli Operatori di Comunicazione)
- ogni blog è soggetto alle norme sulla responsabilità connessa ai reati a mezzo stampa
- ogni blog che non si iscrive al ROC può essere denuciato per il reato di "stampa clandestina": due anni di carcere e sanzioni economiche.

Un blogger può scegliere se iscriversi al ROC, e correre il rischio di una delle innumerevoli denunce penali e civili sui reati a mezzo stampa che risalgono al Codice Rocco del fascismo o, in alternativa, entrare in clandestinità prima di entrare in galera.

Inutile ricordare che l'articolo 21 della nostra costituzione, a cui questo blog si ispira, prevede che:

Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione.

Mi associo quindi all'iniziativa del blog di Beppe Grillo ... Aggiungere altro mi pare superfluo ...

lunedì 10 novembre 2008

Silvio Berlusconi is not speaking in my name

Se in Italia siamo abituati alle gaffe del presidente del Consiglio ed alle sue immediate smentite un secondo dopo (sepolte poi dai media controllati in gran parte dallo stesso), all'estero e lo dico per esperienza personale, questo tipo di "performance" non suscitano i sorrisi di simpatia (che solo la Guzzanti riesce a strapparmi) o gli ammiccamenti normalmente espressi dai lacché che prosperano dalle nostre parti.



Nel 2006, il premier aveva dichiarato che i cinesi bollivano i bambini ai tempi di Mao ed un anno prima che, grazie alle sue doti di latin lover, era riuscito a convincere il presidente finlandese Tarja Halonen, a cedere a Parma la sede dell'agenzia europea del cibo (contesa allora da Tampere). Risale al 2003 invece, l'invito rivolto ad alcuni uomini d'affari statunitensi, ad investire nel nostro paese perché, cito testualmente: ricco di belle segretarie e povero di comunisti...

Come dimenticare poi il suo discorso d'insediamento come presidente di turno dell'unione europea. Ricorderete come rispose alle opinioni e preoccupazioni espresse dal deputato tedesco Martin Schulz, in merito alle note vicende giudiziarie in cui era coinvolto. Davanti all'incredula assemblea ed allo stesso vice premier di allora Gianfranco Fini gli replicò che lo avrebbe proposto nel ruolo di Kapo, in un film sui campi di sterminio nazisti.

La BBC Inglese ha addirittura dedicato un sito alle sue "planetary gaffes" citando quelle imbarazzanti cadute di stile del premier come: Berlusconi in his own words ...

L'ultima gaffe internazionale, in ordine di tempo, è quella sul neo-presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, da Berlusconi definito: Bello, Giovane ed Abbronzato !!!

Non sono pochi gli italiani che come me vivono gran parte dell'anno all'estero, e non posso che condividere l'iniziativa di creare un sito per dissociarsi dai deliri del premier che, parafrasando le sue dichiarazioni su Obama si potrebbe oggi definire: Brutto, Vecchio ed ainoi, Rinc..!!

Chi scrive non vuole essere accusato di essere un imbecille che non apprezza il senso dell'umorismo (Dio ci salvi dagli imbecilli avrebbe detto il premier davanti alle critiche di un inviato giornalista americano) e concludo quindi con una battuta degna del miglior Berlusconi ... citando uno striscione mostrato da uno studente a Roma durante una manifestazione contro il decreto Gelmini ... "mejo abbronzato che nano pelato" !

mercoledì 5 novembre 2008

Lezioni di democrazia ...

Sono reduce da una notte in bianco, ma ne valeva la pena, la sensazione era davvero di respirare un evento che stava cambiando la storia.

Ci sono tante cose che mi hanno colpito, ma vorrei citarne due:

1. Il cambiamento venuto dal basso, utilizzando tecnologie lontane anni luce dal vecchio establishment, dalle vecchie lobbies che hanno condizionato la politica americana negli ultimi anni;

2. La signorilità con cui il candidato republicano John McCain si è congedato, riconoscendo la sconfitta e mostrando rispetto non solo per il futuro presidente Barack Obama, ma per tutti i cittadini che avevano deciso di dare a quest'ultimo la loro fiducia.

Il confronto con casa nostra è sconfortante:

- La totale assenza di cultura democratica dimostrata dalla continua litigiosità (vera o apparente tutto da valutare) della nostra classe politica;
- Nessuna iniziativa concreta in grado di incoraggiare gli auspicati ricambi della classe dirigente, basti pensare che il nostro presidente del consiglio ha circa 30 anni più del neo-presidente americano !

martedì 4 novembre 2008

Con il fiato sospeso ...

L'importanza dell'elezioni di oggi negli USA travalica i confini americani. Il mondo proviene da 8 anni da dimenticare in cui George W. Bush è riuscito a distruggere tutto quello che poteva distruggere. A partire dall'economia e dal bilancio federale, alle relazioni internazionali, alle politiche scellerate che hanno portato alla guerra in Iraq.

Tutti i sondaggi danno per scontata l'elezione di Barack Obama ma tante volte e nel nostro paese lo sappiamo benissimo, molti elettori delle compagini più conservatrici, non hanno avuto il coraggio di esternare le loro intenzioni di voto, sconfessando così le previsioni elettorali della vigilia. Il tam tam su face book conferma che nessuno si illude, nello staff di Obama, che ci sia nulla di scontato.

L'America ed il mondo devono cambiare rotta e devono farlo in fretta. Rimarrò con il fiato sospeso questa notte, sperando che la parte becera del paese non si desti pensando al colore della pelle di quello che potrebbe essere il primo presidente afro-americano della storia degli USA.