Avviso ai naviganti, se non credete e pensate che chi ha fede è un credulone o nel migliore delle ipotesi, un semplice superstizioso, evitate di leggere il resto di questo post.
Tra meno di un mese si festeggerà il 2011esimo anniversario della nascita dell'uomo che ha cambiato per sempre il mondo. Per i cristiani il giorno si chiama Natale, per i sedicenti credenti ma non praticanti, o per gli atei, è semplicemente il periodo dell'anno in cui si mangia di più e si fa shopping selvaggio.
Stanotte, alle prese con la tosse di mia figlia Carla, ho avuto molto tempo per pensare. Così mi è venuta in mente una frase detta da quel bambino una volta diventato adulto «Se non vi convertite e non diventate come fanciulli, non entrerete nel regno dei cieli» (Mt 18,3).
Ma che vuol dire diventare come fanciulli? E perché bisogna diventare come loro per ambire al premio più grande che un credente agogna, la vita eterna?
Sulla copertina della prima edizione del libro Management di Abraham Maslow, c'erano due foto: da un lato dei bambini sorridenti che giocavano, dall'altro un'immagine rubata di un treno della metropolitana di New York la mattina presto all'ora di punta. La didascalia diceva più o meno - come siamo passati da questa fase della nostra vita (i bimbi sorridenti) a quest'altra (riferendosi alle facce tristi della metro)?
I bambini sono esseri fantastici, lo so che il mio stato di neo-papà non mi fa essere il giudice più obiettivo, ma sarà capitato ad ogni genitore di assistere stupefatto ai loro più piccoli progressi e vederli sorridere anche quando stanno male, quasi a ricordare le nostre piccolezze che con 37 di febbre, stiamo a languire su un letto lamentandoci con i nostri rispettivi consorti del destino crudele.
Tornando alla mia piccola Carla, la guardavo mentre poverina non riusciva a dormire. Non un lamento, anzi quando poteva ricambiava le mie carezze con un sorriso. Allora ho compreso pienamente quella frase. I bambini sono angeli caduti dal cielo, e per un periodo più o meno breve, rimangono incontaminati dalle bruttezze di questo mondo.
Spero che ci siano sempre più bambini in questo mondo e che questo Natale, che siate credenti o no, manager o operai, o temporaneamente disoccupati, ci faccia diventare tutti un po più fanciulli.
Gesù tra i bambini - Parrocchiale di Molare (AL)
Nessun commento:
Posta un commento