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mercoledì 7 gennaio 2009

Viaggio in Italia (fino a Catania e ritorno)

"Conosci la terra dove fioriscono i limoni?
Nel verde fogliame splendono le arance d'oro
Un vento lieve spira dal cielo azzurro
Tranquillo è il mirto, sereno l'alloro
La conosci tu bene?"
(Johann Wolfgang von Goethe (1749 - 1832), Italianische Reise - Viaggio in Italia )


Per motivi di famiglia, sto trascorrendo qualche settimana a Catania, non mi capitava da quasi tre lustri, esattamente dagli anni del sindaco "ciuraru"(*) Enzo Bianco.

Mi sento un pò come Goethe, sorpreso dalla bellezza del posto ed emozionato come un bambino. Provo anche un piccolo senso di colpa, alla luce dei 19 gradi presenti nella città etnea, al pensiero della moglie lasciata sotto 30 cm di neve a Milano.

Il mio punto di osservazione è distorto da sentimenti contrastanti, l'amore infinito per la mia città lasciata con il cuore in gola, gli anni spensierati in cui il problema più grave era dare un esame all'università ed i luoghi ormai perduti della mia infanzia.

Purtroppo Catania è peggiorata negli anni e non capisco come il centro-sinistra, sia riuscito a perdere l'ennesima tornata elettorale, nonostante i disastri della precedente amministrazione "sciampagnino" (*) siano davanti agli occhi di tutti.

La sinistra "vive" a Catania (e non solo) in un universo parallelo, e quindi non mi stupisco decida di "autoreferenziarsi", emulando Barak Obama, su face book ... buona fortuna, ma senza contenuti mi sa che riuscirà solo ad organizzare un aperitivo al Bar Europa !!!

Nel frattempo oggi, su una televisione locale, ho sentito uno dei suoi massimi dirigenti, auspicare l'eliminazione delle preferenze anche nelle elezioni amministrative ... poi nessuno si sorprenda perché la gente non riesce più a distinguere chi sta a destra o a sinistra ...

Nel mio piccolo, amando infinitamente la mia città natale, non posso che fare il tifo per il sindaco Raffaele Stancanelli ed augurarmi che finisca presto questo incubo e che Catania torni ad essere quella raggiante città cantata da Carmen Consoli.



(*) i catanesi amano dare un soprannome ad ogni cosa, se il sindaco uscente fu liquidato con uno sprezzante nomignolo (sciampagnino) non miglior sorte ebbe Enzo Bianco accusato dai suoi detrattori di aver solo apportato migliorie estetiche alla città grazie a piante sparse in qualche spartitraffico ... da qui ciuraro (fiorista)

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