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venerdì 22 maggio 2009

Le bugie hanno le gambe corte ...

Travaglio ieri sera su anno zero, paragonava ironicamente la reazione dei deputati inglesi, coinvolti nello scandalo delle note spese gonfiate, con quella dei nostri politici, davanti a vicende giudiziarie di ben altra gravità.

Qualcuno superficialmente potrebbe affermare che quel tipo di cultura è troppo bigotta, citando ad esempio il clamore provocato dalla relazione extra coniugale con Monica Lewinsky che coinvolse il presidente americano Bill Clinton.

In entrambi i casi, la gravità, secondo gli amici britannici e americani, non è legata tanto all'atto più o meno lecito, perché ai loro occhi, ciò che è davvero imperdonabile è che i politici in oggetto, abbiano spudoratamente mentito.

Quello che appare evidente dai recenti scandali che hanno coinvolto il premier, è che il presidente del consiglio menta e continua a mentire, riguardo alla sua presenza alla festa di compleanno della giovane diciottenne Noemi Letizia.



Le dieci domande poste legittimamente da Repubblica, vogliono chiarire le ragioni per cui l'uomo più potente d'Italia, continui a mentire a tutti nonostante le prove schiaccianti che dimostrerebbero l'incogruenza tra le sue tesi e quelle emerse dalle inchieste giornalistiche.

E' importante sottolineare che non interessano le ragioni per cui Berlusconi ha deciso di raccontarci una serie infinita di frottole, quello che ci preoccupa è che il premier possa mentire su altre vicende private che lo vedono coinvolto, in primis la corruzione dell'avvocato inglese Mills.

Chi mente anche una volta, non è persona affidabile e con tutta probabilità continuerà a mentire anche in futuro, quindi non è adatto ad assumere responsabilità istituzionali.

Mai come nel caso di Berlusconi le bugie hanno le gambe corte ...

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