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venerdì 22 agosto 2008

In un paese normale ...

Libri come la Casta e la Deriva di Sergio Rizzo e Gian Antonio Stella, i Complici di Lirio Abbate o Gomorra di Roberto Saviano, avrebbero causato una rivoluzione popolare o nella migliore delle ipotesi, un'ondata di sdegno nei confronti della classe dirigente che ha permesso e/o commesso i fatti indicati dai coraggiosi giornalisti.

In Italia, cioé in un paese NON normale, tutto questo scivola via e la spudoratezza di chi ha portato questo paese verso il baratro di un default argentino, oggi appare senza limiti e dobbiamo ancora sopportare in parlamento personaggi che meriterebbero di passare il resto dei loro giorni, in qualche casa circondariale.

1 commento:

Unknown ha detto...

Per ragioni di completezza, copio ed incollo da un muro di tifosi del Catania ...

ecco il nostro governo ...

PRESIDENTE DEL CONSIGLIO: SILVIO BERLUSCONI
Ci vorrebbe troppo spazio per descrivere tutti i suoi illeciti: mi limito pertanto ad un elenco generico. Se volete approfondire l'argomento, cercate su internet o in libreria.

1. Tangenti alla guardia di finanza (assolto per insufficienza probatoria)
2. All Iberian-1 (prescritto)
3. All-Iberian 2 (assolto poichè il fatto non costituisce più reato: falso in bilancio)
4. Medusa Cinema (assolto con formula dubitativa)
5. Terreni di Macherio (assolto poichè il fatto non costituisce più reato: vedi sopra)
6. Caso Lentini (idem)
7. Bilanci Fininvest 1988-1992 (idem)
8. Consolidato Fininvest (idem)
9. Mondadori (prescritto, ma Previti, accusato dello stesse reato, viene condannato a 6 anni)
10. Sme-Ariosto (assolto dall'accusa di corruzione giudiziaria, assolto dall'accusa di tangenti, falso in bilancio (vedi sopra))
11. Telecinco (ancora in corso)
12. Mafia e riciclaggio (sei inchieste archiviate)
13. Concorso in strage (archiviate per decorrenza)
14. Diritti Mediaset (in corso)
15. Corruzione di Mills (in corso)
16. Corruzione di Saccà (richiesta di rinvio a giudizio)
17. Compravendita di senatori (in corso)

Ministro degli esteri: Franco Frattini, pulito (vedete che non è vero che in parlamento sono tutti delinquenti! COMUNISTI!)

Ministro dell'economia: Giulio Tremonti, fedina penale pulita. Tuttavia sembrerebbe un personaggio abbastanza incompetente: quando nel 2001 divenne ministro dell'economia, dichiarò che il centro sinistra aveva lasciato nelle casse dello stato un buco di 60 miliardi. Si scoprì che non era vero. Invece lo stesso Tremonti combinò un mezzo disastro, tanto che nel 2004 venne "licenziato" da ministro e da vice premier da Fini, che lo accusò di aver presentato conti falsi all'Europa. Ora evidentemente si sono chiariti.

Ministro dell'interno: Roberto Maroni, uno dei simpatici leghisti in parlamento. Condannato a 4 mesi e 20 giorni di reclusione per resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale. Nel 1996 la Procura di Verona inviò la polizia a perquisire la sede leghista di via Bellerio a Milano, nell'ambito dell'inchiesta sulla Guardia padana, ma alcuni dirigenti leghisti, fra cui Maroni, ingaggiarono un parapiglia con gli agenti per impedire loro di compiere il proprio dovere. Maroni, prima di finire in ospedale col naso rotto, avrebbe tentato di mordere la caviglia di un agente di polizia. Inoltre, Maroni è anche imputato come ex capo delle camicie verdi, insieme a una quarantina di leghisti, con l'accusa di attentato contro la Costituzone e l'integrità dello stato e creazione di struttura paramilitare fuorilegge.

Ministro della giustizia: Angelino Alfano, pulito

Ministro alla difesa: Ignazio La Russa, pulito

Ministro delle attività produttive: Claudio Scajola, che vanta un importante primato: è il primo ministro dell'Interno della storia d'Italia ad aver conosciuto le patrie galere, non per le solite visite umanitarie, ma per esservi stato detenuto per quasi tre mesi. Sindaco democristiano di Imperia nel 1982, fu arrestato l'anno successivo per ordine dei giudici milanesi che indagavano sullo scandalo dei casinò, una storiaccia che trasudava collusione mafiosa da tutti i pori. Accusato di aver chiesto "mazzette" al conte Borletti a titolo di "rimborso spese" per l'impegno profuso dai politici di Imperia e Sanremo. L'accusa era di tentata concussione. Ma nel 1990 venne assolto, non perchè i fatti non fossero accaduti, ma perchè "Claudio fece quel viaggio su incarico del partito (parole del fratello)". L'accusa non riuscì a dimostrare che quel denaro l'avesse chiesto per sè.

Ministro del Welfare: Maurizio Sacconi, pulito

Ministro delle politiche agricole: Luca Zaia, pulito

Ministro dell'ambiente: Stefania Prestigiacomo, pulita

Ministro delle infrastrutture e dei trasporti: Altero Matteoli, indagato per rivelazioni di segreti e favoreggiamento verso l'ex prefetto di Livorno: l'avrebbe avvertito di indagini e intercettazioni su uno scandalo di abusi edilizi all'Isola d'Elba, consentendo a lui ed altri indagati di inquinare le prove e di distruggere carte e addirittura computer, con gravi danni per le indagini. Il processo è attualmente fermo. In futuro non ci saranno più problematiche di questo tipo, dal momento che intercettazioni di questo tipo saranno vietate per legge.

Ministro dell'istruzione: Maria Stella Gelmini, pulita

Ministro dei beni culturali: Sandro Bondi, cattolico progressista col terrore degli atei, fedina penale pulita. Frase celebre: "C'è nel dna di Forza Italia e di Berlusconi la tensione verso qualcosa di sempre più alto e universale". Amen.

Ministro delle riforme federalistiche: Umberto Bossi, famoso per le sue idee scissioniste. Ci si domanda effettivamente cosa ci faccia nel parlamento di un paese dal quale vorrebbe distaccarsi. Comunque: condannato a 8 mesi nell'ambio dell'inchiesta maxitangenti enimont, condannato per istigazione a delunquere ed oltraggio alla bandiera. In realtà la sua fedina penale è molto più lunga, si tratta quasi sempre di reati coerenti alla sua idea scissionista. Frasi celebri: "Quando vedo il tricolore mi in#@*%!, il tricolore lo uso per pulirmi il #@*%!", "Lombardi e veneti sono pronti: la libertà va conquistata, anche con il fucile", "Fini è un fascista, un segretario malriuscito, l'uomo del trapassato remoto", "Il balilla Fini è un servo di Berlusconi", "Come fa Fini, con quel cognome, a fare concorrenza a noi della Lega, che ce l'abbiamo sempre duro?". A sentire queste frasi sembrerebbe che Bossi odi Fini, ma in realtà è suo alleato. Possiamo solo immaginare la durezza delle sue parole nei confronti dell'opposizione.

Ministro della funzione pubblica (?): Renato Brunetta, pulito

Ministro dei rapporti col parlamento (?): Elio Vito, pulito

Ministro della semplificazione (?): Roberto Calderoli. Sposato una volta con rito celtico. Svariati i reati a suo carico, ma ciò che veramente colpisce sono le sue frasi: "Dare il voto agli extracomunitari, non mi sembra il caso, un paese civile non può far votare di bingo-bongo che fino a qualche anno fa stavano ancora sugli alberi, dai", "Pacs e porcherie varie hanno come base l'arido sesso e queste assurde pretese di privilegi da parte dei culattoni", "Essere culattoni è un peccato capitale e chi vota una legge a favore dei Dico finirà nelle fiamme del più profondo dell'inferno".

Ministro degli affari regionali (?): Raffaele Fitto, indagato a Bari per corruzione, falso e illecito finanziamento ai partiti, una richiesta di cattura (a domicilio) inoltrata dal giudice il 20 giugno 2006 e respinta da Montecitorio.

Ministro delle politiche comunitarie (?): Andrea Ronchi, pulito

Ministro alle pari opportunità: Mara Carfagna, pulita (e non poteva essere altirmenti)

Ministro all'attuazione del programma (?): Gianfranco Rotondi, pulito, ha riportati due pregiudicati d'oro in parlamento: Paolo Cirino Pomicino e Gianni De Michelis. Democristiano di ferro. "Non vorrei che fra le molte alleanze di Prodi, oltre a Luxuria e Caruso, vi sia anche il Diavolo".

Ministro delle politiche giovanili: Giorgia Meloni, pulita

Sottosegretario alla presidenza del consiglio: Gianni Letta, pulito, è una riconferma.