Sono un discreto ascoltatore, ma a volte certi messaggi mi arrivano giù fino allo stomaco.
Durante un seminario sulla crescita e sui mercati emergenti tenuto in ECSI, il professor Kash Rangan dell'Harvard Business School ha mandato uno di quei messaggi che arrivano dritti dritti a destinazione.
Piccola premessa ...
I nostri figli dovranno confrontarsi con ragazzi nati e cresciuti in un contesto che è molto simile a quello che vissero i nostri padri dopo la fine della seconda guerra mondiale: sacrificio sacrificio sacrificio, studiare studiare studiare ...
Abusando ancora una volta di una metafora sportiva, i ragazzi cresciuti nelle economie emergenti, sono come quegli atleti che si sono allenati molto bene, e che grazie al metodo ed al sacrificio, risultano poi avere un vantaggio considerevole.
I nostri figli invece, rischiano di non essere pronti alla competizione, di partire con un grosso handicap rispetto ai loro coetanei cinesi, sud africani, sud coreani o indiani e di sottovalutarne le incredibili potenzialità.
Ed ecco il messaggio, non mandate d'estate i vostri figli a studiare a Londra, New York, Parigi o Madrid, mandateli a Shangai, piuttosto che Bangalore o Cape Town.
Capiscano così fin da subito con chi sarà necessario confrontarsi per vincere la competizione nel mercato del lavoro globale.
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