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mercoledì 16 dicembre 2009

Una nuova sobrietà in parlamento ...

In un momento così difficile per questo paese ed all'indomani dell'aggressione subita dal premier Silvio Berlusconi, ci si aspetterebbe un senso di responsabilità diverso da chi ci governa.

A nulla sono valsi gli appelli del presidente della repubblica Giorgio Napolitano. Il cinismo con cui certi politici stanno cercando di sfruttare a fini elettorali questo episodio, mi fa davvero vergognare di essere cittadino italiano.

I provvedimenti modello "Cina" proposti dal ministro dell'interno, per fronteggiare una possibile escalation dei fatti di violenza, dimostra tristemente, quanto siano inadeguati i vertici del viminale nonostante le campagne propagandistiche delle scorse settimane. Ci piacerebbe a tal proposito sapere chi è il responsabile delle notevoli carenze dei sistemi che dovevano garantire piena sicurezza al nostro presidente del consiglio.

Mi fermo qui e non aggiungo altro, perché a questo gioco al massacro non voglio contribuire.

Cambiando argomento (ma non tanto), stamattina ho chiesto a Renato Soru fondatore ed amministratore delegato di Tiscali che era intervenuto ad un incontro organizzato in azienda, se anche lui oggi, come Pier Luigi Celli, consiglierebbe ai propri figli di andare via dall'Italia.

Soru mi ha risposto che i nostri padri hanno lottato duramente per permettere che in questo paese la gente potesse esprimere liberamente i propri pensieri, adesso è il turno nostro e con buona pace del direttore generale della Luiss, anche del figlio di Celli.

Ho da sempre una teoria. Gli italiani sono meglio dei politici che li governano e per quello che può contare, quoto l'ex presidente della regione Sargegna e mi riprometto di continuare nel mio piccolo, a cercare di rendere migliore con il mio impegno di libero cittadino in famiglia ed al lavoro, questo paese.

Renato Soru in Nokia Italia

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