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domenica 23 gennaio 2011

Severgnini e Berlusconi - Never complain, never explain !

Ho dedicato negli ultimi 3 anni a Berlusconi ed alla politica rispettivamente 59 e 108 post di questo blog. Credo che il mio punto di vista sui comportamenti del presidente del consiglio sia ormai palese e non meriti ulteriori approfondimenti.

Ho ben prima dell'Economist, paragonato il premier italiano a "Cetto La Qualunque", del resto come scrive il settimanale britannico, questo è il settimo scandalo sessuale in cui il signor Berlusconi è stato coinvolto personalmente. Ma, come gli altri hanno dimostrato, i meccanismi che guidano i politici di ogni paese democratico, in realtà non si applicano in Italia, o almeno non a Berlusconi.

Il genio e la fantasia di Antonio Albanese, sono ai noi stati ampiamente superati dalla realtà.

Ci sono però 4 cose che mi hanno particolarmente colpito e nessuna di queste può essere in alcun modo inclusa in quello che i giornalisti, sul libro paga del premier, hanno velocemente liquidato come gossip.

Il premier può far quel che vuole dei propri soldi e spendere anche milioni di euro ogni anno per pagare prostitute invitate nella sua residenza a recitare ruoli tipo "La dottoressa del distretto militare" . Certo quando però queste signorine utilizzano scorte fornite dal ministero dell'interno, aerei ed auto di stato, e vengono per "misteriosi" meriti, fatte eleggere al consiglio regionale della Lombardia o promosse dal palcoscenico dei telegatti ai dicasteri dell'attuale governo, mi sorge il dubbio che a pagare quel conto, contribuiscano tutti i cittadini italiani ogni mese in busta paga.

Belpietro è un uomo intelligente e sicuramente sa fare il suo mestiere, ma certo non può ritenere lecito il tentativo di concussione esercitato dal premier per far scarcerare una prostituta minorenne accusata di furto, perché in passato simili reati sono stati commessi anche da magistrati. E' come se io ritenessi non biasimevole, essendo cattolico, stuprare un bambino perché dei criminali preti pedofili in passato l'hanno fatto. Caro Belpietro ... che brutto mestiere difendere l'indifendibile.

Ho una sincera pena per l'uomo Silvio Berlusconi. Tali comportamenti a 74 anni suonati, evidenziano una chiara patologia. Famiglia cristiana l'aveva scritto e la "velina ingrata" non si sbagliava quando si appellava agli amici "veri" di lunga data, di star vicino al cavaliere, uomo chiaramente malato. Purtroppo il presidente del consiglio si è circondato di yes-men e loschi individui. E' usato e sfruttato come un allocco da una corte di servi sciocchi e disonesti.
La mia compianta mamma mi ha amato molto dandomi sempre fiducia e tantissima libertà. Ma faceva caso alle amicizie che frequentavo e certo mi avrebbe chiuso in casa se tra queste avessi annoverato personaggi come Lele Mora ed Emilio Fede.

Ma dopo tanto squallore, ha ridato un po di speranza ai miei occhi il giornalista Beppe Severgnini. Durante la scorsa puntata di Matrix, pur avendo tutto l'interesse di presenziare alla trasmissione per promuovere il proprio libro "La pancia degli italiani - Berlusconi spiegato ai posteri" ha deciso, dopo l'ennesimo delirante servizio "giornalistico" sui presunti complotti dei magistrati nei confronti del presidente, e le lunghe e mai interrotte arringhe difensive del ministro Mara Carfagna (persona certamente informata sui fatti), di applicare il principio britannico "never complain, never explain" (mai lamentarsi e mai giustificarsi). Si è alzato ed in silenzio ha lasciato gli studi televisivi.

Anche se le parole hanno perso significato nell'era del berlusconismo e frasi come "Partito dell'amore" e "Promotori della libertà" sono diventate ossimori nella bocca del cavaliere, la parola dignità per qualcuno, ha ancora mantenuto il suo significato originale.

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